Il futuro degli eSport è nelle tue mani e non sullo schermo di un PC! Ma facciamo un passo indietro: che cosa sono gli eSport?
Per eSport si intendono le discipline di gioco elettronico organizzate a livello competitivo. Esistono veri e propri campionati e tornei dove le persone, di solito giovanissimi, si sfidano a colpi di tastiera e joystick, mentre migliaia di altre persone, di solito ancora più giovani, fanno da spettatori. Negli ultimi anni vere e proprie arene, dove solitamente vengono giocate partite di basket o organizzati concerti, sono state riempite da orde di ragazzini appassionati di videogames.
eSport: da YouTube a Twitch.Tv
I principali canali per seguire gli eSport, però, restano ovviamente quelli virtuali.
Inizialmente era YouTube che consentiva agli appassionati di rivivere le performance dei pro-player negli eventi live e ha creato diversi personaggi anche in Italia: pensiamo ad esempio al grande successo di Favij, lo youtuber più famoso d’Italia, che nei suoi video da milioni di visualizzazioni prova e gioca nuovi videogames.
Ma è stato grazie a canali realizzati ad hoc e in particolare con l’avvento di Twitch.tv che i fan hanno finalmente trovato il medium in grado di veicolare il mondo della competizione elettronica in diretta streaming. Dal 2012 Twitch ha visto incrementare i suoi 35 milioni di utenti mensili, fino a raggiungere la quota attuale di 55 milioni, con picchi di 8 milioni di utenti connessi simultaneamente.
Numeri da record
Il fenomeno degli eSport, anche se a un primo sguardo può sembrare un’assurdità per i più adulti, non è quindi assolutamente da sottovalutare, visto anche l’imponente giro d’affari che sta generando da una decina d’anni a questa parte. I dati (AppAnnie, 2016) ci dicono addirittura che nel 2020 il giro d’affari supererà i 100 miliardi di dollari, con ricavi diretti da oltre 1 miliardo di dollari, mentre oggi si aggira attorno ai 35/40 miliardi di dollari.
Nella Top 10 dei trend globali realizzata da Nielsen, gli eSport si sono posizionati al 7° posto: per fare un esempio in termini di visualizzazioni, pensiamo che un evento sportivo di primissimo piano come Gara 7 delle Finals NBA 2016 è stato seguito da 31 milioni di spettatori, mentre le finali mondiali di League of Legends a Berlino sono state seguite da ben 36 milioni di spettatori, e i campioni sono considerati in molto parti del mondo vere e proprie star da idolatrare.
Come al solito in Italia siamo molto indietro quanto a novità e marketing, ma segnali di interesse sono sempre più evidenti anche nel campo degli eSport. Basti pensare che negli ultimi mesi molte società di Serie A di Calcio, la Roma e la Sampdoria in primis, hanno messo sotto contratto i migliori giocatori di videogames sportivi come FIFA per partecipare a Tornei nazionali e internazionali con il loro stemma e i loro colori.
Tutto questo è, molto in breve, il mondo degli eSports. Oggi. Domani tutto questo potrebbe cambiare!
Come sappiamo, il mondo è sempre più mobile e di conseguenza i Touch eSport saranno il naturale sviluppo del gaming online nel prossimo futuro. Partono già con un potenziale enorme visto che, se la nostra generazione è nata con il Pc e cresciuta con lo smartphone, adesso i giovani nascono direttamente con un device mobile tra le mani.
Le caratteristiche dei Touch eSport
Il successo inevitabile dei Touch eSport è intrinseco alle loro caratteristiche che lo rendono perfetto per le esigenze delle generazioni più giovani:
- accessibilità - si può giocare dove e quando si vuole senza bisogno di infrastrutture particolari, basta avere un semplice smartphone di fascia medio/alta
- economicità - non c'è bisogno, soprattutto per gli organizzatori dei tornei, di sostenere costi esorbitanti per computer e cablaggi e di spazi enormi per server e altri impianti. Anche per un privato è vantaggioso il mobile rispetto al Pc, se si considera che un buon computer per gaming costa mediamente dalle due alle tre volte tanto rispetto a uno smartphone di fascia alta.
- velocità - i giochi su mobile sono e dovranno essere necessariamente sempre più veloci e permettere di salire di livello diventando più interessanti in maniera più semplice per evitare che i giocatori perdano interesse. La mancanza di concentrazione è un problema tipico delle generazioni più giovani. Mentre nei giochi su Pc il tempo minimo per arrivare a livelli più competitivi è di circa 45 minuti (dipendente ovviamente dai titoli), nel caso dei Touch eSports si parla di 20 minuti in media.
Il titolo più importante che vi consigliamo di provare per capire esattamente di cosa parliamo è Vainglory, un MOBA, multiplayer online battle arena - una sorta di sparatutto fantasy - vincitore nel 2015 dell'Apple Design Award. Comandi velocissimi, partite multyplayer da 20 minuti, una forte community di giocatori e la possibilità di partecipare live a tornei.
Al momento i Touch eSport non sono ancora molto sviluppati, sono considerati una "nicchia della nicchia" ma alla luce di quanto espresso finora sono sicuramente uno dei terreni più fertili sui quali impostare il vostro sviluppo, se siete aziende di gaming o legate al mondo dell’entertainment, proprio perché i più giovani saranno sempre alla ricerca di giochi con caratteristiche più simili a loro.
E poi, diciamocelo, in quanti altri settori si potrebbe diventare dei veri professionisti stando comodamente seduti sulla tazza del water?!