Vi proponiamo un'interessante panoramica sui peggiori prodotti del 2011 con un occhio attento agli Stati Uniti e alla classifica proposta da 24/7 Wall St.
Fiat 500
[yframe url='http://www.youtube.com/watch?v=X0IkmstjZes']
Quest’ultimo doveva essere l’anno d’oro per Fiat con il lancio della 500 in Usa, ma qualcosa è andato decisamente storto. Secondo DailyTech “Le aspettative di vendita per il 2011 si attestavano attorno ai 50,000 modelli solo nel Nord America”. I risultati sono stati ben diversi: meno di 12,000 vetture vendute nei primi sette mesi del 2011. Segno della sconfitta il licenziamento di Laura Soave, capo del brand Fiat in Nord America e precedentemente nel marketing di Ford e VW. Da parte sua la Soave aveva dichiarato mesi prima che dal lancio della piccola 500 nessuno si aspettava vendite esorbitanti, piuttosto si trattava di “preparare il terreno” al ritorno di Fiat in Nord America con una gamma completa di vetture (assente dal 1983). Il terreno ad ogni modo è stato preparato…cosa accadrà e quali saranno le nuove strategie di Timothy Kuniskis, nuovo capo nominato dal CEO Sergio Marchionne?
UPDATE 10/01/2012 - Sergio Marchionne su Fiat 500:
"Abbiamo fatto una cavolata[...] 50.000 Fiat 500 negli Stati Uniti non si potevano vendere. Abbiamo valutato male le difficolta' che c'erano e ci siamo dati volumi troppo alti; inoltre abbiamo avuto problemi nel creare una rete di distribuzione. Ora saremo piu' cauti nel lanciare nuovi brand italiani negli Usa"
Nel 2012 obiettivo 25.000-35.000 unita. Fonte: Ansa.it
Il Cinepanettone
Per il settore dell’intrattenimento questa volta torniamo in Italia con l’insuccesso senza precedenti del cinepanettone 2011 di De Sica “Vacanze di Natale a Cortina”(Filmauro). La serie cinematografica italiana più redditizia ha subito un bella sferzata negativa quest’anno. Nel week end d’esordio il film di Neri Parenti ha incassato appena 1.623.291 euro, con 236.696 spettatori (distribuzione: 750 copie). Il film è stato stracciato dal seguito di Sherlock Holmes (Warner) che ha totalizzato 3.473.319,53 euro in 72 ore, con 497.773 spettatori paganti (distribuzione: 550 copie). Una bella differenza rispetto alla media di 500.000 spettatori dei cinepanettoni di alcuni anni fa. Rivoluzione culturale per molti, crisi strutturale per altri è sicuramente un flop da considerare.
L’uomo nudo de “La Redoute”
Un bel flop di marketing dell’azienda francese d’abbigliamento La Redoute ha concluso splendidamente il 2011. Il sito Stylist.co.uk è stato il primo ad accorgersi della presenza di un uomo nudo tra gli scatti in spiaggia del catalogo online dell’azienda. Peggio ancora il fatto che quest’amante della natura si trovasse proprio dietro un gruppo di piccoli modelli!Un fail bello e buono quello de La Redoute che si è presto trovata a gestire su Twitter un gruppo di francesi diviso tra indignati e divertiti. Subito pronte le scuse dell’azienda su Facebook e l’eliminazione immediata degli scatti. Ma una domanda rimane: “Come è stato possibile per questi scatti superare la fase di post-produzione?”
Intanto un'altra azienda francese d'abbigliamento la 3 Suisses, specializzata in vendita online su cataloghi, ha approfittato del flop del diretto concorrente per lanciare una divertente campagna su Facebook il cui claim recita:
Ovviamente, non tutti sanno che abbiamo dei costumi da bagno a partire da 9 euro e 99.
BlackBerry PlayBook
Il 2011 è stato anche l’anno del lancio del tablet prodotto da RIM, primo vero tentativo di competizione diretta ad Apple. L’innovativo formato del tablet (7 pollici) progettato soprattutto per un’utenza business, la presenza di Adobe Flash Player e tanti altri particolari avrebbero dovuto garantire al prodotto quantomeno la conquista di un oceano blu. Sfortunatamente però il tablet non ha battuto la concorrenza e RIM è stata costretta ad abbassare già nel secondo trimestre 2011, i suoi obiettivi di vendita a circa un terzo di ciò che era stato prefissato. In un comunicato stampa l’azienda canadese ha spiegato che le scarse vendite dipendono da “diversi fattori, tra cui i recenti cambiamenti nella dinamica competitiva del mercato dei tablet” (probabilmente in riferimento al lancio del Kindle Fire).
Il push-up di Abercrombie Kids
Non è una grande idea pubblicizzare un costume push-up per bambine e di certo non occorre un esperto di marketing per capirlo. A marzo 2011 Abercrombie & Fitch presentava la sua collezione Abercrombie Kids, dedicata a bambini e ragazzini dagli 8 ai 14 anni. All’interno di questa collezione spadroneggiava il modello “Ashley” un triangolo push-up. Il prodotto suscitò da subito le critiche e la rabbia di molti genitori americani: “Il reggiseno push-up è, effettivamente, uno strumento sessuale, progettato per rialzare il seno e metterlo in evidenza, renderlo più accessibile agli occhi” chiosava il blog per genitori Babble. Abercrombie cercò subito di alleviare il problema dichiarando che il costume era “imbottito” e ovviamente per ragazzine sopra i 12 anni. Ciò non è bastato e per molti è il peggior prodotto del 2011.
Milo su Marte (Disney)
Anche il settore dell’intrattenimento non è esente da flop clamorosi. Per il 2011 sbaraglia la concorrenza il film Disney “Mars needs Moms” costato circa 175 milioni di dollari con incassi in Usa nel primo weekend di soli 6.9 milioni. Gli effetti finanziari sulla compagnia sono stati pesanti e Disney è stata costretta a chiudere la ImageMovers Digital di Robert Zemeckis, divisione specializzata in “performance capture”. Il flop di questa pellicola può essere anche un forte segnale per il settore dell’animazione digitale in 3D, sembra infatti che il mercato sia quasi saturo e che questo tipo di film per famiglie non eserciti lo stesso appeal di una volta.
HTC Status
Nel giugno 2011 è uscito il primo smartphone con un tasto dedicato al Facebook share, l’HTC Status. Progettato per una clientela giovane che ama condividere sul popolare social network le proprie attività e distribuito in esclusiva da AT&T in Usa, il prodotto ha disilluso tutte le aspettative sulle vendite e presto si è diffusa la voce di un ritiro dal mercato. AT&T da parte sua ha smentito le voci di un ritiro e intanto sul web continuano a trapelare indiscrezioni sulla prossima uscita dell’HTC Buffy, lo smartphone di Facebook con un’interfaccia utente totalmente incentrata sui servizi del social network.
Netflix
Lo scorso Settembre 2011 Neflix, società nata nel 1997 offrendo servizi di noleggio dvd e videogiochi via internet, ha annunciato la divisione della sua attività di noleggio DVD via mail da quella dello streaming online. Quest’ultimo sarebbe rimasto sotto il brand Netflix, mentre il noleggio dvd via mail sarebbe passato ad un nuovo sito chiamato Qwikster. Il cambiamento, unito ad un aumento dei prezzi irritò a tal punto i clienti da cancellare il progetto prima del lancio effettivo. Il CEO della compagnia si scusò con un messaggio sul blog a cui seguirono oltre 27,000 commenti da clienti arrabbiati. La perdita della compagnia a causa di quest’operazione si aggira attorno agli 800,000 clienti.