Con Pokémon GO a volare non sono solo i tre uccelli leggendari simbolo dei tre team disponibili nel gioco, ma anche le azioni della Nintendo in Borsa.
Fa sorridere che l'azienda giapponese non sia nemmeno direttamente coinvolta nello sviluppo del gioco, demandato alla Niantic in virtù della propria esperienza con mappe e GPS: è infatti a John Hanke, il direttore generale, che dobbiamo la nascita di Google Maps, Google Earth e Street View.
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Economia e tecnologia, dunque, ma passiamo ai numeri.
Il record in Borsa
L'entusiasmo che circonda Pokémon GO ha lasciato il segno sul mercato azionario di Tokyo. Venerdì 15, le azioni del colosso dei videogiochi sono state coinvolte in un giro di scambi per un valore complessivo pari a 476 miliardi di yen (4,5 miliardi di dollari), il più grande giro d'affari giornaliero per qualsiasi azienda nell'indice Topix in questo secolo. Le quotazioni della Nintendo sono salite dell'88% nel corso degli ultimi 10 giorni, realizzando la più grande ascesa settimanale in Borsa di sempre e aumentando il valore di mercato della società di quasi 15 miliardi di dollari.
Va detto che questo non è il più grande volume azionario scambiato per Nintendo: il record spetta sempre all'11 luglio, nel fine settimana immediatamente successivo al primo lancio di Pokémon GO in Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Inoltre , il prezzo delle azioni di Nintendo si attesta al ragguardevole ammontare di 33 dollari, che però non supera il record di 70 dollari raggiunto nel 2007, durante l'avvento della Wii.
Un successo duraturo grazie a Pokémon GO
Ma si tratta di un successo transitorio? Pare di no.
Poco desiderosa di addormentarsi sugli allori, la Nintendo sta per lanciare la Mini Nes, una replica del vecchio Nintendo Entertainment System a 8-bit, ma di dimensioni ridotte, con 30 giochi al suo interno selezionati direttamente tra i più grandi successi della versione originale, tra cui il debutto di personaggi del calibro di Pac-Man, Mario, Donkey Kong e Link (Zelda). Anche se sarà ufficialmente in vendita dall'11 dicembre 2016, il gioco è già prenotabile e sta scalando le classifiche di Amazon e degli altri marketplace.
Questa novità conferma che la forza di Nintendo consiste anche nel saper offrire nuovo valore ai propri clienti: un ragionamento che vale tanto per gli ormai adulti appassionati di giochi a 8 bit quanto per i giovani adulti cresciuti con i mostri tascabili.
Un rapporto di SurveyMonkey evidenzia come il grado di permanenza nel gioco degli utenti che hanno scaricato Pokémon GO sia più del doppio della media del settore, portando i ricavi a raggiungere parimenti il doppio delle cifre ottenute in media da altri casual game, superando perfino un titolo del calibro di Candy Crush Saga.
Ulteriori paragoni possono essere fatti con Twitter, che viene sorpassata in termini di utenti giornalieri attivi (SurveyMonkey), con Google Maps, le cui mappe sono meno visualizzate di quelle presenti nel gioco (SurveyMonkey) e con Facebook, i cui utenti spendono più tempo in Pokémon Go che nel re dei social network (SensorTower).