Questo articolo è scritto in collaborazione con Ferdinando Signorelli, consulente web marketing per aziende, esperto SEO, SEM e Social Media con circa 10 anni di esperienza in diverse web agency e agenzie pubblicitarie. marketingadvsignorelli.it è il suo sito personale.
Quando si parla di SEO off page, ovviamente, ci si riferisce soprattutto alla link building e in questo articolo approfondirò una delle tecniche di questa strategia.
Parlerò di guest post ma, soprattutto, svelerò alcuni aspetti che riguardano la scelta dei blog a cui proporre gli articoli e proverò a mettervi in guardia da alcune leggerezze che potrebbero risultare controproducenti.
Prima, però, facciamo una panoramica veloce sulla link building:
Cos’è la link building e a cosa serve?
La link building è l’arte di costruire un significativo ed accurato numero di link in entrata verso le proprie pagine web. A cosa serve? Serve a far crescere l’autorità di un sito e a farlo salire tra i risultati di ricerca nel settore di riferimento.
È pericoloso utilizzare questa strategia?
Dipende da tanti fattori che spiegherò tra un istante, ma ciò che bisogna sapere sin da subito è che, se fatta male, può portare a penalizzazioni da parte dei motori di ricerca con conseguente perdita di visibilità online. Un esempio? Ecco un sito penalizzato da Penguin.
Come si fa link building?
Esistono tante tecniche per ottenere link da siti esterni ed ognuna meriterebbe un artico dedicato. Visto che lo scopo di questo contenuto non è quello di spiegare come ottenere link ma quello di scoprire come farlo nel modo giusto e in particolare tramite guest post, mi limiterò ad elencare le principali tecniche e a soffermarmi sugli errori da evitare.
Gli errori da evitare
Secondo google i link in entrata e quelli in uscita devono essere assolutamente naturali, da questo possiamo stabilire alcuni punti che ci aiuteranno ad evitare penalizzazioni.
- I motori di ricerca possono stabilire l’autorità del nostro sito grazie a due elementi: citazioni e menzioni. La citazione è un richiamo al nostro sito o al nostro brand-name in un determinato contesto e senza link. La menzione è una citazione con link che riporta alla nostra pagina web.
- I link, oltre ad indirizzare l’utente e a permettere tutte le connessioni tra le pagine web esistenti, danno anche due tipi di indicazioni ai motori di ricerca: queste indicazioni possono essere follow ( = segui questo link) o nofollow (= non seguire questo link). I link nofollow possono essere considerati anche come semplici citazioni.
- I link possono essere ancorati ad immagini o a testi e le anchor, insieme alle indicazioni follow e nofollow, fanno il bello e il cattivo tempo come vedremo nel prossimo punto.
- La natura vuole che se il nostro brand è famoso, quando lo si indica non sempre si punta il dito e soprattutto lo si fa chiamandolo per nome e non con il nome del prodotto.
Cosa significa?
Che se vogliamo che la nostra link building sia naturale non possiamo avere solo menzioni (= link) ma una buona percentuale di citazioni ( = no link o link nofollow) e qualche menzione.
E, soprattutto, i link dovrebbero avere una percentuale di anchor text “url-brand” molto superiore alle anchor text contenenti “parole chiave di interesse”.
Per farla breve e schematica potreste immaginare una formula del genere:
4 citazioni (url-brand) – 2 menzioni (url-brand) – 1 menzione (parola chiave)
Altro aspetto da considerare è la fonte del link.
Nella vita reale se a citarci è una persona autorevole ovviamente il nostro prestigio sale, ma se a farlo è qualcuno di cui non ci si fida difficilmente gli si dà credito. Questo vale anche per i motori di ricerca, se le menzioni arrivano da siti poco credibili potrebbero essere più un danno che un bene.
Più avanti, spiegherò anche come valutare i siti.
In sintesi:
• Evitiamo di considerare solo i link follow e con parola chiave
• Evitiamo di prendere link da qualsiasi sito
• Creiamo un giusto equilibrio tra citazioni, menzioni e key-nomedominio-brand
Ma passiamo alle principali tecniche:
Content outreach
Puntare sulla scrittura di contenuti di qualità e lasciare che sia il web a premiarci con citazioni e menzioni spontanee e naturali.
Infografiche e risorse
Creazione di infografiche e risorse utili da mettere a disposizione della rete per ricevere crediti e menzioni.
Guest post
La tecnica che sento più vicina alle mie corde e maggiormente applico. Consiste nel fare esattamente ciò che sto facendo in questo momento, scrivere un contenuto per un sito e proporsi come ospite. Questo vale molto più che un backlink e l’approfondiremo a breve.
