La svolta "social" di Google, che ha raggiunto il suo apice nel lancio di Google+, ha portato ad inevitabili ripercussioni (e sviluppi) anche sugli strumenti di Google Analytics e Google Webmaster Tools.
Google Analytics, in particolare, ci offre quella che è probabilmente la novità più gustosa: Social Plugin Tracking. Lo strumento consente di valutare quello che è l'impatto sociale del proprio sito web attraverso un'analisi che spazia dai nuovissimi +1 di Google ai classici Facebook Like e i tweet.
Social Plugin Tracking genera tre report:
1.Social Engagement: che tiene traccia delle modifiche di comportamento dei visitatori provenienti dagli strumenti di condivisione. In particolare analizza il tempo di permanenza sul sito, il numero di pagine visitate, il bounce rate, ecc.
2.Social Action: che come si intuisce facilmente tiene traccia di tutte le azioni di condivisione "social" che avvengono su un sito web, ed è quindi direttamente proporzionale all'implementazione dei diversi strumenti sul sito.
3.Social Pages: che genera un dettaglio circa gli accessi che le singole pagine ricevono grazie all’utilizzo di funzioni sociali.
Le novità non si fermano qui. In particolare, proprio in relazione al lancio di Google+, nei Google Webmaster Tools si è realizzata una sezione totalmente dedicata al nuovo strumento "+1", che fornisce report dettagliati sull'impatto che il nuovo strumento sociale made in Mountain View (e fulcro del nuovo Google+ con una funzione pressoché simile ai primi "mi piace" di Facebook) ha sulle visite del proprio sito web.
I dati sono diversi e molto interessanti: anzitutto si valuta l'influenza diretta che il +1 ha sul sito in termini di clic ricevuti (detta Clickthrough Rate o semplicemente CTR). In pratica si valuta la quantità di +1 ricevuti su una determinata pagina, tenendo presente anche i "click" non influenzati dal nuovo pulsante.
Inoltre, sono stati aggiunti un Activity Report ed un Audiance Report dedicati alle visite ricevute. Il primo serve a visualizzare il numero di +1 ricevuti in totale, mentre il secondo si concentra sui dati demografici e geografici degli utenti che hanno utilizzato il pulsante sul sito web per diffonderne i contenuti.
Forse con un po' di ritardo, e non a caso in concomitanza con la fase d'implementazione di Google+, gli strumenti di analisi tengono finalmente conto dell'impatto dei Social Network nella diffusione di un sito web. Appare chiaro, comunque, che questo tipo di scelta è anche fortemente commerciale: per il lancio di Google+ non può esserci spot migliore del mostrare quanto questo strumento possa essere impattante sul successo del nostro sito web.