Questo articolo è a cura di INWARD, osservatorio che svolge ricerca e sviluppo nell’ambito della creatività urbana (street art, urban design, graffiti), operando con un proprio modello di valorizzazione, attraverso attività di Ricerca e azioni di Sviluppo nei settori Pubblico, Privato, No profit e Internazionale
(di Francesca Cartolano)
Sono giovani, smart e allegramente ribelli i protagonisti del nuovo spot della McDonald’s.
Padroni della metropoli notturna, tanto vuota e tranquilla da sembrare quasi surreale, viaggiano in gruppo, armati di bombolette, stickers, billboards e decorano la città con opere di street art che ritraggono il panino universalmente simbolo della catena di fast food.
Così, dopo una notte trascorsa da operatori della creatività urbana- con tanto di selfie a testimoniare le gesta - la crew si gode lo spettacolo all’alba, sul tetto di un edificio, gustando la colazione.
“Picto” (dipinto) è il titolo dello spot, affidato alla direzione artistica di Wilfrid Brimo per la Wanda Production e rappresenta solo l’ultima delle operazioni mirate a fare del grande brand un lovemark per un pubblico giovane, sovvertitore, amante dell’urban style.
Un pubblico che, a cominciare dalla scelta della colazione, decide di pensare e agire fuori dagli schemi.
A settembre scorso, in occasione della presentazione ufficiale della “colazione che non c’era” - il lancio dell’offerta sia dolce che salata nei punti vendita italiani- avevamo già avuto prova del connubio tra Mc Donald’s e la creatività urbana.
Zone centralissime delle più importanti metropoli come via Torino a Milano, piazza Duomo a Firenze e piazza dei Martiri a Napoli sono state piacevolmente invase dalle opere di street artisti del calibro di Macs, Pao e Speck.
Un’operazione di marketing fino ad allora inedita, in Italia, quella che li ha visti protagonisti: per la realizzazione delle monumentali opere d’arte sono state impiegate 540 bombolette spray e 128 ore complessive di lavoro.
“McDonald's crede nei giovani, nelle loro potenzialità espressive e nel loro modo non convenzionale di comunicare”, afferma Marco Ferrero, Direttore Marketing&Comunicazione di McDonald’s Italia. “La street art, i graffiti,esprimono un’arte giovane fatta da giovani,ma sempre più matura nei suoi codici espressivi e nelle sue valenze artistiche.Nata come ‘arte clandestina’ fatica ad affermarsi semplicemente come ‘arte’, anche per la mancanza di luoghi istituzionali in cui esprimersi. Ecco perché abbiamo deciso di chiedere ai migliori street artisti italiani di interpretare a modo loro il nostro marchio e la nostra nuova colazione, dando loro la possibilità di esprimersi su enormi ‘tele’ solitamente riservate alle affissioni pubblicitarie, nelle vie più centrali di tre città italiane. Il risultato ci sorprende e ci soddisfa, confermando che investire sui giovani sia la scelta giusta per McDonald’s”.
Complimenti a McDonald’s, dunque, e alla sua brillante intuizione di fare della creatività urbana il veicolo espressivo per il rafforzamento della sua corporate identity.
Dal canto nostro, non possiamo che augurare che questo tra il brand e la street art sia un’unione destinata a lunga vita e che, come in ogni invidiabile storia d’amore, si perseveri a riscoprire - nel momento della colazione - l’occasione per confermare la propria scelta.