Anche oggi parliamo di geolocalizzazione. Vi presentiamo infatti 5 interessanti case history che riguardano altrettanti brand che hanno colto al balzo la palla di Foursquare dando vita ad azioni davvero interessanti.
I casi vengono tutti e cinque dagli Stati Uniti - e da dove se no? - ma ve li presentiamo con la speranza che anche qualche manager illuminato dia vita ad una campagna realmente innovativa improntata al geosocial. Il caso Coin ha aperto la strada, ma da solo non basta.
Ora bando alle ciance, andiamo a vedere qual è la Top 5 dei brand su Foursquare!
1. Bravo
Nel settore televisivo uno dei primi network a puntare su Foursquare è stato Bravo, canale la cui programmazione è un mix di cibo, moda e reality. Non c'è dunque da stupirsi se i suoi followers sono già ben 50.000. L'idea di Bravo è che i protagonisti dei programmi diano in prima persona i consigli sui locali attraverso Foursquare.
Suggerimenti di ristoranti, negozi e hotel rinforzano l'immagine degli esperti di Bravo e quindi quella del network, dando agli spettatori l'idea di avere un contatto diretto con i loro presentatori preferiti.
Il concetto vincente è che l'utente non segue una fredda ed impersonale pagina aziendale, ma riceve consigli direttamente dai migliori esperti su temi di grande interesse come dove cenare o fare shopping nelle grandi città americane.
2. Zagat
Zagat, la pubblicazione che da più di 30 anni informa gli americani sui migliori ristoranti ed hotel, è da sempre molto attenta all'utilizzo dei social media.
Zagat usa Foursquare nel modo più semplice e comune: lasciando consigli relativi a come si mangia nei locali. Trattandosi di una testata nazionale, i consigli riguardano una quantità notevolissima di posti dove mangiare e dormire in tutti gli Stati Uniti.
Di conseguenza l'account Foursquare di Zagat rinforza in maniera semplice ma efficace l'immagine del brand, approcciando inoltre un target di utenti diverso da quello della guida cartacea ma già abituato a non separarsi mai dal proprio smartphone!
3. MTV
Per ovvi motivi le celebrità non accetterebbero mai di far sapere costantemente e in real time dove sono ai loro fan, altrimetni per gli stalker sarebbe come giocare a nascondino in una cabina telefonica. Ma comunicare ai fan quali sono i propri posti preferiti può essere un buon compromesso.
Attraverso l'account Foursquare di MTV è quindi possibile scoprire quali luoghi hanno visitato le popstar, cosa hanno fatto, cosa piace loro e cosa consigliano. Naturalmente frequentando i locali suggeriti da un vip aumentano anche le possibilità di incontrarlo, un aspetto che ha sicuramente contribuito ad aumentare l'interesse verso il canale di MTV.
4. New York Magazine
Il New York Magazine utilizza Foursquare in maniera locale, dando vita ad una vera e propria guida alla cultura newyorkese. Oltre ai consigli su cosa mangiare, infatti, troviamo quelli sui negozi, sui bar e sui posti da visitare.
I consigli inoltre non riguardano solo i classici dettagli sui prezzi e così via, ma includono anche i link ai siti ufficiali dei locali per ulteriori approfondimenti. Un utilizzo che mescola Foursquare e lo stile Twitter, con il plus - non indifferente - della geolocalizzazione!
5. History Channel
History Channel è un altro canale televisivo che ha saputo, come Bravo, sfruttare ottimamente la carta di Foursquare per aumentare il proprio brand engagement.
Attraverso l'acount vengono infatti date informazioni storiche sui luoghi in cui ci si trova e si effettua il check-in. Il concetto, non certo nuovo o sconosciuto, è il banale "imparare giocando".
Ma dietro c'è un astuto uso del marketing indiretto: History Channel non promuove direttamente i suoi programmi o linka alla propria pagina web, ma i più di 47.000 followers che seguono le informazioni storiche dell'account da Aprile bastano ad indicare il successo di quest'operazione.
Conclusione
Negli esempi citati i brand non si limitano ad "esserci", ma elaborano strategie coerenti con il proprio business che portano valore all'azienda dandone allo stesso tempo al consumatore.
Per ora un'operazione del genere a qualcuno può semrbare eccessiva, visto che la geolocalizzazione è ancora solo uno degli aspetti - e neanche il principale - delle social media strategy aziendali. Ma non si possono ignorare le previsioni di un cambiamento culturale che, insieme ad un'integrazione perfetta con i social media mainstream porterà il check-in ad avere la stessa popolarità dell'aggiornamento di status su Facebook.
Quando ciò accadrà, chi si sarà mosso per tempo posizionandosi adeguatamente potrà partire con un vantaggio non indifferente rispetto alla concorrenza.
Voi da che parte state?
Il post è tratto da questo articolo di Mashable
Questi i link ai profili indicati nelle case histories: