Chi ama le piante ma non ha il pollice verde potrà presto contare su appositi wearable per “ascoltarle”.
I ricercatori della Vivent SARL hanno infatti creato Phytl Signs, un dispositivo che amplifica i segnali elettrici emessi dalle piante in risposta all'ambiente.
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Phytl Signs, come funziona
Il device è composto da un paletto che va inserito nel terreno vicino la pianta ed un fermaglio che va applicato ad una foglia.
All’interno di entrambi ci sono dei sensori che identificano i cambiamenti di voltaggio della pianta in condizioni di luce/ombra, benessere/malattia, attacco di parassiti, danneggiamento ecc.
Phytl Signs monitora cosa la pianta comunica, non limitandosi a misurare parametri esterni come la temperatura dell’aria o l’umidità del terreno.
I cambiamenti si possono così ascoltare attraverso un altoparlante che emette un suono quando il voltaggio sta cambiando. Più forte è il suono e più veloce è il mutamento.
I segnali vengono poi raccolti e monitorati attraverso l’app disponibile per smartphone e tablet, che consente inoltre di entrare a far parte della community Phytl Signs per discutere dei segnali.
Ascoltare le piante per un futuro sostenibile
Il dispositivo è stato lanciato attraverso una campagna su Kickstarter che si è da poco conclusa con successo. Il costo del kit è di 130 dollari circa e i finanziatori lo riceveranno ad Aprile 2017.
Capire cosa comunicano le piante può essere certamente un’esperienza entusiasmante per gli appassionati, ma soprattutto potrebbe rivelarsi interessante per studi sull’ambiente, sulla sostenibilità e sul futuro della produzione alimentare.
“Decodificando questi segnali possiamo aiutare l’ecosistema che ci protegge a crescere in buona salute”, dice la pagina Phytl Signs su Kickstarter, “possiamo nutrire più persone, debellare le malattie delle piante, ridurre al minimo l’acqua utilizzata in agricoltura… le possibilità sono davvero infinite”.
Project Florence, il progetto di Microsoft
Anche Microsoft ha deciso di finanziare un progetto per parlare con le piante, denominato Project Florence.
In questo caso, il vegetale viene ospitato all’interno di un contenitore connesso ad un pc. Basta digitare il messaggio da inviare alla pianta affinché il software lo decodifichi in una serie di flash colorati.
Le frequenze luminose stimolano la risposta del vegetale con l’emissione di segnali elettrici. Il software cerca quindi su Twitter messaggi (in inglese) che possano corrispondere a ciò la pianta voglia comunicarci, traducendo così gli impulsi in parole.
A differenza di Phytl Signs, lo scopo del progetto di Microsoft sembra essere di puro svago, ciò non toglie che si stia sviluppando un grande interesse intorno alla possibilità di comunicare con il mondo vegetale.
Proprio per l'importanza che ricoprono per il benessere del pianeta, la speranza è che un giorno si possano interpretare in modo preciso i misteriosi segnali emessi dalle piante per un ambiente più sano e uno stile di vita più salubre.