di Silvia Scardapane
Libertà, eleganza e urban style: sono questi i tre perni principali della nuova capsule collection SkyFall di Converse, giunta alla seconda edizione dopo la già fortunata Chuck Taylor All Star I.
Il noto marchio di calzature statunitense, infatti, punta ancora una volta sulla Street Art, rinforzando la collaborazione già avviata qualche tempo fa con uno dei pionieri dell'arte di strada: Futura.
Noto sin dagli esordi come Futura 2000, Leonard Hilton McGurr ha debuttato illegalmente nella metropolitana di New York nei primi anni Ottanta. Avendo fatto propri gli scontri socio-culturali di qualche tempo prima e la necessità di individuare una propria identità, Futura 2000 ha cercato e trovato ispirazione nella fantascienza e nei film di Stanley Kubrick. Dai vagoni dei treni, supporti principali della sua attività, si è spostato sugli edifici del Queens e del Bronx, per poi rompere le "regole della strada" avviando collaborazioni con numerosi marchi e fondandone finanche uno proprio dedicato al mondo dell'abbigliamento. Da questo momento (1998), McGurr ha scelto di firmarsi semplicemente Futura, lasciando cadere i numeri che avevano da sempre accompagnato la sua tag come metafora dei limiti e dei confini da valicare.
Per questa seconda collaborazione, Converse e lo street artista di Brooklyn hanno compiuto un passo in avanti dal punto di vista tecnologico oltre che artistico, con l'aggiunta di una tomaia rifrangente abbellita da un lavoro creato con una tecnica tipica dei graffiti, caratterizzata da un'illusione ottica che dà l'idea del cielo che cade. Skyfall, appunto. Le cult sneakers, disponibili nella duplice versione alta e bassa, sono dotate di shoebag speciali, lacci rifrangenti in due colori ed inter-suole verniciate.
"Ho voluto creare una Chuck II che incarni il mio rapporto con l'arte e la vita. Dal camouflage alla gomma anti-intemperie, la collezione è pensata sia per lo stile che per la funzionalità, per uscire di casa e portare arte e creatività nelle strade" Futura.
Le Chuck Taylor All Star furono realizzate dall'azienda nel 1917, per provare ad entrare nella produzione di scarpe da basket. Le sorti delle calzature sono poi completamente mutate e Converse ha saputo adattarne lo stile ricercando sempre nuovi colori, versioni e materiali. Scegliere di realizzare una nuova edizione delle Chuck Taylor ispirata al mondo della Street Art vuol dire riconoscere in essa, più che in altre forme artistiche, il modo più efficace per dimostrarsi al passo coi tempi e piacere alle generazioni di creativi metropolitani, curiosi e appassionati di arte di strada.
Da ormai diversi anni Converse (acquistata nel 2003 dal gruppo Nike) sposa l'arte urbana per una nuova applicazione delle strategie di marketing, non solo realizzando collezioni ad hoc, ma anche portando la Street Art nelle gallerie e soprattutto nelle strade, con la realizzazione di grandi opere. Il marchio rinforza così la propria immagine rendendola ancora più riconoscibile, creando vere sinergie con artisti, territori e giovani acquirenti, celebrando la creatività libera ed espressiva: anche questo è ciò che chiamiamo streetness!