Il 10% dei manager, che operano in azienda in Italia, è a tempo determinato. Tali contratti ad interim per queste figure professionali hanno una durata media che, nel 65% dei casi, va dai 4 mesi ai 12 mesi, mentre solo per il 14% dei casi supera i 12 mesi, offrono generalmente retribuzioni più elevate dal 5 al 10% in più, opportunità di ampliare la propria esperienza lavorativa in diversi ambiti aziendali in assenza di limiti di età. Infatti, il numero di persone al di sopra dei cinquant'anni che lavora con mandati temporanei sta progressivamente aumentando, in particolare in Italia, con una percentuale passata dal 2,5% al 7% negli ultimi 10 anni.
Dalla ricerca emerge che "4 manager internazionali su 5 (85%) valutano questa esperienza in maniera molto positiva e, tra i motivi che li spingono a ricoprire tali posizioni, si evidenzia in particolare la necessità di sviluppare il proprio network professionale (75,7%), di sperimentare un’esperienza all'estero (71,7%), di restare occupati anche durante i periodi di incertezza economica (70,9%) e di ampliare le proprie competenze professionali con progetti diversi (68,4%).
Le figure professionali più ricercate
Le ragioni alla base dell’utilizzo di questi profili contrattuali sono soprattutto l’esigenza di sostituire staff in congedo (41,8%), di realizzare progetti di sviluppo specifici (38,4%), di implementare piani di ristrutturazione aziendale (36,8%) e di ovviare a inattesi picchi dell’attività (28,4%)".
"In particolare in Italia, dal 2009 ad oggi, il cambiamento di approccio al mondo del lavoro, in parte dovuto anche alla congiuntura economica, ha visto i candidati mostrarsi favorevoli nel valutare e accettare contratti Interim, che permettono di mantenere anche in periodo di crisi un costante contatto con il mondo del lavoro”, spiega l'Executive Manager di Michael Page.
“Siamo ancora lontani da alcuni mercati europei più maturi del nostro, come UK, Francia, Germania, dove la flessibilità contrattuale è normale e diffusa anche sulle fasce Middle e Top Management, ma il gap sta diminuendo e anche per il 2014 prevediamo un aumento del mercato Interim. Lo studio evidenzia infatti come il 52% dei professionisti italiani sia ormai favorevole alle posizioni interim in azienda, contro il 66% dei francesi, il 63% dei tedeschi e il 62% degli inglesi, che vantano una lunga storia di lavoro temporaneo", ha concluso Roberto Ferrario.
Rispetto a quanto detto fin’ora, secondo la ricerca, i principali profili manageriali più ricercati nel mercato del lavoro sono:
E-commerce manager
È responsabile del canale di vendita online. Si tratta di un esperto capace di definire strategie di vendita nel mondo del web. Possiede forti doti negoziali, precisione e attitudine al problem solving e di orientamento agli obiettivi.
Real time bidding manager
È la nuova frontiera dell’advertising online che consente di intercettare e mostrare in tempo reale annunci pubblicitari a un target mirato e selezionato in base a esigenze, comportamenti e abitudini che mostrano in Rete.
Chief technology officer
Il ruolo significativo della tecnologia nei prodotti di un'azienda ha creato la necessità di un manager che capisca e conosca le tecnologie. La responsabilità di questa figura è quella di individuare le migliori tecnologie adatte alla propria azienda.
Lean manager
Si occupa di ottimizzare i processi e di ridurre i costi operativi. Ottimizza le risorse, minimizzando gli sprechi fino ad annullarli.
Export area manager
Il profilo strategico per cogliere le opportunità dei mercati di Paesi emergenti.Tale figura ha un'approfondita conoscenza del territorio che gli permette di interpretare i segnali di mercato dando alla direzione indicazioni precise e puntuali sui trend futuri.
Proposal engineer
Il Proposal Engineer è un ruolo chiave nel business di aziende. Si occupa della gestione di tutte le fasi del rapporto con il cliente, dall'acquisizione delle specifiche tecniche alla consegna del prodotto e l'assistenza post vendita.
Finance manager
Sovraintende l'area finanziaria, con l'obiettivo di garantire l'efficiente gestione e reperimento delle risorse finanziarie aziendali.
Chief financial officer
Il Cfo è una figura di prima linea che gestisce in modo proattivo i rapporti con la casa madre, gli azionisti, e con le banche. Il ruolo del Cfo richiede una practice dedicata che possa seguire tale evoluzione e comprendere le esigenze dei clienti.
Direttore commerciale
Il direttore commerciale partecipa alla definizione delle strategie con di direzione ed è responsabile dei risultati di fatturato e margine.
Direttore risorse umane
La gestione delle risorse umane ha assunto negli anni un'importanza sempre maggiore nelle aziende, evolvendo dal tradizionale ruolo prevalentemente amministrativo ad uno più marcatamente strategico, vista la centralità che i moderni modelli di management attribuiscono alle risorse umane e al loro sviluppo per il conseguimento degli obiettivi aziendali. In quest'ottica, un rilievo sempre maggiore è assunto dal Direttore risorse umane e il suo staff.