Ha solo 13 anni, ma sembra aver trovato la formula "magica" al problema dei singhiozzi. Dopo aver cercato in rete per quasi due anni miriadi di soluzioni per il singhiozzo, Mallory Kievman, studentessa del Connecticut, pare aver creato un lecca-lecca anti-singhiozzo, realizzato a base di aceto di sidro di mele mescolato allo zucchero.
Si chiamano Hiccupops e Mallory ha proposto il brevetto del suo prodotto, tanto da studiarne un vero e proprio business che potrebbe rendere più facile la vita della gente affetta dal grave problema dei singhiozzi, che spesso colpisce i malati di cancro dopo la chemioterapia. Lei stessa, circa due anni fa, era stata colpita infatti da violenti singhiozzi che le rendevano difficile la vita.
Collaborando con dei ricercatori universitari del MBA, istituto del Connecticut, ha formato dunque la start-up che potrebbe cambiare la sua vita, sia economicamente che dal punto di vista salutare. Infatti, andando sul sito di presentazione di Hiccupops, la stessa ragazzina è presentata al pubblico come CEO e ideatrice del prodotto.
"Attiva una serie di nervi nella vostra gola e nella bocca che sono responsabili dell’arco riflesso del singhiozzo. Fondamentalmente sovra-stimola i nervi e cancella il messaggio del singhiozzo» - avrebbe detto la Kievman in un'intervista rilasciata al New York Times.
Il primo a credere nel suo progetto imprenditoriale è stato Danny Briere, founder di StartupCT. Dopo aver visionato il suo progetto al Connecticut Innovation Convention, evento dove ragazzi di tutto lo stato presentano idee e prototipi, ha deciso di inglobare nel suo incubatore anche la piccola startup di Mallory.
Ma ora le soddisfazioni non mancano: la partecipazione all'evento di networking Xcellr8 Innovation Cell e la presenza, con altri esponenti di Startup America , alla classica scampanellata di inizio contrattazioni alla Borsa di New York. Per il futuro Mallory sogna di diventare medico, espandere il suo business e portare le potenzialità del prodotto fino al punto di dare sollievo a chi soffre gravemente di questi problemi. Un ottimo esempio di imprenditorialità nata da un'esigenza vissuta sulla propria pelle.