La notizia circola sulla rete già da qualche giorno, nonostante la presentazione ufficiale della campagna sia prevista solo per oggi: la versione italiana della rivista Wired ha intenzione di candidare Internet al Premio Nobel per la Pace 2010.
Si, avete capito bene: la Rete parteciperà alla corsa per il prestigioso premio assieme a capi di stato e diplomatici.
Come dicevamo, l'ufficializzazione dell’iniziativa è prevista per oggi, con una presentazione pubblica che avrà luogo alle 18 presso il Piccolo Teatro Studio di Milano nell’ambito delle manifestazioni di Science for Peace Live.
Per l’occasione al fianco del direttore di Wired Italia Riccardo Luna ci saranno David Rowan, direttore di Wired Uk e Chris Anderson, direttore di Wired USA, in collegamento video da Detroit.
L’iniziativa, che vedrà testimonial del calibro di Shirin Ebadi, Umberto Veronesi e Giorgio Armani, parte dall'idea che Internet sia soprattutto uno strumento di democrazia fruibile da tutti, in grado di veicolare messaggi di solidarietà e civiltà.
Con l'aumento della sua diffusione e della sua accessibilità, Internet ha infatti ampiamente dimostrato di non essere solo una rete di computer collegati fra loro o un contenitore di pagine web navigabili dagli utenti, ma si offre come prezioso e potente strumento di comunicazione globale in grado di oltrepassare anche le distanze dettate da restrizioni di tipo politico e militare.
La campagna Internet for Peace su Wired Italia prevede ogni mese, fino a settembre 2010, un approfondimento delle storie e delle esperienze di chi - con la Rete - ha provato e prova a fare qualcosa di concreto per la pace. Inoltre su ognuna di queste storie Current Tv realizzerà un video racconto. Verranno poi lanciati anche un sito web, internetforpeace.org e un canale speciale su Youtube.
La campagna sta ovviamente facendo già parlare di se. Oltre a tutti i commenti entusiastici di chi vede l’iniziativa come un riconoscimento alla grande rivoluzione globale che ha portato Internet, c’è anche chi avanza qualche dubbio.
Qualcuno, infatti, ha paura che si tratti soltanto di una boutade più o meno pubblicitaria, visto anche che il regolamento del Nobel parla chiaro: il Premio può essere vinto solo da persone, anche nel caso di associazioni vengono premiati i membri del comitato direttivo. Come potrebbe quindi essere candidato Internet?
Ma c'è anche chi discute l'opportunità di candidare Internet quando c'è gente che ogni giorno lavora concretamente, magari rischiando anche la vita, per la Pace nel Mondo. Spesso si tratta delle stesse persone che hanno criticato il riconoscimento di quest'anno a Barack Obama, accusandolo di aver vinto il Nobel per la Pace mentre continua le guerre iniziate dal suo predecessore.
Noi che, come sapete bene, attribuiamo massima importanza tanto alla Rete che alla Pace, e che oltretutto siamo fan di Wired (e della sua edizione Italiana, of course!), vediamo indubbiamente di buon occhio l’iniziativa. Ma alcune delle riserve avanzate sono senza dubbio legittime e il dibattito sembra essere solo all’inizio.
Riccardo Luna chiede di pazientare e assicura che le risposte arriveranno…nell’attesa, fateci sapere voi cosa ne pensate!