Quante volte abbiamo sentito parlare delle startup nate in un garage? Questo luogo mistico della moderna imprenditoria ha saputo donarci idee straordinarie diventate poi delle vere e proprie aziende o in alcuni casi dei veri colossi del mercato mondiale.
Un esempio su tutti: Apple e Hewlett-Packard.
Cosa sarebbero Apple e Hewlett-Packard senza una strategia di marketing? E se non fossero stati in grado di raggiungere il proprio target? Con i se e con i ma non si fa la storia ma molto probabilmente queste brillanti idee sarebbero rimaste in un angolo del garage a prendere polvere.
Qualsiasi startup deve necessariamente avere una strategia per raggiungere il proprio obiettivo; strategia che non riguarda solo gli elementi esogeni ma anche e soprattutto quelli endogeni.
Vediamo insieme i 3 fattori chiave di una startup di successo.
Fattori chiave di una startup di successo: conoscere e capire il proprio target
Sappiamo bene che prima di lanciare un prodotto sul mercato è indispensabile conoscere il nostro pubblico. In un mondo ideale il nostro prodotto/servizio si dovrebbe rivolgere a tutti. Così non è! Viviamo in un mercato con persone diverse che hanno esigenze diverse, questo implica che un prodotto considerato prezioso o appetibile per uno specifico target non lo è per un altro.
Cosa fare? Bisogna creare annunci che si rivolgono a particolari gruppi di persone attraverso i canali più appropriati e, attenzione, non sempre il canale migliore è Facebook.
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Proviamo a fare un esempio. Se il nostro target fosse composto da teenager sarebbe molto più sensato promuovere il nostro prodotto attraverso Snapchat. Al contrario se il nostro target fosse composto da mamme, potrebbe essere una buona idea quella di creare dei messaggi promozionali attraverso Facebook.
Brand vision
Un secondo aspetto fondamentale per una startup che entra sul mercato è quello di avere una chiara brand vision. Wikipedia definisce "vision" come: la proiezione di uno scenario futuro che rispecchia gli ideali, i valori e le aspirazioni di chi fissa gli obiettivi (goal-setter) e incentiva all'azione.
In breve, non è sufficiente avere un marchio che vende scarpe che si allacciano da sole. Oggi i consumatori vogliono che un marchio cerchi di raggiungere un bene più grande della crescita di fatturato.
Facciamo un esempio. Ecco la vision (il credo) di Brunello Cucinelli:
Credo in un’impresa umanistica: un’impresa che risponda nella forma più nobile a tutte le regole di etica che l’uomo ha definito nel corso dei secoli. Sogno una forma di capitalismo umanistico contemporaneo con forti radici antiche, dove il profitto si consegua senza danno o offesa per alcuno, e parte dello stesso si utilizzi per ogni iniziativa in grado di migliorare concretamente la condizione della vita umana: servizi, scuole, luoghi di culto e recupero dei beni culturali.
Avere un team che sa il fatto suo
Ultimo aspetto fondamentale, non per importanza, è la formazione del team.
Forse non tutti sanno che uno dei motivi principali di fallimento di una startup è proprio legato a lacune presenti all’interno dei team di fondatori. Troppo spesso si ha l'impressione che una startup sia nata solo da un'idea.
In realtà dietro ogni grande startup c'è una grande team formato da gente che sa il fatto suo. Avere quindi un team coeso e preparato dal punto di vista tecnico rappresenta un vero e proprio must.