L'innovazione digitale nei canali di vendita ha potenziato i social network trasformandoli in efficaci strumenti di marketing. Ma qual è il modo migliore per utilizzarli?
Il potente reparto marketing di Facebook ha recentemente effettuato uno studio, della durata di un mese, su 1.200 messaggi di 23 marchi diversi, utilizzando misure quantitative per determinare l'impatto di ogni post e capirne il potenziale sul circuito.
Da ciò ne è nata un'accurata analisi delle possibilità a disposizione degli utenti e i metodi per rendere efficace il social marketing, ma soprattutto i 10 errori più comuni fatti sulla piattaforma.
Vi è mai capitato di farne per i vostri business? Raccontatecelo!
1. Non fornire le informazioni necessarie
Se si sta aprendo una nuova posizione creare una nuova pagina assicurandosi un buon URL, meglio se uguale all' indirizzo web e a Twitter. Assicurarsi l'utilizzo della pagina di Facebook nella sua piena capacità, dedicandosi completamente al business da commercializzare: le imprese dovrebbero indicare tutte le informazioni necessarie, come numero, indirizzo, foto, e renderle accessibili in modo semplice e veloce.
2. Utilizzo di foto illegali
La foto di copertina è il "benvenuto" sulla pagina, ed è la prima cosa che i consumatori vedono. Pertanto, dovrebbe rispettare le linee guida di Facebook secondo cui una foto di copertina non deve avere:
- Informazioni di prezzo e acquisto (inclusi gli sconti, come ad esempio "40% di sconto")
- Un appello all'azione di condivisione, commenti o download ("Get It Now" o "ditelo ai vostri amici")
- Le informazioni di contatto (come il sito web, e-mail o indirizzo)
È consigliabile usare qualcosa che mostri il prodotto e catturi l'essenza del marchio - un primo piano di cibo è ottimo per i ristoranti, un frame di una sfilata è perfetto per marchi di moda; cambiare e aggiornare la foto, per promuovere un prodotto nuovo o diverso, un evento imminente o una novità aziendale. Dall'analisi fatta emerge che più della metà dei marchi utilizza un'unica foto di copertina, solo il 21% ne utilizza due.
Switch it up, mantenete le cose fresche!
3. Non rispettare le regole dei concorsi
È indispensabile che ogni contest sia legale. I concorsi online hanno sempre un livello di complessità maggiore per le leggi statali e federali spesso diverse in base al territorio, ci sono alcune cose da sapere:
- Sono vietati i concorsi che utilizzano le opzioni d'interfaccia di Facebook (voti tramite like, commenti…)
- Il marchio è responsabile per il funzionamento legittimo del concorso (regole ufficiali, condizioni e requisiti di ammissibilità)
- I concorsi devono essere amministrati nelle specifiche aree della piattaforma (Apps on Facebook.com, Canvas Page o Page App)
- La pagina deve riconoscere che la promozione non è sponsorizzata, sostenuta, amministrata o connessa a Facebook.
- Non si può informare i vincitori del concorso tramite Facebook (posta, messaggi, chat...)
- Ci sono diversi fornitori che consentono di eseguire le promozioni, la maggior parte hanno prove gratuite. I più importanti: Wildfire, Offerpop and Buddy Media.
- Le linee guida per le promozioni possono essere trovate qui.
4. Overposting
Spesso pubblicare in modo eccessivo può avere un effetto negativo sul coinvolgimento. Dal recente studio emerge che molte marche iniziano con uno o due post a settimana, per sentire la piattaforma e vedere come funziona; molti pubblicano una volta al giorno e altri confermano che pubblicare più di una volta al giorno è rischioso perché provoca astio da parte degli utenti. Facebook indica che l'utente medio ama 4-6 nuove pagine al mese.
Se la frequenza a pubblicare è invece più bassa, è possibile mantenere la pagina attiva controllando i "like", rispondendo ai commenti, e taggando le persone alle quali si sta rispondendo - un facile modo per convincere la gente a tornare sulla pagina. Questo sarà ancora più accessibile grazie al nuovo Gestore delle Pagine (con funzionalità di tagging in cantiere disponibili per una versione successiva del mobile app).
5. Non concentrarsi sui Like
Certo, piace! Più ne hai e più il messaggio sta raggiungendo la gente. Ma questo è solo il primo passo, la fase due è confermare che si sta acquisendo il pubblico giusto e tenerlo impegnato. Se a loro piace commentare e condividere i contenuti in maniera regolare diventano automaticamente sostenitori del brand, divulgando il messaggio spontaneamente ai loro contatti.
Il post sopra, preso dalla pagina Facebook di Mormon, mostra un legame solido, i molti Like, i commenti e le condivisioni sono provocate da una foto eccentrica unita a un messaggio che invita all'azione.
La ricerca ha delineato le abitudini degli utenti scoprendo che il tasso d'interesse, per i messaggi su Facebook, è il 18% più alto il giovedì e il venerdì. Strategicamente è perciò possibile ottenere più impegno con un minor numero di messaggi. Utilizzando i nuovi strumenti di posting, è ora possibile mettere in coda i contenuti da condividere per tutta la settimana per poi cavalcare l'onda di pubblicazione nel giorni seguenti.
