Chiedo a Julia Roberts di perdonarmi se ho utilizzato parte del titolo del suo ultimo film (di cui, detto tra noi, avrei salvato solo lei), ma mi sembrava perfettamente adatto a quello di cui sto per parlarvi.
Siamo presi sempre di più dalla febbre dei Social Network, tant'è che alcuni studi dimostrano che si può diventare addirittura social-dipendenti. E la tecnologia di certo non migliora la situazione...
Anche i frigoriferi diventano Social
Il 40% dei tweet viene inviato da dispositivi mobile, e il frigo che è pesante da portare in giro in che categoria lo mettiamo?
La settimana scorsa la koreana Samsung ha svelato al CES 2011 un nuovo elettrodomestico, che altro non era se non un vecchio elettrodomestico, ma con funzioni sbalorditive: uno SmartFridge, in pratica.
Il frigorifero di cui parliamo ha il touch screen, la connettività ad Internet via Wi-Fi, Google Calendar, lettore musicale e un'applicazione per usare Twitter direttamente dal suo sportello! Pensate a cosa ci si potrebbe fare: lasciare ai familiari dei messaggi (magari lampeggianti) che non potranno staccarsi dal frigo, sostituire il calendario da parete con Google Calendar e permettere di comunicare la lista della spesa direttamente dal frigorifero al cellulare dell'incaricato.
Se già questo vi è sembrato esagerato, continuate a leggere, perchè si può fare molto, molto peggio.
Tweet dall'oltretomba
Vi chiedo scusa in anticipo per il tema un po' macabro.
Cosa succederebbe ai profili social se, malauguratamente, il proprietario dovesse lasciare questo mondo? Ci sono sempre state opinioni discordanti, c'è chi si batte per la chiusura e chi vuole invece lasciarli lì per permettere ad amici e parenti di ricordare la persona. In effetti adesso ognuno lascia "in eredità" anche una serie di dati ed informazioni, "intrappolati" nella rete.
Evidentemente il team di Yanko Design appoggia la seconda ipotesi, perchè ha elaborato un sistema che permetterà di immagazzinare dati provenienti ad esempio dal blog personale o dai profili social direttamente nella lapide, grazie ad un trasmettitore Bluetooth ed un piccolo pannello solare per fornirgli energia.
Chi vorrà, in seguito, potrà accedervi con il proprio cellulare, e i contenuti potranno aiutarlo a ricordare più vividamente l'estinto. Citando testualmente, "E-TOMB" (questo è il nome che hanno scelto) "è progettata per fornire una dimensione più emozionale della tomba alle persone nell'era dell'informazione". Di cattivo gusto? Beh, anche qui si potrebbe discutere... decidete voi.