di Giuseppe Arnesano
Streetness punta i riflettori sull'alta moda e in particolare sulla passerella di Louis Vuitton. Questa settimana, in un viaggio a ritroso nel tempo, affrontiamo alcuni casi della famosissima maison francese che, negli ultimi anni, conduce delle campagne pubblicitarie dove l'eleganza e lo stile raggiungono livelli impareggiabili.
La storica azienda transalpina, che dal 1854 a oggi ha ampliato la produzione, è anche uno dei più importanti market leader mondiali per gli accessori di lusso. L’azienda, che si caratterizza per questa grande specificità, non trascura inoltre il suo potenziale comunicativo e guarda con originalità e attenzione alle forme e ai colori della Street Art.
Ambiente soffuso e luci accese su un inedito palcoscenico total white. Ecco i primi istanti della campagna Core Values di Vuitton, dedicata al mondo del viaggio inteso come esperienza sia fisica che interiore. Tra i tanti protagonisti, il primo testimonial dello spot è la leggenda vivente del pugilato mondiale Muhammad Ali. Il breve video, lanciato nel 2012 prima nella versione tablet e poi su louisvuitton.com, porta al centro di un ring il noto rapper e attore statunitense Yasiin Bey (Mos Def) a ripercorre alcuni dei momenti e le frasi più memorabili della straordinaria carriera del celebre boxeur.
Accanto al cantante afro-americano appare d’un tratto il grande interprete della Street Art Niels Shoe Meulman che, munito di una grossa scopa intinta nella vernice nera, interpreta nel proprio linguaggio le parole dell’ex pugile ed esegue, con gesti che ricordano il dripping dell’Action Painting americana, "Word".
Sulla scena artistica da più di 30 anni, l'artista olandese esordì inizialmente con il proprio tag Shoe. Nel corso degli anni '80, dopo essersi cimentato in vari campi come l'illustrazione e il graphic design e aver collaborato anche con molti brand prestigiosi, Niels Shoe ha ideato e personalizzato il suo stile nella tecnica del Calligraffitismo.
Questo metodo seriale d’impronta tipografica nasce dalla sintesi tra il carattere gotico della scrittura, il lettering tipico del writing e la visione dimensionale e murale della street art. Durante le immagini del filmato emerge una caratteristica fondamentale che fa comprendere come nessun elemento sia lasciato alla casualità.
Alì è stato un importante protagonista del suo tempo, non solo per le indimenticabili imprese sportive, ma anche per le vicende socio-culturali legate al rifiuto della guerra in Vietnam, alla lotta per i diritti civili dei neri e delle altre minoranze e soprattutto per quel viaggio interiore che ha condotto il giovane Cassius alla conversione all’Islam.
Le storie e i volti che sono raccontati in questo breve trailer di Vuitton sono accomunati da una forza culturale e sociale che lega i tre protagonisti: Muhammad Ali è il simbolo di un cambiamento storico, di un percorso spirituale che sconvolge l’America conservatrice degli anni '60; non a caso il cantante rapper Yasiin Bey, uno fra i più grandi protagonisti dell’Hip Hop mondiale, racconta con quel parlare ritmico, nato come movimento culturale proprio nell’America di quegli stessi anni, la vicenda del grande sportivo; e infine Niels Shoe Meulman che, nel segno progenitore di una parte della Street Art, ossia il graffiti writing, termine utilizzato fin dai primi anni '70 e che racchiude quell'istintiva esigenza espressiva tipica della sotto-cultura afro-americana, diviene cerniera che dimensiona cronologicamente e culturalmente il filmato di Vuitton.
Altro caso relativo alla collezione di Vuitton è dell’estate 2014, quando la casa parigina chiama tre artisti di varie nazionalità per ridisegnare le fantasie dei suoi foulards. L’azienda dedica ad una piccola e preziosa collezione di stole e scialli la serie Foulards d’Artistes. Ancora una volta la Street Art è la grande protagonista e, in questa occasione, entrano in gioco personalità artistiche di rilievo come Kenny Scharf, André Saraiva e l’artista cileno Inti.
