Questa intervista è stata realizzata da Marina Peluso, Content & Social Media Strategy di paginemediche.it.
Imprenditore seriale che ha saputo trasformare le proprie idee in progetti di business concreti e di grande successo, Roberto Ascione è innanzitutto un esperto di digital health a livello globale (eletto Best Industry Leader dell’Health 2.0 Ten Years Global Retrospective Awards).
Lo abbiamo intervistato in occasione del ventennale dell’agenzia di cui è fondatore e CEO: Healthware International, company di consulenza, marketing e innovazione al servizio delle aziende nel settore salute.
Gli abbiamo chiesto di svelarci quali sono stati gli ingredienti del suo successo imprenditoriale, grazie al quale è stato riconosciuto Top Transformational Leader 2017 dell’healthcare dalla prestigiosa rivista PM 360, per capire quali sono stati i cambiamenti in questi anni e in che direzione si muove oggi il settore.
La Digital Health è un settore in fortissima crescita che attira investimenti sia pubblici sia privati. Vent’anni fa lo scenario era completamente diverso, com’è nata l’idea di mettere insieme salute e tecnologia?
Negli anni ’90 il mio problema era riuscire in qualche modo a coniugare la mia grandissima passione per la scienza medica, con quella altrettanto intensa nei confronti della programmazione e dell’informatica.
La prima mi aveva portato a iscrivermi alla facoltà di medicina; la seconda mi trascinava verso l’innovazione e le nuove frontiere del digitale.
Nel tentativo di tenere insieme questi due interessi, ho iniziato a pensare che se fossi diventato un bravo medico avrei potuto cambiare la vita di molti, ma se fossi stato capace di creare software in grado di migliorare la medicina questo avrebbe avuto un impatto su milioni di persone.
Certo, era un’idea un po’ folle, ma è stato proprio così che nel 1997 ho fondato Health(care) + (soft)ware - Healthware, con un obiettivo molto semplice: hackerare la salute. Quello che avevo in mente era scrivere software per trasformare tutto il settore della cura, dalla formazione dei medici, all’educazione del paziente, fino alla raccolta dei dati clinici.
Consulenza, soluzioni tecnologiche, marketing, innovazione digitale: Healthware offre dei servizi che sembrano appartenere a settori diversi. Che cosa tiene insieme tutte queste anime?
Healthware come la conosciamo oggi è il frutto di un’evoluzione che è durata vent’anni. Nel tempo ci siamo trovati a fronteggiare esigenze sempre più trasversali da parte delle grandi aziende e questo ci ha dato la possibilità di sviluppare competenze in ambiti diversi: dallo sviluppo di nuove tecnologie, a strategie di marketing e comunicazione all’avanguardia.
È stata una sfida, ma ci ha permesso di diventare quello che siamo oggi: un’agenzia di nuova generazione che fornisce alle grandi aziende e alle start-up nel mondo dell’healthcare un insieme unico di servizi che tengono insieme strategia, comunicazione, tecnologia e innovazione per navigare la trasformazione digitale della salute.
Oggi si parla tanto di innovazione. Una parola chiave che ritorna più volte anche nei tuoi discorsi. Che cosa significa per te innovare e in che modo le aziende possono innovarsi?
Innovare significa vedere e agire in modo nuovo. Da questo punto di vista la téchne è il volano dell’innovazione perché consente di affrontare i problemi osservandoli da una nuova prospettiva. È questa la convinzione che ci ha sempre spinto ad esplorare le possibilità offerte dalle nuove tecnologie per trovare nuovi modi di informare il pubblico, connettere medici e pazienti, fino a generare veri propri servizi di cura digitale.
È chiaro che adottare processi innovativi non è semplice e può costituire un grosso rischio. È per questo che noi aiutiamo le grandi aziende a intraprendere percorsi di Open Innovation, guidandole nell’incontro con il mondo delle startup, il vero motore dell’innovazione specialmente nel campo iper-regolamentato della salute.
Sito web (solo) in lingua inglese e una forte presenza all’estero. Healthware è internazionale non solo nel nome. Dove riuscite ad essere presenti?
