Secondo quanto riportato da una ricerca per Ebay, solo in Italia il 44% degli oggetti ricevuti (circa 794 milioni di euro) sono indesiderati o doppi e rimangono inutilizzati e relegati negli armadi o nelle cantine.
Altre ci dicono che “circa 12 milioni di italiani si fidano dei social network nei processi di acquisto e 6 milioni scoprono nuovi prodotti tramite i social network” (School of Management del Politecnico di Milano), mentre dagli Stati Uniti “i suggerimenti dei regali desiderati dagli utenti dei social media generano acquisti doppi rispetto a quelli che derivano dal mondo non-social.” Inoltre, a seguito della recente Pinterest-mania, dichiarano che “1 utente su 5 acquista un prodotto che aveva precedentemente pinnato”.
Growish, nuova startup nata sotto l’egida di Digital Magics, ha l’ambizione di presidiare questo “nuovo” scenario facendo ordine tra le vostre infinite liste dei desideri. Ne parliamo con Claudio Cubito, che di Growish è il CEO.
Ciao Claudio. Parlaci di Growish. Come nasce l'idea?
Giugno 2011. Mio 44esimo compleanno. Speravo fosse la volta buona per ricevere la mia tanto desiderata tavola da kitesurf. Sfortunatamente, mia madre aveva paura di sbagliare modello, mia suocera non sapeva dove trovarla e mia cognata – che vive in un’altra città– non sapeva come raccogliere i soldi a distanza.
Alla fine ho ricevo un magnifico portafoglio, un pigiama in filo di scozia e l’ennesima cravatta…
Era ora di mettere fine alla maledizione dei “regali indesiderati”. E’ così che nasce Growish. Dall’esigenza di creare un posto in cui esprimere i propri desideri invitando amici e parenti a realizzarli…(anche) in gruppo.
Ne ho parlato con Edmondo Sparano, direttore del Digital Magics Lab – già a lavoro su un progetto simile – e unendo le forze siamo arrivati all’attuale beta.
Come funziona il servizio?
Tramite un bookmarklet da installare sulla barra dei preferiti del browser, ogni utente può aggiungere il prodotto che desidera alla propria lista dei desideri e/o creare tante liste quante sono le occasioni (compleanno, feste di laurea, nascite, matrimoni, ecc.) che vuole festeggiare.
I prodotti e le wishlist possono essere poi condivise sui social network (Facebook, ecc.) oltre che con i propri amici e cari. Ogni lista dei desideri può essere consultata e permette di procedere immediatamente all’acquisto con un clic. C’è persino la possibilità di dividere in quote la spesa ed invitare i propri amici a contribuire (nda feature disponibile a breve).
Con altrettanta facilità gli articoli possono essere aggiunti per mezzo del pulsante “+Wish” (tipo il “mi piace” di Facebook) che gli e-commerce partner hanno inserito nelle rispettive pagine prodotto.
Ci dici qualcosa riguardo al modello di business?
Il servizio è gratuito per gli utenti. Il revenue model prevede una fee sulle vendite ricevute dai merchant affiliati. Se il regalo viene selezionato da uno dei merchant partner, anche il pagamento in quota sarà gratuito per gli utenti.
Attualmente abbiamo affiliato oltre 110 merchant partner e con oltre una ventina abbiamo già stretto accordi per inserire il pulsante sulla loro pagina prodotti. Questi merchant saranno i primi ad offrire la possibilità dell’acquisto in quote, per cui stiamo sviluppando apposite API.
Alla luce dell’esperienza Growish, cosa significa fare startup in Italia?
Fare startup in Italia è facile e difficile. Personalmente sono subito riuscito ad avere interesse al mio progetto e attenzione sulle mie competenze, ma ho sofferto la mancanza di uno sviluppatore come co-founder, problema che pare essere molto comune per gli imprenditori che come me non provengono del "digital".
Anche per questo, l’incubatore di Digital Magics è stato fondamentale: competenze tecnologiche (Digital Magics Lab), di business e uno sterminato network di relazioni. Di fatto, avere un ufficio dove convivono oltre 100 persone, 15 startup (a differenti fasi di vita) e brulicano molte idee non può che stimolare la creatività e facilitare gli scambi di competenze e relazioni oltre a rappresentare un biglietto da visita di un certo prestigio agli occhi dei potenziali investitori.
Ora siamo probabilmente in una delle fasi più complicate. Abbiamo la necessità di trovare investitori per crescere e raggiungere “certe metriche”. Paradossalmente queste metriche sono però le stesse che aprono le porte dei finanziamenti. Cortocircuito abbastanza curioso che conferma quanto – in Italia – la propensione al rischio degli investitori sia ancora molto bassa. Per questo è difficile vedere investimenti che sostengono le idee sin dai primi mesi di vita di una startup.
Cosa altro bolle in pentola? Ci dai qualche anticipazione?
Il sito è online in fase beta dal mese di maggio. Entro settembre rilasceremo la funzione di pagamento in quota (beta) e delle API annesse e lavoriamo alle applicazioni Facebook e mobile che daranno una spinta alla crescita della community.
I prossimi mesi saranno quindi focalizzati all’acquisizione di utenti tramite partnership mirate come quella con Alfemminile.com (whishlist personalizzate); Blomming.com, Yoodeal.it, Byoutique e (integrazione del pulsante +Wish sulle rispettive piattaforme proprietarie) cui si aggiunge il lavoro di promozione di Zanox e Tradedoubler presso i rispettivi affiliati.
Tra i merchant che hanno già inserito (stanno inserendo) il pulsante abbiamo EMI Store, Clipit, Wearunique, EMI Store, RegaliIdeali by Smartbox, Belnotes, i siti del gruppo Kappa, Faiunregalo.it, VinicioBoutique, Wonderbox e Fashionis. Ringraziamo tutti coloro che ci stanno dando fiducia. Perché se vogliamo fare una rivoluzione dobbiamo farla insieme.
Infine, come ogni start-up digital, ci auguriamo che si sprigioni quella magia – spesso incognita e non programmata – che trasformi Growish in un fenomeno “virale”. Nella nostra lista dei desideri su Growish, abbiamo “aggiunto” questo sogno.