A volte è davvero difficile riuscire a seguire tutti i social network in cui si è iscritti.
Collegarsi su Facebook è ormai una routine, ma tenere aggiornate anche le altre piattaforme può risultare problematico.
A seconda della propria predisposizione ci si trova meglio su un canale rispetto a un altro, ad esempio chi vive di breaking news tende a prediligere Twitter, i fan delle immagini adorano Instagram, chi vuole invece avere uno stile di comunicazione più semplice e diretto, valorizzato da scambi rapidi di contenuti, ama Snapchat e i suoi swipe.
Ogni social network, blog, sito, è utile per la costruzione della propria attività di personal branding, perché diventa il proprio biglietto da visita: una scelta sbagliata o avventata potrebbe influenzare negativamente un datore di lavoro, o, invece, fare la differenza per una prossima assunzione.
Se si decide di trasformare i social network in un portfolio personale, la prima cosa che bisogna fare è, come potrebbe sembrare ovvio, non trascurarli.
Ogni social network ha bisogno di aggiornamenti e attenzioni diverse, per questo è importante capire che bisogna creare contenuti ad hoc, adeguati al linguaggio della piattaforma.
Il social network dei 140 caratteri di storie ne ha raccontate. Le informazioni viaggiano rapidamente e favoriscono la condivisione e il dibattito: il social perfetto per creare contatti e farsi conoscere. Twitter favorisce il networking professionale grazie alla possibilità di dialogare direttamente con influencer di determinati settori in maniera più semplice e immediata, rispetto agli altri mezzi con cui si può contattarli, come le email.
Se si vuole coltivare la propria attività di personal branding in questo social network è importante dedicare abbastanza tempo alla gestione dei contenuti, dando vita a un feed vivace e interessante. Per farsi una reputazione “da queste parti” bisogna rintracciare le tematiche di interesse, gli hashtag più adatti, i trend topic e pianificare contenuti strategici durante la settimana, condividendo almeno un contenuto al giorno.
Quando si selezionano i contenuti da pubblicare, è importante che siano inerenti a tematiche e argomenti a cui si vuole essere associati professionalmente, per accrescere la credibilità e l’interesse.
La partecipazione attiva è sicuramente un plus, un incentivo che permetterà di creare dibattiti che potrebbero conferire all’autore ancora più visibilità.
Se si cerca o si offre lavoro, non si può non conoscere LinkedIn: il social network dei professionisti per eccellenza.
Qui le possibilità di intrecciare contatti è davvero elevata.
Se si vuole essere presi sul serio ed emergere nel proprio ambito professionale è importante condividere in questa piattaforma contenuti che mostrino la professionalità e competenze dell’autore. Il profilo deve essere aggiornato costantemente: non bisogna trascurare le informazioni perché lo scarso interesse può dare una cattiva impressione a chi osserva il profilo.
Una delle differenze con altri social network è che spesso può bastare pubblicare anche un solo post a settimana, ma un post che rappresenti perfettamente la propria professional story.
Ciò che è fondamentale, invece, è tenere aggiornata la propria descrizione, per fornire un’idea delle proprie skill a chi ha deciso di visionare il CV. Un’immagine profilo semplice e che metta in mostra il volto completa al meglio il proprio profilo.
Facebook & Instagram
Due piattaforme indispensabili per chi vive di social network, ma solo pochi utenti si accorgono del loro potenziale in fatto di personal branding.
Entrambe, infatti, offrono interessanti opportunità per chi non vuole mostrarsi solo come professionista, ma presentarsi come persona. Se si è già molto attivi tra post e filtri, si troverà facilmente il modo di integrare informazioni riguardo le proprie esperienze, non sono lavorative, ma anche collaterali come viaggi, hobby e interessi, semplicemente condividendo foto e link.
Se invece non si è particolarmente interessati nell’utilizzo di queste piattaforme e all’aggiornamento quotidiano con contenuti preparati con cura, bisogna comunque fare attenzione ai tag degli amici, che confluiscono sulla propria bacheca: un profilo pubblico dà sempre la possibilità di conoscere la persona dietro al profilo, seppur solo parzialmente, e farsi un’idea del suo modo di essere - dati che interessano sempre più a un datore di lavoro attento alla scelta del proprio team. Quindi, volenti o nolenti, Facebook e Instagram sono pieni di indizi su chi siamo. A questo punto, meglio lavorare per renderli delle risorse.
Snapchat
Spesso considerato il social network degli adolescenti, noi preferiamo definirlo il social network dei Millennial. Le sue capacità non sono da sottovalutare per chi vuole costruire la sua presenza professionale sui social network, del resto oggi i brand si sono già accorti del potenziale narrativo, creativo e comunicativo che offre.
Non solo disegni e faccine: Snapchat permette di comunicare con i propri contatti in un modo libero e aderente alle proprie esigenze. Sfruttarlo nel modo giusto può contribuire a rafforzare la propria attività personal branding.
Dopo questa carrellata di consigli non bisogna affrettarsi a cancellare i contenuti condivisi in passato in queste piattaforme, anzi, bisogna sfruttate il materiale che già si ha per raccontare qualcosa che faccia risaltare personalità e doti.
Qualcosa che valga davvero la pena condividere, che valorizzi i valori e che rappresenti la propria vision.
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