Teaser: Giovani Disposti a Tutto
Vi sarà sicuramente capitato in questi giorni di venire in contatto con la campagna fake "Giovani disposti a tutto" contro il precariato, gli stage sottoforma di sfruttamento e gli annunci di lavoro assurdi. La campagna vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della precarietà nel mondo del lavoro per i giovani: "Sei un giovane o una giovane disposto o disposta a tutto? Se la risposta è sì, questo sito è fatto apposta per te: per il tuo successo, la tua carriera, il tuo futuro"
La campagna si è diffusa velocemente:
- Online grazie ai tantissimi blog e siti di informazione che hanno pubblicato gli stravaganti messaggi. Tra tutti quello che sicuramente ha contribuito di più a "viralizzare" l'iniziativa è stato Repubblica.it che tra l'altro si è attivata per raccogliere tutte le denunce riferite alle "proposte indecenti".
- Offline grazie come alla campagna di affissioni che è stata realizzata nella città di Roma.
Giovani disposti a tutto secondo gli autori è "il sito fatto per chi sa che sul lavoro non contano le chiacchiere, ma la voglia di fare e di arrivare, senza guardare in faccia nessuno. [...] Il nostro motto è: solo il sacrificio porta al successo. Speriamo che diventi anche il tuo."
Capire chi ci fosse dietro (un sito di annunci di lavoro? Un’associazione di tutela del lavoro? O semplicemente qualche gruppo di ragazzi precari o disoccupati? ) a questa campagna fake sembrava impossibile, come ha fatto notare Kawakumi, l’identità del proprietario del dominio è stata nascosta e in rete non sembrano esserci altri indizi.
Revealing: Giovani NON+ Disposti a Tutto
Lunedì 8 Novembre il sito e la pagina fan di Giovani disposti a tutto su Facebook sono state "occupate" da Giovani NON+ disposti a tutto: "[...] Noi siamo l’offesa che senti quando cerchi lavoro e trovi proposte che ti feriscono anche solo a leggerle. [...] Siamo la rabbia davanti a centinaia di annunci che offrono lavoro, ma senza la retribuzione. E mentre il mondo ti dice che va bene così, che è meglio rassegnarti e strisciare avanti, noi ti diciamo tutto il contrario. Perchè noi siamo te, quando non ce la fai più e ti ribelli. [...]"
La campagna continua anche offline, infatti in diverse città sono state proprio le persone ad attivarsi per promuovere questa seconda fase dell'iniziativa attraverso attività di stickering con gli adesivi "Giovani non più disposti a tutto".
Sul sito di questa nuova parte della campagna, oltre alle nuove immagini, ci viene (volontariamente?) fornito un indizio per capire chi ci sia dietro. Dal whois del secondo sito, Kawakumi si è accorto che il dominio nonpiu.it è intestato a Edoardo Belinci - titolare di 3djuice, un piccolo studio grafico formato principalmente da tre freelancers: Edoardo Belinci, Simona Santocchi e Ruggero Bonino.
Gli indizi sembrerebbero quindi confermare le ipotesi formulate da Angelo Angeli su Il Salvagente, secondo cui l’iniziativa è frutto di “un gruppo di creativi che vuole farsi solo un pò di pubblicità”..Non che ci sia qualcosa di male eh!
Ma, l’ipotesi che invece riteniamo più probabile è quella lanciata da Daniele di Viralmente. Daniele si è accorto che il nome di Edoardo Belinci compare nei Credits del sito della CGIL, questo significherebbe che Belinci collabora con CGIL e che quindi questo bell'esempio di social guerrilla sia stato realizzato dalla CGIL! Voi che ne pensate?