Il 2011 porta con sé nuovi social e nuovi trend e noi naturalmente non ce li potevamo fare scappare!
In particolare, già dalla prima settimana di gennaio, su tutte le vostre email, bacheche Facebook e devices vari avrete notato due massicce presenze: BranchOut e Quora.
Il primo è un network professionale basato sul modello LinkedIN, quindi improntato a stabilire connessioni di tipo lavorativo con relativo inserimento di raccomandazioni.
La grande differenza con quest'ultimo, tuttavia, consiste nel fatto che BranchOut è costruito su Facebook, che viene dunque utilizzato come piattaforma primaria.
E' possibile importare su BranchOut tutti i contatti di Facebook ma anche quelli di LinkedIN e Twitter.
Ciò significa che BranchOut offre, di fatto, una funzionalità che a LinkedIN manca del tutto: l'importazione dei contatti di Facebook. Va detto, tuttavia, che il concept stesso di LinkedIN è effettivamente ben diverso da quello del social-colosso di Zuckerberg: plausibilmente su Facebook non avrò solo contatti professionali.
Fin qui nulla di strano, d'altra parte in molti hanno ipotizzato che il fatto che BranchOut si muovesse sui binari di Facebook e dei suoi quasi 600 milioni di utenti fosse una minaccia per LinkedIN.
Il problema, lamentato da subito, di BranchOut è piuttosto lo spamming. Basta che uno dei vostri amici abbia aderito al servizio, perché questo faccia partire uno spam automatico sulle bacheca dei suoi contatti, notificando la sua presenza sul nuovo network. E se siete già iscritti vi ritroverete sommersi dalle mail di notifica.
Dopo tutto ciò, probabilmente, finirete nel (gran) numero di coloro che invitano i loro amici a rivedere le impostazioni di privacy di BranchOut per la loro stessa salute mentale.
In effetti, l'adesione all'applicazione comporta la diffusione di una quantità notevole di informazioni personali che, tutto sommato, sarebbe saggio gestire in modo più oculato, soprattutto nel caso di un network professionale.
Morale della favola: in molti - compresa la sottoscritta - hanno rafforzato la loro fedeltà a LinkedIN.
Un'ultima nota: mentre su LinkedIN stringiamo contatti, su BranchOut ampliamo il nostro "impero". Sarà solo una questione di termini, ma questa dinamica alla Risiko fa molto poco cultura partecipativa.
Per la serie: è tutto un altro social proponiamo adesso Quora, altra grande rivelazione del 2011.
L'impianto è piuttosto semplice: Quora è un sito - per ora solo su invito - che aggrega domande e risposte. Entrambe sono proposte dagli utenti stessi ed è per questo che il sito si configura dunque come un'enorme di piattaforma di crowdsourced knowledge.
Precisazione d'obbligo: Quora non è un'enciclopedia, Quora non è Wikipedia (e si veda la relativa sessione di question and answers...giusto per darvi un saggio del funzionamento del sito). Gli utenti possono dunque inserire le domande, fornire le risposte a domande altrui e votare tutti i contenuti pubblicati.
A cosa assomiglia? So che lo state pensando in molti. Sì sembra molto simile a Yahoo! Answers (o, se volete, a servizi simili come Aaardvark, l'area dedicata alle domande di LinkedIN ed Academia, o, per restare in Italia, Virgilio Genio).
Per questo Quora punta sulla qualità per differenziarsi (anche perché il servizio offerto da Yahoo! & Co. è ben diffuso e di libero accesso...). Ma non solo.
In particolare, i paladini del nuovo social sottolineano come caratteristiche virtuose l'assenza di domande ripetute, la presenza di riassunti che, per punti, focalizzano i punti fondamentali emersi nelle varie risposte ed il mantenimento di un'alta reputation (che, secondo i responsabili di Quora, sarebbe un po' in declino nel caso di Yahoo! Answers, come potete leggere qui).
In realtà il vero punto di forza di Quora è nel mix: il social, infatti, tiene insieme il meccanismo del following (sia degli user che delle riposte) à la Twitter, la ricerca in stile Google Instant, l'home page con il feed tipo Facebook ed infine il meccanismo dei badge (FourSquare docet) che premiano gli users con le reti più ampie con varie medaglie da connector.
Infine, indovinate chi ha fondato Quora nel 2009? Il nuovo social porta la firma degli ex Facebook Charlie Cheever e Adam D'Angelo, quest'ultimo già CTO del grande social networks.
Insomma, che li amiate o meno questi due networks sono il fenomeno del momento...anche in un'ottica viral: pensate che Quora vanta già il suo fake site Cwora!
E voi quale di questi due social avete utilizzato?
Cosa ne pensate?
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