Il Content Marketing offre infinite opportunità e percorsi da seguire. Pare proprio che le aziende, non solo quelle dai brand più blasonati, ma anche le nostre più discrete PMI, stiano prendendo seriamente in considerazione la strada dei contenuti per le proprie strategie di marketing. C'è chi infatti ha già provveduto a destinare parte delle proprie risorse nel content marketing e chi investirà nel breve periodo. Ma una cosa è certa: i numeri tenderanno a crescere nei prossimi anni.
Elaborare e pianificare una strategia mirata alla creazione di contenti di qualità è funzionale a generare traffico e interazione con i clienti. In termini di tempo e risorse, le aziende hanno il dovere di percorrere la strada giusta. Dallo studio messo a punto da Curata, 2015 Content Marketing Tactics and Technology Study si possono identificare Quattro gruppi di Marketer, distinti sulla base delle strategie e delle tattiche che adottano in fatto di contenuti.
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- La Volpe: intelligente, con grandi capacità di adattamento e rapido nell’elaborare pensieri strategici. E’ in grado di utilizzare le risorse a disposizione per la crescita del gruppo.
- Lo Gnu: segue il gruppo, non è un individualista, perché ha sempre paura di essere lasciato indietro dagli altri.
- L’Elefante: forte, stabile, paziente. Non ama molto i cambiamenti.
- T – Rex: il marketer che non è al passo con le innovazioni, ormai in via di estinzione.
È facile capire che la strategia vincente è quella della volpe. Ma in cosa consiste nello specifico?
Costruire un team qualificato dedicato al Content Marketing
Un approccio strategico vincente è quello che punta sulle competenze del proprio team di lavoro. Puntando all’eccellenza sarebbe importante creare un centro operativo che riesca ad allineare il lavoro dei diversi produttori di contenuti dell’azienda: blogger, social media marketer, esperti in campagne PPC o in product marketing.
Come creare la squadra perfetta? Trovare le persone giuste per avviare un progetto che sia vincente non è cosa facile. Ma l'unione di diverse figure professionali che ruotino intorno al mondo del content marketing è la strada giusta da percorrere. A tal proposito, il lavoro del team deve basarsi sulla fiducia e sullo scambio di informazioni.
Il libero scambio delle informazioni stimola la partecipazione attiva alla soluzione dei problemi e produce crescita a livello di business; il concetto di team, infatti, ha come presupposto lo scambio delle informazioni necessarie per portare a termine con efficienza ed efficacia il compito.
(Gilberto Borzini)
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Sviluppare una ricca linea editoriale: oltre un post c'è di più
Prima regola: non riciclare contenuti vecchi. Questi devono essere sempre nuovi, originali, innovativi. L’indagine condotta da Curata, invece, ha sviluppato un interessante soluzione basata sul riutilizzo sistematico dei contenuti prodotti dall'azienda. Alla base di questa organizzazione c’è la Piramide del Marketing, un punto di riferimento per il riutilizzo ottimale dei contenuti e per la loro promozione.
Così diventa facile capire che la produzione dei contenuti non è l’unico aspetto da prendere in considerazione dai marketer, perché devono inoltre seguire la promozione e la distribuzione su tutta una serie di canali specifici, come blog, siti, landing page, profili social e tanto altro. Un esempio? Molti decidono di sperimentare il livello di gradimento dei propri clienti con la distribuzione gratuita di un eBook oppure con la creazione di guest post che facciano riferimento a fonti di elevato spessore.
Misurare l'impatto economico dei contenuti
Una vera volpe? Chi è capace di affinare la misurazione dell’impatto dei contenuti a tutti i livelli, e di conseguenza sulle vendite aziendali. Ci viene in aiuto il Lead Marketing. Gli investimenti in content marketing aumentano per le aziende, grazie all'intuizione e alla sensibilità dei nuovi marketer che concentrano risorse e azioni nella creazione di contenuti di alto valore e ne valuta le performance.
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Potenziare il valore dei contenuti grazie all’uso delle nuove tecnologie
Le aziende concentrano i loro investimenti nell’implementazione di nuove tecnologie per la gestione e l’organizzazione dei contenuti. Alberto Maestri e Francesco Gavatorta hanno offerto una visione particolare del futuro e di cosa potrà accadere grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie. Gli autori parlano di HyperContents, come contenuti dinamici che nascono e si sviluppano contestualmente a seconda di chi li fruisce, del tempo e dello spazio in cui si trova.
Così l'esperienza diventa contenuto e l'utente è il protagonista della creazione, produzione e distribuzione di contenuti insieme all'azienda.
Poter utilizzare in misura sempre maggiore la tecnologia ha permesso di raggiungere obiettivi prima impensabili: costruire delle vere e proprie video series sempre più complesse con budget ridotti, dialogare con candidati e clienti online avendo cognizione in tempo reale del sentiment della rete, sperimentare forme di ricerca di impiego tramite soluzioni mobile, indagare le nuove frontiere del social recruiting.
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