Buddy Media ha pubblicato uno studio più dettagliato indicando quali ore e giorni sono i più adatti per certi tipi di contenuti, utile per pianificare il calendario editoriale.
6. Troppo testo
Facebook ha dimostrato che i messaggi trai 100 - 250 caratteri, una o due righe di testo, ottengono il 60% di Like in più rispetto ai commenti e alle azioni descritte in più di 250 caratteri. La ricerca di Buddy Media ha rilevato un andamento simile, determinando che i post con meno di 80 caratteri hanno tassi di approvazione del 27% in più.
La morale? Come i contenuti su Twitter, mantenerli brevi e dolci. Naturalmente i post dovrebbero essere diversi da quelli pubblicati su Twitter, oppure i fan non hanno un motivo di seguire la pagina su entrambe le piattaforme.
Un consiglio: per fare in modo che il post sia il più coinvolgente e breve possibile rimuovere l'URL di collegamento dal campo di testo. Una volta che si incolla l'URL nel campo eliminare il codice della pagina, così una fascetta e una miniatura popoleranno, snellendo il post e tagliando il disordine.
7. Contenuti irrilevanti
I post pubblicati sulla pagine devono essere rilevanti per il marchio e non devono essere condivisi perché considerati cool. Solo perché le persone apprezzano il vostro prodotto non significa che essi condividano tutti i vostri interessi, quindi basta dare loro un mix di contenuti relativi al prodotto. Dal momento in cui i fan non vedono ogni singola cosa che si posta, si rischia di perdere l'attenzione per colpa dell'irrilevanza.
8. Ignorare gli Insights
I consumatori sono il 51% più propensi ad acquistare qualcosa se acquistato dai loro amici-contatti. Il servizio Facebook Insights offre molte informazioni utili delle quali bisogna sfruttarne i dati, ad esempio il "Friends of Fans metric" è particolarmente interessante perché rappresenta l'insieme più ampio di consumatori possibili, circa di 81 volte più grande del numero dei fan stessi. Questo significa che c'è un enorme potenziale di pubblico che può essere sfruttato utilizzando le attività dei "tifosi" che appaiono agli amici in RSS (feed) - è perciò consigliabile rafforzare questo contenuto con i messaggi sponsorizzati.
Bisogna prestare attenzione a ciò di cui parlano le persone (People Talking About This - PTAT) e raggiungere metriche Insights per vedere come il messaggio stia passando nell'ecosistema di Facebook, creando così una strategia di marketing concentrata su ciò che funziona.
In un certo senso, si può pensare al pubblico di Facebook come un focus group sul quale ottenere una presa in base a ciò che riceve più approvazione. È importante verificare anche le intuizioni in tempo reale che consentono di analizzare l'impatto e appuntare, evidenziare e promuovere i messaggi.
9. Essere scontati
La Facebook Timeline è basata sulle immagini, ma troppo di tutto è noioso, il sistema strategico necessita del giusto mix di sondaggi, domande, foto e video, solo così si mantiene le persone impegnate ed entusiaste dei contenuti. Gli esseri umani bramano la diversità, e diversi tipi di messaggi guidano diversi tipi di impegno è perciò importante dare ai consumatori una vasta gamma di modi per interagire con il marchio. Fare domande è un tipico sistema efficace per ricevere risposte e commenti.
Il post di sopra di Coffee Bean mostra un semplice esempio di "presa". I video condivisi da siti di altri (YouTube, Vimeo) generano meno attività biologica dei video ospitati su Facebook.
Indipendentemente dal tipo di post, assicurarsi che il tono e la voce riflettano la personalità del marchio. Virgin America è sfacciato, Birchbox è femminile e loquace, MTV è informale e alla mano.
Qual'è la vostra voce? Un utente di Facebook dovrebbe riconoscere il contenuto senza vedere il vostro marchio vicino.
10. Non utilizzare al meglio le opzioni per gli annunci
Non tutte le imprese hanno il budget per assumere una figura per i Social Media Ads. Ma brevi e semplici consigli possono aiutare nella gestione delle pubblicazioni: gli annunci devono essere chiari ed evidenti di chi e cosa è la promozione-prodotto, così i consumatori saranno propensi a ricordarne i contenuti. È anche importante avere una sorta di payoff, che aumenta la propensione all'acquisto. Inoltre sviluppare al meglio la creatività è un punto focale.
Conclusione
Il marketing su Facebook è un modo fondamentale per costruire una base di fan e per spargere la voce sull'attività. Ma una campagna di successo non deve essere un salasso per il tempo o per il portafoglio. Pochi minuti al giorno e un piano strategico possono avere un impatto enorme sugli utenti, evitando gli errori elencati finora.
Se si vuole sfruttare la strategia di marketing sulla piattaforma è possibile ottenere tutte le informazioni grazie al servizio Classroom offerto da Facebook (con info sul lancio del prodotto, esercitazioni e profonde immersioni in strategia di marketing con esperti di Facebook). Ci si può anche confrontare con esperti e porre domande specifiche sulla campagna che si vuole attivare chiamando il numero 1-800-916-1300. Per ulteriori informazioni sulla gestione delle pagine di un brand, si può andare direttamente a Facebook.