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Kenneth Cole è lo stilista di Jessica Alba e Sharon Stone, nonchè brand di moda, profumi e accessori di New York.
Il signor Cole, o chi per lui, proprio nei giorni dell' "EgyptRivolt" (di cui vi ho parlato qui) ha avuto il pessimo gusto di promuovere la sua collezione primaverile, sfruttando la visibilità dell’hashtag #Cairo - hashtag che in quei giorni (e tutt'oggi) viene utilizzato per la nobile causa di costruire una democrazia in Egitto.
Ma guardiamolo in azione su Twitter con il suo BlackBerry:
"C’è grande confusione al Cairo, alcune voci dicono che hanno saputo che la nostra collezione primaverile è in vendita online".
Agghiacciante! Qui secondo me non si sta parlando "solo" di fare marketing ad ogni costo, questo non è solo spam ed etichettarlo hashtag hijacking mi sembra ancora riduttivo. Questo secondo me vuol dire non aver rispetto della vita delle persone, e non dimentichiamoci che i Social Media esistono perchè esitono le persone.
Mi sembra inutile dirvi che il tweet di Kenneth Cole è stato successivamente cancellato...Non prima però di aver scatenato l'ira di centinaia di twitteri: pensate che si contano ben 1.500 retweet solo nella prima ora!
La caduta di stile è stata riportata anche dall’Huffington Post e così Kenneth Cole ha cancellato il tweet, porgendo anche le sue scuse:
Forse lo stilista (o chi per lui) pensava che cancellando il tweet, la storia sarebbe passata inossorvata, ma come potete immaginare così non è stato! Nel social web l'informazione scorre veloce e ormai il danno è fatto.
Tanto che sulla pagina fan su Facebook arrivano oltre 500 commenti di insulti di ogni tipo:
Ma non è finita qui, perchè contemporaneamente su Twitter è stato creato un account parodia che si prende gioco del brand con tweet molto simili alla versione originale:
“La gente a Mosca sta ESPLODENDO per i nostri sconti”: il tweet si riferisce all’attentato all’aeroporto russo dei giorni scorsi.
“Se in Australia avete l’acqua alle caviglie, provate la nostra nuova linea di pantaloncini” - il tweet si riferisce ai recenti allagamenti nell’isola dell'Oceano Pacifico.
Le proteste nei giorni successivi finiscono per invadere anche il mondo reale, perchè qualcuno si è divertito ad applicare un adesivo dell'agghiacciante tweet alla vetrina di uno dei negozi della catena.
Il risultato lo vedete qui sopra, perchè un passante l'ha fotografato e ripostato online, su Flickr. E Kenneth Cole si è trovato a dover chiarire che lo scherzetto fatto sulla vetrina del suo negozio non fosse opera sua.
Dicono che sbagliando si impara, ma Kenneth Cole è recidivo! Si, perchè pensate che all’indomani dell’11 settembre disse questa frase: "Momenti come questi sono momenti importanti per riflettere...Per ricordarci che non è importante solo ciò che si indossa, ma è importante anche essere consapevoli".
Beh che dire? Secondo me, questo caso, insieme a quello di GreenPeace vs. KitKat di cui vi ho parlato l'anno scorso, entrerà a far parte corsi di comunicazione aziendale e brand reputation.
Nelle vecchie logiche di comunicazione i brand avevano più tempo per decidere cosa dire e come dirlo. Oggi, nell'era dei Social Media, la comunicazione è real time, quindi il tempo per prendere le decisioni è breve. Ma questo non giustifica i Brand ad essere frettolosi ed improvvisati..Anzi!
Questo perchè se una volta forse era possibile gestire le opinioni negative dei consumatori "nascondendole sotto il tappeto", oggi non lo è più: tutti noi nel Social Web abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce. Quindi Brand siate responsabili, e più "umani"!