Sono anni che noi addetti ai lavori (e anche i non addetti) ci sentiamo ripetere la topica citazione "Questo sarà l’anno del mobile”. E se il 2016 lo fosse per davvero?
Mobile Advertising: un fenomeno in costante crescita
Sono positivi i dati messi in evidenza al Convegno dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy del Politecnico di Milano che si è svolto agli inizi di febbraio 2016 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi Milano-Bicocca.
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Incontro che ha posto l’attenzione su un mercato media che coglie la sfida del Mobile e vede crescere il valore della Mobile Advertising: raggiunge i 462 milioni di € e cresce del +53% rispetto al 2014.
La quota della mobile adv ha oramai superato il 20% della pubblicità online, ma circa l'80% è in mano ai big player del web (in primis Facebook e Google).
Un mercato che è trascinato dai social network che raccolgono quasi il 60% degli introiti pubblicitari grazie agli annunci visualizzati su smartphone, dai formati video e rich sempre più rilevanti. Nel 2016 le aspettative vertono su una crescita ancora significativa dei social, del mondo native, video e search.
E gli italiani sono sempre più mobile addicted
Siamo un popolo sempre più connesso, Audiweb ci conferma che circa 1 italiano su 2 è connesso ad internet. Nel 2015 mediamente ritroviamo online 29 milioni di utenti nel mese e circa 22 nel giorno medio.
Ora proviamo a rapportare questa modalità “online first” alla vita di tutti i giorni: mediamente si controlla il proprio cellulare 150 volte al giorno, un numero importante, ma non sconvolgente se si pensa a tutte le funzioni che esso compie. In fin dei conti chi di noi non legge le mail da mobile, non si collega almeno una volta al giorno a WhatAspp, Facebook o Instagram? Senza dubbio il web ha cambiato la nostra vita, ma l’avere tutto a portata di mano ha fatto sì che lo smartphone diventasse sempre più un’appendice di noi stessi.
Qualcosa (forse) sta cambiando
Da un lato la domanda cresce, dall’altro l’offerta si struttura. Senza dubbio molte aziende si sono attrezzate nel corso del 2015 per rendere responsive i propri siti (spinte anche da motivi collegati al search) e adattarne le caratteristiche verso un pubblico da intercettare sempre più in mobilità.
La quota dell’investimento Mobile tuttavia è ancora ridotta ma qualcosa sta cambiando. Vediamo come si evolverà il 2016 e quali novità ci aspettano.