Si chiama Giulia Magaldi, ed è una contributor della sezione Mobile di Ninja. Solo pochi giorni fa, insieme alla sua squadra, composta oltre a lei dai colleghi Francisco Garcia e German H. Rivera, ha ricevuto un oro ai Clio Awards 2014, svoltisi a New York. Il progetto con il quale ha vinto si chiama "Undergound Stations" e mira a valorizzare il talento dei musicisti nelle metro di New York.
Spesso siamo di fronte a grandi artisti che passano inosservati perché suonano vicino ad un treno e non in una radio, dice.
Per farli sbarcare nel mondo della musica, lei e il suo team hanno dunque pensato di stabilire una collaborazione con Pandora (network con più di cento canali Internet, ognuno specializzato in un genere musicale), e dar vita ad “Underground Stations”.
I musicisti del metro verrano registrati nelle loro esibizioni, classificati per genere e inseriti nei palinsesti dei canali Pandora, tra un big e l’altro, come pubblicità non intrusiva. Così, un pezzo di “alternative rock” può andare in onda dopo un brano dei Coldplay. A quel punto, se l’ascoltatore è incuriosito dal brano e desidera saperne di più, può consultare la sua scheda, verificare in quale stazione del metrò ed in quali orari si esibisce e persino comprare il brano direttamente on-line.
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Il progetto non solo è partito con successo, ma è piaciuto così tanto alla giuria dei Clio Awards tanto da aver loro assegnato una statuetta dorata nella categoria Integrated Student Campaign.
Noi l'abbiamo sentita per farci raccontare di più di questa esperienza.
Com'è nata l'idea e come siete arrivati a svilupparla?
Inizialmente ci siamo ispirati ad un brief che "One show the one Young" aveva pubblicato. L'obiettivo che bisognava raggiungere era quello di salvare la musica che a causa di Internet ha perso il valore commerciale che aveva in passato. Io, Francisco e German lavoriamo in pubblicità, e a volte le ispirazioni vengono mentre camminiamo per strada o quando aspettiamo la metro. E proprio mentre andavamo a lavoro un giorno ci siamo soffermati ad ascoltare un pianista eccezionale. Ci siamo resi conto che molti artisti passano inosservati perché suonano in metro e non in radio.
Come avete scelto i musicisti che avrebbero fatto parte del progetto?
In realtà, non c'è stata una vera e propria selezione. Tutti i musicisti del metro sono inclusi nella nostra idea di Underground Stations. Nessuna esclusione, il talento é quello che importa.
Qual è stata la reazione del network?
Non appena pubblicato il case study, il network ha reagito positivamente. Senza che noi ce ne rendessimo conto, blog di pubblicità di tutto il mondo (Australia, Italia, Inghilterra, America) hanno cominciato a pubblicare articoli parlando di Underground Stations. Le views del video si sono replicate. Abbiamo vinto 3 premi, tra cui l'oro ai Clio Awards.
Ci é sfuggito un pó tutto di mano... positivamente ;).
Giulia M. (Italia), Francisco G. (Panama) e German H. R. (Puerto Rico): siete un team di tre nazionalità diverse. Come siete arrivati a collaborare insieme e trovarvi ai Clio Awards?
Giulia Magaldi, Francisco Garcia e German H. Rivera: tutti e tre abbiamo frequentato Miami Ad School, una università di pubblicità, quindi ci conosciamo da due anni. Avevamo già collaborato insieme per altri progetti, ma questo è stato come una pentola a pressione che bolliva nelle nostre conversazioni da almeno sei mesi.
Pensi che un progetto simile sia esportabile anche in Italia?
Assolutamente sí. Di artisti "di strada" con talento ce ne sono tantissimi in tutte le città italiane. Sarebbe un onore per noi collaborare anche con loro.
Ogni volta che incontriamo il pianista che ispirato la nostra idea, ci fermiamo ad ascoltarlo, riponiamo un paio di dollari nel suo cappello e prendiamo la metro emozionati. Lui non sa ancora che é stato la nostra ispirazione. Un giorno glielo confideremo.