A volte alcune cose sono talmente semplici che ce le lasciamo sfuggire, ed ecco la differenza tra il "normale" e il geniale!
Tre designer italiani, Francesco Colarossi, Giovanna Saracino e Luisa Saracino, si sono accorti che i ponti, specialmente quelli costruiti in zone con altitudine abbastanza elevata, sono costantemente colpiti dal vento e dal sole.
E allora perchè non produrre energia da questa cosa tanto naturale quanto evidente? Il loro progetto, vincitore qualche mese fa del secondo premio al concorso internazionale online Solar Park South, prevedeva proprio questo.
I tre hanno immaginato il viadotto tra Bagnara e Scilla in Calabria (circa 20 km di strada) convertito in una vera e propria centrale energetica, tra l'altro con un impatto ambientale ridottissimo:
la parte della carreggiata dove transitano i veicoli può essere interamente coperta di una speciale superficie già in uso negli Stati Uniti, una plastica super-tecnologica con dei pannelli fotovoltaici integrati che consentirebbe di produrre circa 11.2 milioni di KiloWatt/h all'anno. Come se non bastasse, negli spazi tra un pilone e l'altro si possono inserire la bellezza di 26 turbine eoliche senza distruggere ulteriori pezzi di paesaggio, aggiungendo in questo modo altri 36 milioni di KiloWatt/h all'anno.
Oltre a produrre energia in totale per alimentare circa 15.000 abitazioni, il risultato sarebbe anche spettacolare e bellissimo da vedere.
Da non sottovalutare anche le relative implicazioni dal lato turistico. I tre infatti hanno previsto anche una specie di belvedere, con punti panoramici alternati a serre autosufficienti, dove i passanti potranno anche acquistare dei prodotti.
Che dire, si può solo far loro i complimenti per la grande idea, e sperare prima di tutto che un giorno possa essere realizzata, e poi che in futuro ne vengano altre simili, perchè le competenze ci sono e c'è anche una parte dell'Italia che si sta svegliando...