La nostra vocazione internazionale è sempre stata parte del progetto, sin dagli esordi. Le sedi operative, prima a Napoli e poi a Salerno, le abbiamo vissute come un trampolino di lancio. Da lì abbiamo iniziato a tessere relazioni con clienti internazionali che ci hanno permesso di allargare la nostra presenza prima in Europa e poi negli Stati Uniti.
Oggi, grazie alla Joint Venture con Intouch Solution, agenzia di marketing integrato con sede negli Stati Uniti, siamo presenti in 8 diverse città nel mondo, per un totale di più di 700 dipendenti. Così, pur mantenendo una forte base in Italia tra Milano e Salerno riusciamo a rispondere alle esigenze dei più grandi brand internazionali.
Un’azienda italiana dal respiro globale. Come si fa a creare una tech company in Italia e diventare leader anche all’estero?
Sicuramente i fattori che hanno determinato il successo di Healthware sono stati tanti, ma ci sono tre elementi senza i quali non credo saremmo mai potuti arrivare così lontano: visione, impegno e team.
La mia visione si nutriva delle mie passioni, di cui abbiamo già parlato, ma non si riduceva certamente a questo. Avevo in mente un progetto che rispondesse ad un obiettivo chiaro e ho continuato a crederci anche nei momenti di difficoltà.
L’impegno è il secondo ingrediente fondamentale: dedicarsi con costanza alla realizzazione di qualcosa, senza dare troppo peso ai tanti sacrifici necessari. Senza impegno non si ottengono risultati e per me essere alla guida di un gruppo vuol dire soprattutto questo: impegnarmi in prima persona e infondere entusiasmo nel team. Ed è qui che il cerchio si chiude, trovare talenti e creare un team di persone che hanno una vocazione per il proprio lavoro e rendono possibile tutto quello che si è immaginato.
Questi sono gli elementi fondamentali per un’azienda tech di successo, in Italia come in qualunque altro posto. Per chi vuole intraprendere questo percorso e fare dell’innovazione digitale la chiave del proprio successo non può prescindere da questi tre punti cardine.
Il ventennale è stato un traguardo importante, e avete raggiunto già moltissimi obiettivi. Quali sono i programmi per il futuro?
Si è vero, in questi vent’anni ci siamo consolidati, ma questo per noi è solo l’inizio. Nel futuro contiamo di continuare a guidare la trasformazione digitale della salute a livello globale e di contribuire in maniera sostanziale alla democratizzazione della medicina.
I successi ottenuti in questi anni sono solo la conferma che possiamo portare avanti questo progetto ed essere protagonisti nella realizzazione di tecnologie che abbiano un impatto positivo nella vita delle persone.
A livello locale vogliamo dimostrare che è possibile creare imprese digitali competitive a livello internazionale anche dall’Italia, attirando investimenti dall’estero.
Questo è lo spirito con il quale abbiamo abbracciato il progetto del Palazzo dell’Innovazione: uno spazio di co-working dedicato alle imprese e alle start-up innovative, che sorgerà in una struttura del X Secolo, nel cuore del centro storico di Salerno.
Palazzo dell’Innovazione. Interessante, di che cosa si tratta esattamente? Puoi anticiparci qualcosa?
Il progetto, fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Salerno, prevede la creazione di uno spazio di co-working dedicato ad aziende e startup (italiane e internazionali) che si collocano nell’ambito dell’innovazione digitale. L’obiettivo è creare un vero e proprio contenitore (fisico e figurato) che accolga al proprio interno non solo ambienti di lavoro stimolanti, ma anche spazi dedicati agli eventi, workshop e attività formative; un polo dell’innovazione dove confluiscano creatività, investimenti, tecnologia e nuove idee.
Healthware ha voluto cogliere questa opportunità e impegnarsi in maniera forte per la realizzazione di questo progetto; per noi è una scommessa vincente che ha l’obiettivo di valorizzare le risorse e i talenti del nostro territorio e che ci permetterà di creare una base internazionale in grado di servire, sempre meglio, i mercati Europei.