Se non sapessimo da chi è stato realizzato, potrebbe essere definito un po’ offensivo, ma in questo caso l’ironia (o meglio l’autoironia!) sono la giusta chiave di lettura.
Si tratta di un mockumentary , termine nato dalla fusione delle parole inglesi mock (deridere) e documentary (documentario) del Toronto's gay footbal club per la campagna di recruitment della Muddy York RFC, la prima squadra composta completamente da persone omosessuali, nata a Londra nel 2001 e sbarcata successivamente a Washington e Toronto.
The Gay Who Wasn’t Gay Enough è ispirato alle vere storie dei giocatori della squadra e racconta di un ragazzo alla ricerca di sé stesso e della sua reale identità, aldilà di ogni stereotipo.
Un modo per esorcizzare alcuni luoghi comuni sugli omosessuali, ma sarà davvero utile a questo scopo porre l’enfasi non proprio sull’aspetto più “professionale” dei giocatori?