Se l'appeal del web ha stregato anche una generazione più agée (portandola in rete soprattutto attraverso i social media), come vive la generazione dei più giovani il mondo tech?
Mentre alcune aziende provano ancora a comprendere come rivolgersi ai Millennial, questa generazione di nativi digitali diventa il vero e proprio target di riferimento che sarà (ed è già) in grado di ridisegnare il mondo del business e quello della tecnologia.
Nome utente: Generazione Z
Nati in una realtà che pullula di aggiornamenti ininterrotti e notizie istantanee, i nati dal 1995 e i primi anni Duemila reinventano nuove modalità di comunicazione districandosi tra conversazioni instantanee e contenuti effimeri.
In un mondo a portata di touch, con device tascabili, tecnologie wearable e una costante release di prodotti e servizi, come cresce la generazione Z?
Ecco perché la generazione Z potrebbe rivoluzionare il mondo tech.
1. Overload di consumi
Il 35,5% di consumatori che dedica tra le 6 e le 10 ore del proprio tempo all'utilizzo dei propri device mobile ogni giorno restituisce una prima istantanea di una generazione che si lascia sedurre dalla rapida evoluzione della tecnologia, incentivando le aziende del mondo tech ad innovare costantemente i propri prodotti per appagare l'insaziabile desiderio di innovazione di un target di veri e propri early-adopters.
2. Istantaneità e gratificazione immediata
Il mondo della tecnologia è in costante movimento e l'obsolescenza dei prodotti può diventare un plus per una generazione, come la Z Generation, in grado di ricercare e rendere vincenti sul mercato servizi come Netflix che rispondono alla necessità di contenuti disponibili in modo immediato e costantemente aggiornato.
La Generazione di Snapchat ci insegna che i contenuti sono temporanei, che alimentano conversazioni dettate da trending topic destinati a scomparire nei flussi di interazioni che si sviluppano tra i social e i servizi di messagistica instantanea, fino ad utilizzare lo smartphone oltre 12 al giorno, nei casi più estremi. Proprio la ricerca dell'istantaneità e della gratificazione immediata nell'utilizzo dei device e dei servizi digital rendono la Generazione Z il target prediletto delle aziende tech.
3. Social media
Alzi la mano chi non ha mai sbirciato il numero di like ad una foto condivisa sui propri account social. Come nei frame di Black Mirror, il senso di appagamento e di appartenenza stimolato dai social media influisce anche sulla Z generation nel formare e plasmare le proprie opinioni a suon di like, tap e share.
Ciò che realmente distingue la Generazione Z da Baby Boomer e Millenial è la capacità di percepire l'ambiente digital come un ambiente naturale nel quale discutere e informarsi apertamente. All'ascolto ci sono sempre le aziende tech in grado di intercettare questo target che si muove con disinvoltura tra le innumerevoli informazioni che genera, una fonte preziosa di risorse per un mercato a caccia di feedback e dati come quello della tecnologia.
4. Piccoli programmatori crescono
Se i Baby Boomers ricordano ancora oggi tutti i dettagli di Carosello, in un momento storico in cui i programmi ed i palisensti televisivi erano in grado di scandire un ritmo ben preciso all'agenda e alla quotidianità dei telespettatori, la Generazione Z potrà tramandare ai propri nipotini la capacità di poter fare tutto...grazie ad un tutorial sul web. Con uno spirito proattivo e indomabile, infatti, i nativi digitali si mostrano determinati e consapevoli delle proprie capacità per poter apprendere come creare una starup apprendendo autonomamente, ad esempio, a sviluppare un sito web.
La generazione Z dimostra quanto un singolo individuo possa contribuire ad innovare e sperimentare nel mondo tech attingendo alle risorse che il mondo digital offre a chi sa cercare, discernere e scegliere con cura. Le premesse per le future generazioni sono ancora più rosee, se pensiamo ai sempre più numerosi programmi dedicati ai bambini per poter imparare a programmare e diventare piccoli geek del futuro.
5. Gap generazionale
Il giorno in cui qualcuno ti cede il proprio posto in treno o si rivolge a te con un "Signore/a", il tarlo ti assale..."Sembro così vecchio/a?".
Quando provi a capire Snapchat, invece, capisci che sei già parte di un'altra generazione. Una generazione più scettica che guarda con occhi diversi la tecnologia e il contributo che può apportare alla propria vita.
Il modo di guardare, ascoltare, conversare della Generazione Z è diverso, mediato da sempre più dispositivi, immersi in flussi di informazioni che abbassano la soglia di attenzione, incentivando conversazioni frammentate ed estemporanee, fatte soprattutto di contenuti visuali rispetto a quelli testuali.
Quali saranno i risultati dello spirito imprenditoriale di questa generazione?