E’ bastato poco, ma il mondo dell’ecommerce ci ha ormai abituati a ricevere consigli in tempo reale sui prodotti da acquistare, basandosi sull’utilizzo di complicati algoritmi che analizzano le pagine prodotto visitate, i nostri acquisti passati e il nostro comportamento di navigazione.
Ci siamo così abituati da sentirne ormai quasi la mancanza quando camminiamo nelle corsie di un grande supermercato, e ci sentiamo persi nell’iperscelta dell’offerta tanto da sperare che qualcuno o qualcosa arrivi a consigliarci il prodotto giusto per noi, in base ai nostri gusti e, perché no, anche in base alla convenienza.
Ci ha pensato la catena di supermercati russa LAND a trasportare l’esperienza della raccomandazione personalizzata tipica dell’online, in un classico punto vendita della grande distribuzione organizzata.
1. Il progetto
L’iniziativa è parte di un programma fedeltà, e prevede l’utilizzo dei dati raccolti sul consumatore per offrirgli suggerimenti personalizzati di shopping, coupon e ricette all’entrata nel punto vendita.
2. Come vengono generati i consigli
LAND ha posizionato all’ingresso di punti vendita selezionati delle postazioni touchscreen che utilizzano un sistema sviluppato da Synqera (una società che si occupa di soluzioni di comunicazione personalizzata nell’ambito del retail). I clienti devono semplicemente passare la propria cartà fedeltà sugli appositi sensori del touch screen per ricevere uno scontrino con le proprie raccomandazioni personalizzate.
I consigli sono basati sullo specifico storico d’acquisto del consumatore, sulla fascia oraria in cui si reca nel punto vendita e sull’analisi dei livelli di stock in tempo reale. Per esempio ad un cliente può essere consigliata una marca particolare di birra in base alle sue abitudini di acquisto e se sta acquistando nel week end.
Lo stampato consegnato al cliente contiene anche coupon con promozioni personalizzate, liste della spesa tematiche, ricette e informazioni riguardo al punto vendita in cui si trova.
3. Personalizzazione dell’esperienza d’acquisto offline
I consigli personalizzati di LAND vanno oltre la pratica ormai diffusa della personalizzazione dei voucher promozionali consegnati al momento della finalizzazione dell’acquisto, utilizzabili durante la visita successiva al punto vendita.
Un altro esempio di questo nuovo orizzonte è l’iniziativa promossa da Hellmann's sul mercato brasiliano: sfruttando la tecnologia NFC (near field communication), un dispositivo posto sui carrelli di alcuni supermercati suggeriva, a chi aveva acquistato un barattolo di maionese Hellmann's, diversi tipi di ricette in base al reparto o alla corsia in cui si trovava il cliente. Se questo decideva di selezionare la ricetta, il dispositivo localizzava gli ingredienti necessari all'interno del supermercato dando anche la possibilità di condividere il contenuto sui social.
Queste iniziative sono alcuni esempi di come ultimamente è il retail offline ad imparare dall’online e a cercare di replicare nel punto vendita l’esperienza d’acquisto su misura che il consumatore sperimenta nel contesto dell’ecommerce.
Quale sarà il futuro di questa sinergia? Si arriverà ad avere una forma di retail ibrida che contiene le caratteristiche di entrambe le realtà? Voi cosa ne pensate?