Comment marketing
Spesso questa tecnica è usata male ma io ritengo che se fatta bene (anche in questo caso) vale più di un link quasi sempre nofollow. Il comment marketing dovrebbe essere inteso come una sorta di mini guest posting, un modo per farsi conoscere, far assaporare le proprie competenze ed aggiungere valore ad un post.
Broken link
Cercare link non funzionanti (in pagine attinenti ai nostri contenuti-risorse) e contattare i proprietari della pagina per avvisarli e proporgli il nostro contenuto o la nostra risorsa come destinazione del link.
Directory per local citations
Inserire il proprio sito in directory locali può essere un’ottima strategia SEO per la local search e soprattutto, visto che spesso i link sono nofollow, può diventare un ottimo metodo per creare citazioni al brand-dominio.
Tutte le tecniche come guest posting (o guest blogging), comment marketing, broken link e local citations implicano un’analisi a monte dei siti su cui operare. Questo vale in particolare per i guest post perché oltre alle valutazioni SEO bisogna farne anche altre di differente natura.
Ma perché fare guest blogging vale a prescindere dalla link building?
Abbiamo già detto cosa sono i guest post, ma entriamo nel merito e capiamo perché sono così utili.
Come accennato nel punto riguardo al comment marketing, il guest posting ha un valore particolare perché, oltre a permetterci di guadagnare un backlink, ci pone come persone autorevoli per i lettori del sito che ci ospita e ci aiuta a farci conoscere da un nuovo pubblico portando nuovi lettori e nuovo traffico verso il nostro sito.
Inutile dire che più sarà autorevole il sito che ci ospita e più avrà senso la nostra strategia.
Quindi…
Come si valuta l’autorità di un sito? O più in generale, come si sceglie un sito (o blog è uguale) con cui fare link building o guest posting?
Dividiamo le due cose:
• Analizziamo un sito in chiave SEO per le nostre strategie di link building
• In seconda battuta facciamo ulteriori valutazioni per capire se possiamo proporre o meno i nostri contenuti, in che modo farlo e a cosa fare attenzione.
1) Le valutazioni importanti in chiave SEO sono più o meno semplici:
• Assicuriamoci che il sito con cui andremo a fare link building non abbia penalizzazioni e che non sia in fase calante. Per farlo basta usare alcuni dei tanti tool e software disponibili. Per le penalizzazioni un ottimo tool è web site penalty indicator, per controllare l’andamento di un sito possiamo utilizzare Seozoom e/o Ahrefs.
• Preferiamo siti attinenti ai nostri argomenti (in particolare se si tratta di menzioni con anchor key).
• Controlliamo che il sito che ci darà il link non abbia troppi link in uscita rispetto a quelli in entrata e controlliamo sia che il suo profilo backlink sia equilibrato secondo le regole di cui abbiamo parlato (citazioni, menzioni, brand, dominio, key), sia il suo domain rate. Per farlo utilizziamo Ahrefs.
• Controlliamo il domain authority con moz o website authority checker. Un DA (domain authority) con un valore da 30 a salire è un ottimo segno, sicuramente un link da un dominio con alta authority conviene.
• Infine ma non ultimo, usiamo Majestic per dare una sbirciatina al rapporto tra citation follow e trust follow. Questo dato indica l’equilibrio tra la quantità e la qualità di un profilo backlink. Se un sito presenta un alto valore di citation follow ma il trust follow è particolarmente sproporzionato in negativo allora diffidate.
2) Ora che conosciamo il valore dei siti che stiamo valutando in chiave SEO capiamo quale può essere quello più indicato a cui proporre un guest post e facciamo attenzione ad alcuni dettagli:
• Abbiamo già controllato (ovviamente) che il sito-blog sia attinente al nostro settore di interesse.
• Adesso diamo una sbirciatina ai commenti, alle interazioni e alle attività social per assicurarci che ci sia un buon seguito di pubblico.
• Studiamo il blog ospitante e, magari, creiamo prima un minimo di iterazioni con commenti e attività social.
• Rispettiamo lo stile di scrittura e la forma che utilizzano. Cerchiamo di usare lo stesso tono of voice.
• Scriviamo bene controllando e ricontrollando il nostro contenuto prima di inviarlo.
• Assicuriamoci di aver letto le linee guida (se ci sono) del blog ospitante e di averle rispettate.
• Cerchiamo di proporre un argomento che non sia stato già trattato. Facciamo una verifica del tema che intendiamo proporre utilizzando la ricerca interna, se presente, oppure usiamo Google digitando key site:nomedominio. In questo modo vedremo le pagine che Google ha indicizzato per quel dominio sull’argomento. Se i risultati non sono attinenti allora via libera ;-)
Se siete arrivati fin qui vi faccio i miei complimenti e mi auguro che questo contenuto possa aiutarvi a realizzare le migliori strategie di link building e guest posting.