Kenny Scharf, artista poliedrico allievo di Andy Warhol e amico di Keith Haring, è uno degli ultimi esponenti della Pop Art. L’artista californiano, che dagli anni '0 newyorkesi a oggi ha eseguito murales, collage, fumetti, installazioni, quadri e sculture, si distingue per il suo stile colorato e pop-surrealista. Scharf, che oltre 30 anni fa ha disegnato il celebre Squirt, ha ideato per i tessuti in seta e lana della collezione uno stile coloratissimo caratterizzato da collage e fantasiose mappe stellari.
André Saraiva aka Andrè è un noto street artist conosciuto come "Mr. A", tag che ritrae un bizzarro ed alto personaggio con il cilindro ed una X al posto di un occhio. L’artista svedese-portoghese, attivo in tutto il mondo fin dai primi anni '80, è uno dei più importanti artisti appartenenti alla prima generazione del graffiti writing. Andrè, che compare insieme a Zevs e Invader in Exit Through the Gift Shop, famoso film dedicato a Banksy, interpreta sulle lussuose stoffe il monogramma di Louis Vuitton in compagnia del viso sbarazzino di "Mr. A".
Proprio in occasione della presentazione della collezione Primavera Estate 2014, l’urban artist INTI, terzo protagonista del progetto Foulards d’Artistes, presenta Sun. In questo lavoro, pensato per i delicati e preziosi tessuti, l’artista cileno realizza fantasie cromaticamente vivaci, dove le tonalità del sole, dell’oro e dell’arancio ben si armonizzano ai disegni geometrici con riferimenti all’immagine sacra di Wiracocha, dio della cultura Tiwanaku. In tutte le grandi opere murali di INTI, realizzate in molte parti del mondo, come in Spagna, Cile, Norvegia, Francia e Germania, sono presenti elementi iconografici, colori e motivi in omaggio alle civiltà pre-colombiane.
Altra campagna pubblicitaria centrata sui foulards d’artista è quella della collezione autunno-inverno 2013-2014. In questa edizione, dedicata ai grandi tessuti in seta, partecipano gli street artisti Eko Nugroho, EINE e L Seed. Ognuno nel proprio stile ha contribuito a decorare in mondo originale le stoffe di Vuitton, ma scopriamo qualche dettaglio dell’operazione.
Eko Nugroho è un artista indonesiano che nelle sue opere è riuscito a sintetizzare il senso figurativo e tradizionale della cultura orientale con quello globale dell’arte urbana che guarda ai graffiti e ai fumetti. Quella di Nugroho per Vuitton è un’immagine molto pop che incuriosisce per stile ed estro creativo.
L’artista inglese EINE è noto per aver dipinto illegalmente il proprio "Alfabeto" sui muri e le saracinesche di Londra e per aver prodotto numerosi stili di lettering. In quest’occasione non rinuncia al suo lettering, e per il foulard di LV scrive con dinamiche lettere colorate "Great Adventures".
Lo stile di L Seed, street artista franco-tunisino, si distingue per l’utilizzo del Calligraffitismo. Consapevole della doppia appartenenza culturale, riesce a codificare forza, identità e creatività nelle sue opere: una sintesi segnica dove la street art occidentale abbraccia la calligrafia araba. Nel suo progetto, infatti, L Seed reinterpreta in chiave arabeggiante il monogramma di LV.
Avendo iniziato questo articolo con il video pubblicitario del 2012, concludiamo il viaggio nel mondo della comunicazione di LV con un filmato amatoriale del 2007. In un minuto di immagini dai rimandi anni Novanta, dove André è il protagonista del party di Louis Vuitton di Tokyo, si mostra il lato decisamente mondano e commerciale della Street Art; una distorsione che nel corso di questi anni, e grazie ai cambiamenti, alle ricerche e ai progressi effettuati, ha subito una decisa e attenta curvatura creativa in casa Vuitton.
In questo tempo, abbiamo notato come continuità, originalità e intraprendenza siano le caratteristiche che fanno la differenza nel grande brand parigino. La forza dell’azienda è una spiccata attenzione alle nuove tendenze stilistiche e agli artisti che dialogano con il mondo della moda; tutto questo per Vuitton si traduce in una prassi consolidata soprattutto nel campo della Street Art, che continua ad affascinare le nuove generazioni e a proporsi sul mercato in maniera sempre più ricercata.