Quest'articolo è stato scritto da Orazio Spoto, Docente del Master Online in Social Media Marketing di Ninja Academy.
Una cosa è certa.
Se non volete mai annoiarvi del vostro lavoro, dovete lavorare nei Social Media! Il perché è presto detto.
Questi cambiano con una frequenza inaudita e l’aggiornamento professionale è più che mai necessario.
Lo stesso concetto di Master, del resto va rivisto. Una volta se ne faceva uno e valeva per la vita. Oggi di fatto bisognerebbe farne almeno uno all’anno con l’obiettivo di raggiungere l’eccellenza senza dimenticarsi dell'operatività quotidiana. Teoria e pratica sono due elementi, inscindibili. Men che meno nel campo dei social media.
I social network si stanno evolvendo e come in una immensa e lunghissima partita a scacchi, ad ogni azione corrisponde una reazione.
Come si è evoluto Instagram
Una volta era il social network delle immagini quadrate, il suo logo, una polaroid datata, dava a questo social una valenza "retroradicalchic".
I filtri, che preferisco sempre definire preset, erano usatissimi, proprio per giocare con i toni retrò.
Non era contemplato pubblicare troppe foto, men che meno tutte insieme e si privilegiava una foto massimo due al giorno che esprimessero "il meglio di".
Sono nati dei progetti interessanti su Instagram grazie al concetto di verticalizzazione dei temi.
Oggi la storia è completamente diversa. il logo della polaroid è stato sostituito da una immagine più commerciale (anche nei colori) e l’immagine quadrata non è più caratterizzante, visto che si possono usare anche i formati rettangolari. E questo, tutto sommato, è niente.
Nel frattempo su Instagram è arrivata la pubblicità che ha avuto un grandissimo successo, prima ancora sono arrivati i video.
Ad Instagram si sono affiancate altre tre applicazioni realizzate dal team di sviluppo ufficiale: hyperlapse, boomerang e layout. Due di queste applicazioni permettono di realizzare video e inevitabilmente hanno contribuito ad immettere più contenuti animati nel paniere di Instagram.
Ma il grande cambiamento è avvenuto con le “Storie"
Di fatto Instagram Stories è ispirato a Snapchat. Il meccanismo è semplice: faccio un video (o scatto una foto) e le rendo disponibili per 24 ore sui miei canali ufficiali.
Non devo più preoccuparmi di selezionare, posso mettere altri contenuti e non devo preoccuparmi della qualità, durano 24 ore. Questo pensa l'utente su Instagram.
E poi si è aggiunta la Diretta. Così visibile, così pompata da Instagram dentro la sua applicazione.
Instagram con questo ultimo (almeno per ora) aggiornamento, ha definitivamente perso quella sua essenza di social network esclusivo focalizzato sul bello. Oggi c’è una maggiore quantità di contenuti prodotti: dalle dirette, ai video realizzati con le app companion, passando ai messaggi diretti.
Instagram è sempre più affollato di utenti e di contenuti. Questo non è un male, infatti è perfettamente in linea con quanto vuole il management team della nota applicazione. Tutto ciò cambia il paradigma per quanti vogliono usare Instagram in maniera professionale: in particolare aziende, professionisti e Pmi.
È infatti necessario pensare ex novo tutte le dinamiche legate alla produzione di contenuti e al piano editoriale per sfruttare al meglio le opportunità date dal “nuovo” Instagram.