Per le aziende non basta condividere i propri contenuti sui social network, ma è necessario informarsi sulle notizie rilevanti del settore, carpire suggerimenti ed intuizioni per elaborare una strategia mirata capace di fornire contenuti di valore. Sforzarsi di formare il proprio team di lavoro con professionisti della Content Curation diventa fondamentale al giorno d’oggi per le aziende che vogliono creare un vantaggio competitivo durevole.
Come sapere quali sono i contenuti migliori? Quali sono gli strumenti migliori per selezionare una solida strategia di Marketing? Non stiamo dicendo che i professionisti del Web per fare Content debbano saper scrivere oppure debbano limitarsi alla ripubblicazione di risorse interessanti. Se vuoi diventare un Content Curator devi presentare ai tuoi clienti, giorno dopo giorno, un’ampia selezione di fonti differenti dirigendo i contenuti in maniera creativa, costruendo e presentando percorsi informativi che abbiano il successo sperato.
Prima di tutto bisogna trovare contenuti, valutarli, aggiornarli e contestualizzarli in modo tale da renderli utili per il proprio target di riferimento. Acquisire consapevolezza di ciò che il pubblico vuole è un processo molto più lungo e complesso che soltanto dei veri professionisti possono “curare”.
Oggi vogliamo fornirti 5 Consigli utili per “curare” i tuoi contenuti di qualità:
1. Utilizza Google Alert per monitorare i flussi di notizie
Uno strumento molto efficace messo a disposizione dal colosso di Mountain View è Google Alert. Definendo parole chiave specifiche attinenti al proprio settore è possibile trovare tutte le notizie più rilevanti pubblicate nelle ultime ore, restando sempre informati sulla concorrenza.
Adesso starai pensando: e qual è la differenza con Google News? Google Alert è un servizio di aggiornamenti via email sui più recenti risultati basati sulle query scelte dall’utente. Compila il form specificando il tipo di risultato (News, Blog, Video, Discussioni), la lingua, l’area geografica, la frequenza, la quantità e riceverai avvisi tramite il tuo indirizzo di posta tutti i giorni.
2. Capisci cosa desidera il tuo target tramite i Social Network.
I Social Network sono un’eccellente risorsa per la ricerca di contenuti accattivanti da condividere. Facebook, Twitter, Linkedin ed anche Pinterest mettono a disposizione dei Marketer e dei Content Manager una ricchezza infinita di spunti per selezionare una strategia efficace per aggiungere valore unico ai propri contenuti.
Un esempio? Non basta effettuare il “Retweet” di qualcosa che hanno scritto altri senza rendere partecipe il pubblico del tuo punto di vista. Ognuno deve prendere spunto da una fonte attendibile per potersi poi allo stesso tempo distinguersi da questa. Ma anche la partecipazione ai classici Gruppi di discussione su Linkedin o su Facebook non deve essere una partecipazione sterile tipica dello spammer, ma bisogna condividere opinioni e creare una community su temi caldi che possano fornire valore agli altri e non fastidio.
Molto interessante è The Tweeted Times. Avrai a tua disposizione un magazine personalizzato ricavato direttamente dai tweet delle persone che deciderai di seguire e dai temi caldi che ti interesseranno.
3. Distribuisci i contenuti sui social con software di Content Curation.
Un esempio di eccellenza è Oktopost. A differenza del più noto Hootsuite, Oktopost suggerisce i contenuti di maggiore appeal in base al numero di click e di contatti generati dal contenuto condiviso. Questa soluzione è adatta per le aziende di grandi dimensioni che hanno bisogno di gestire con cura un gran numero di clienti, distribuire contenuti su larga scala in breve tempo, pianificare i post in anticipo su tutti i Social Network e misurare la loro efficacia in Termini di ROI.
E’ ancora strano per alcune tipologie di aziende capire questo concetto, soprattutto per le PMI italiane non troppo digitalizzate: si può fare Marketing con i Social Network. La cura dei contenuti parte dai blog, ai redazionali dei magazine online, ma arriva anche sulle pagine Facebook e sulle board di Pinterest, con strategie e modalità differenti, ma il potenziale dispiegato è sicuramente vincente.
4. Utilizza i FEED RSS.
Il Rich Site Summary consente agli utenti di iscriversi a vari siti, blog, agenzie di stampa, ed usufruire di un live feed del contenuto pubblicato, riuscendo a tenere sempre sotto controllo le notizie più importanti. Ma come condividere un Feed RSS sui Social Network? Dopo la scomparsa di Google Reader sembrava fosse finita per gli aggregatori di notizie.
Oggi, invece, conserva una posizione di rilievo The Old Reader, che permette di sottoscrivere i siti preferiti dagli utenti tramite Feed Rss, inviando link ai social network, condividendo e discutendo con i propri amici degli articoli più interessanti.A questo si aggiunge anche Digg Reader, che utilizza effettivamente l'API di Google Reader, e che è stato realizzato tenendo conto del volere degli utenti, che settimana dopo settimana hanno risposto ai sondaggi di Digg e determinato l’introduzione di determinate funzioni.
5. Sfrutta la potenzialità degli Aggregatori di Notizie
Proprio come con i feed RSS, gli aggregatori di notizie possono aiutare le aziende ed i marketer a risparmiare tempo quando si è alla ricerca di contenuti da “curare”. Inoltre, data la loro facilità d'uso, possono passare al setaccio tutte le notizie del Web in pochi minuti.
Tra questi possiamo citare Flipboard, una vera e propria innovazione definita come “rivista sociale di notizie”, dal gusto grafico accattivante. Aggiungendo blog e testate è possibile creare il proprio magazine personale. Inoltre, è possibile connettersi con i social network, come Twitter, Facebook, Instagram e Tumblr per vedere cosa pubblicano gli amici e condividere con loro gli articoli preferiti.
Prodotto in casa Linkedin è Pulse, l'aggregatore capace di scoprire contenuti interessanti e parlare di ciò che fa tendenza con milioni di professionisti in tutto il mondo.
Molti marketer stanno iniziando adesso ad inserire le strategie di Content Curation all’interno del Marketing Mix aziendale, spesso non tutti sfruttano a pieno il proprio potenziale ed ancora pochi comprendono l’importanza della generazione di contenuti di qualità. Ma forse sarebbe meglio essere più lungimiranti. Senza dimenticare che “Content is King”!