Meno #foodporn, più food sharing. È la mission di Ratatouille, l’applicazione che combatte gli sprechi alimentari rendendo il proprio frigorifero a portata di smartphone. Una spesa esagerata, un raccolto abbondante o la partenza per le vacanze possono coglierci impreparati, costringendoci a fare i conti con eccedenze di cibo che rischiano di finire nella spazzatura.
Come fare a non sprecare allora? Con Ratatouille, ovviamente: gps on, fotocamera in posizione e via al food sharing, nel giro di qualche giorno potremmo trovarci a scambiare - a buon rendere - le uova o la mozzarella con i nostri vicini.
Dopo tanto fotografare e “filtrare” in funzione di like e cuoricini, finalmente smartphone e tablet diventano protagonisti in modo responsabile, amplificando il significato di filiera corta e km 0 per dare una seconda possibilità di consumo al nostro cibo. Al momento Ratatouille è disponibile per iOS solo in lingua inglese, ma ci è bastato giocarci qualche minuto per apprezzarne semplicità ed intuitività. Vediamola insieme.
Postare per non sprecare
Durante la registrazione è richiesta anche la posizione del nostro frigorifero: tutto ruota intorno alla geolocalizzazione, che permetterà di farci trovare in zona e di scoprire se in quartiere possiamo accaparrarci qualcosa di interessante.
Il layout grafico è essenziale e racconta in modo divertente i prodotti, dividendoli per categoria. Con un semplice swipe a destra e a sinistra è possibile visualizzare il proprio frigo, i frigoriferi condivisi vicino a noi e l’attività di tutti gli utenti dell’applicazione.
Riempire il frigo è un gioco da ragazzi: basta scattare una foto e indicare una descrizione, una categoria di appartenenza, una data di scadenza e di ritiro dei prodotti. Abbiamo trovato qualcosa di buono? Allora possiamo entrare velocemente in contatto con il possessore tramite una telefonata, via chat o via email.
Un nuovo network solidale
Se è vero che l’applicazione è stata pensata per la ragazza della porta accanto, è vero anche che il food sharing potrebbe venire molto utile ai ristoratori e a tutti i player del settore food&beverage per facilitare il turnover delle rimanenze.
Un modo alternativo per non sprecare, ma non solo: per innovare, per promuovere la filosofia della filiera corta, per comunicare il proprio impegno verso l’ambiente e fare rete, evitando di buttare via materia prima di qualità. Basta un “frigo” ben curato e un po’ di propositività per risparmiare denaro e fare branding in modo non convenzionale.
Se il meccanismo potrebbe funzionare per il b2b, figuriamoci poi per il b2c: una gelateria davvero smart, ad esempio, potrebbe fidelizzare i clienti alternando i propri gusti artigianali in frigorifero. Un contest rush and win in piena regola!
Ratatouille è un’idea di quattro giovani ragazzi che ha cominciato a muovere i primi passi oltre un anno fa. Ecco una loro intervista realizzata da Lahar Magazine presso H-Farm.
Che ne pensate di Ratatouille? Comincerete anche voi a condividere il vostro frigo per combattere gli sprechi alimentari?