Nonostante Facebook sia diventato il sito più "cliccato", superando anche Google, la fine del social network, secondo alcuni, come Will Heaven, sarebbe ormai vicina. Tuttavia, il 2011 aprirebbe una nuova era, quella della "social media curation".
All'orizzonte, dunque, emerge una nuova generazione di social network basata su un differente modello di interazione, che mira ad essere più efficiente ed efficace. Con il termine "Curation", infatti, mutuato dal mondo dell'arte e che non trova una traduzione specifica in italiano, si intende il processo di selezione, aggregazione e cura di contenuti, siano essi testi, immagini, video o quanto altro fruibile in rete, inerenti a uno specifico argomento, tema o passione. Infatti, l'innovazione di queste piattaforme, rese anche più user-friendly, risiede nella possibilità di filtrare i contenuti realmente interessanti, tramite l'inserimento di keywords, ed integrarli in un' unica fonte potendoli condividere così con gli altri utenti e dando vita un doppio processo di selezione, nella creazione e fruizione.
Online vi sono già alcuni siti di questo genere e bastano pochi click per sperimentare il "futuro" dei social network che sembra tracciare importanti sentieri di sviluppo sia per la creazione di nuovi "luoghi virtuali", ma anche per il marketing e la comunicazione.
La beta di Eegoes nasce nello stesso periodo di Diaspora, e da agli utenti la possibilità di selezionare i contenuti,foto, status, interessi, attività e tanto altro, che si vogliono rendere accessibili agli altri e, contemporaneamente visualizzare esclusivamente quelli che sono di proprio interesse. Inoltre, è possibile una rapida integrazione con i profili Facebook e Twitter. Maggior controllo dei contenuti e maggiore privacy, uno dei punti deboli di Facebook, attraverso un'interfaccia semplice ed intuitiva, sono i plus di Eeegoes. Inoltre, il geo-location tagging e la completa integrazione con Google Maps rendono possibile la connessione tra utenti che condividono gli stessi interessi, ma, eventualmente, anche la posizione geografica.
Nel web, dove less-is-more è ormai un'affermazione sempre più diffusa e rilevante e dove la proporzione "90-9-1" di Nielsen non è più valida, la nuova generazione di social network offrirà un user-experience diversa che permetterà quindi l'integrazione dei contenuti in una prospettiva topic-based e garantirà un maggiore grado di libertà e partecipazione sia nella pubblicazione che nella consultazione dei contenuti.
Ad affermarsi tra i social di nuova generazione, coniugando curation, funzionalità e minimalismo vi è anche Scoop, una piattaforma di fast blogging, che ricorda molto Tumblr e che si caratterizza per l'interfaccia semplice, progettata ad-hoc per eseguire tutte le attività con pochi click ed in maniera immediata e veloce.
Il claim "Be the curator of your favorite topic!" rende chiara la mission di Scoop, ovvero dare la possibilità all' utente di diventare il "curatore" del proprio profilo condividendo i propri interessi. In una sola pagina, si possono selezionare le informazioni, riunire differenti tipologie di contenuti, da semplici testi, link, video e tanto altro, e condividere questo "personal magazine" con pochi click. Anche Scoop è ancora in versione beta e per iscriversi è necessario richiedere l' invito.
La "curation" diventa un'opportunità anche per i brand che possono rafforzare il proprio posizionamento e costruire il loro "luogo virtuale" contando su una più intensa interazione con l'utente capace di stimolare awarness e godwill da parte del consumatore.