Direttamente dagli USA arriva la notizia bomba: l'Fbi ha chiuso i due servizi di file sharing più usati al mondo, Megavideo e Megaupload (quest'ultimo per esempio è il tredicesimo sito più visitato a livello mondiale con 50 milioni di visitatori al giorno e rappresenta il 4% del traffico totale su Internet)!
L'accusa è quella di violazione di copyright e delle leggi anti pirateria: i due siti avrebbero causato una perdita di oltre 500 milioni di dollari per le compagnie e le major.
L'Fbi ha dichiarato di aver arrestato il fondatore Kim Schmitz e altre tre persone, mentre gli indagati in totale sono sette.
La notizia si è diffusa con una rapidità assoluta, rimbalzando davvero da una parte all'altra del mondo. Le reazioni non si sono fatte attendere: quelle degli utenti, privati di un porto sicuro dove poter usufruire di contenuti e quelle dell'organizzazione degli Anonymous.
Proprio loro, famosi per i loro attacchi per difendere la libertà della Rete, stanno “radendo al suolo” decine e decine di siti tra i più importanti, reputati responsabili dell’azione contro Megaupload.
Su Twitter (ormai assoluto dominatore per le news) i Trend Topic mondiali sono dominati proprio da riferimenti a tutto quello che sta succedendo:
#Megaupload
#Anonymous
#opAnonymous
#TangoDown
Addirittura, con un tweet gli Anonymous annunciano che Megaupload è disponibile ad un nuovo indirizzo: megavideo.bz
Wikipedia, alla pagina Anonymous, riporta subito un aggiornamento della situazione: "il 19 Gennaio 2012, in seguito alla chiusura di Megaupload e Megavideo da parte della FBI, gli hacker di Anonymous, come segno di protesta, rendono impossibile l'accesso ai seguenti siti web: www.justice.gov (Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d'America), www.universalmusic.com (Universal Music Group), www.riaa.com (Recording Industry Association of America), www.mpaa.com (Motion Picture Association of America) e molti altri.
L'evento, diventato sempre più massiccio, in poche ore si è trasformato nell'attacco del gruppo Anonymous e hacker in generale più grande e importante mai realizzato sul web. C'è chi l'ha soprannominata la W W W W W ovvero la World Wide Web World War. Secondo un sito di informazione Anon russo ci sarebbero stati oltre 30.000 computer collegati da cui partivano gli attacchi DDoS ai più importanti siti internazionali governativi e federali".
In molti giudicano la chiusura dei due siti come i primi provvedimenti delle nuove leggi americane contro la pirateria (le ormai note SOPA, Stop online piracy act e PIPA, Protect IP act).
Si preannuncia una lunga lotta tra le forze dell'ordine e Anonymous. Ma una cosa è certa: possiamo dire che una cosa del genere non si era mai vista prima!