Tecnologia disruptive o semplice hype? Il sistema alla base del Bitcoin trova sempre più riscontro ed entusiasmo. La Blockchain, infatti, scopre nuove applicazioni in settori diversi dalla fintech e anche il mondo pubblicitario sembra non essere immune all’adozione di questa “giovane” tecnologia. Scopriamo perché.
Non solo Bitcoin. Cos’è la Blockchain?
Dopo (quasi) un decennio dalla sua nascita, la blockchain si reinventa e scopre nuove applicazioni d’uso. Qual è il quid di questa tecnologia che sta conquistando la visione lungimirante di brand e aziende tech? Per capirlo, dobbiamo fare qualche passo indietro.
La blockchain nasce come sistema decentrato per l’utilizzo della cripto-moneta bitcoin, per poter garantire la sicurezza di transazioni economiche senza alcuna intermediazione bancaria. Grazie alla catena-di-blocchi (la blockchain, appunto) e alla crittografia, ogni transazione è validata dai nodi che interagiscono nella rete e non da un unico intermediario. Nessun database unico centrale, a favore di un sistema che crea una sorta di grande libro contabile in cui i dati e le azioni sono disseminate tra tutti i “blocchi”. Ogni dato lascia una traccia, creando un nuovo blocco immutabile. Ecco, quindi, le caratteristiche salienti che rendono la Blockchain una potenziale risorsa anche per gli early adopters nell’industria dell’advertising online: trasparenza, sicurezza e accessibilità.
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Blockchain e adv: questo matrimonio “s’ha da fare”?
Pop-up e banner invadenti, contenuti ingannevoli, verifica dei dati non attendibile…sono tanti i grattacapi di utenti e addetti ai lavori nel mondo dei media e del marketing che rendono la pubblicità un elemento spesso indesiderato e, in alcuni casi, inefficace.
Se anche il mondo editoriale si è lasciato ammaliare dalle potenzialità di questa innovativa tecnologia (con l’esperimento di Tea Uglow e Editions At Play), non risulta impossibile pensare ai benefici dell’applicazione della blockchain anche nel mondo della pubblicità online.
Grazie alla natura aperta e decentrata del sistema, la blockchain diventa una tecnologia sempre più utilizzata ed interessante per il mondo pubblicitario.
Trasparenza, sicurezza e accessibilità: da queste feature intrinseche della blockchain sembra possibile creare un data-driven advertising più sicuro e trasparente nella condivisione di dati sensibili, ma anche un sistema più efficiente di targeting e una misurazione efficace dei risultati. In che modo?
Tracciabilità: per un mondo senza frodi
In un futuro non troppo lontano, gli editori potrebbero avvalersi di un nuovo super potere: una black list di siti web che non rispondono ai requisiti di pubblicazione, consentendo di salvaguardare la sicurezza degli utenti e la credibilità stessa dei publisher. La tecnologia blockchain può, quindi, incidere sui costi e l’efficacia di pubblicazione degli annunci, grazie al sistema decentralizzato in blocchi.
La natura decentrata e aperta della blockchain, quindi, torna utile in tema di ad verification.
L’agenzia MetaX propone, ad esempio, l’adozione dell’adChain per il digital advertising.
Obiettivo? Rendere il mondo del display advertising meno fraudolento e più trasparente. L’adChain si presenta, infatti, come un database decentralizzato di dati (come, ad esempio, le impression) crittografati e distribuiti tra gli elementi che compongono la blockchain. Una volta verificata, grazie ad ogni singolo nodo della rete, l’impression diventerà un blocco della catena, ovvero un elemento immutabile del grande libro contabile che la blockchain consente di creare e immagazzinare.
Sicurezza e accessibilità: il mondo dell’adv sempre più data-driven
Come cambierà il trattamento dei dati attraverso il sistema blockchain? Tracciabilità e privacy non saranno più una dicotomia: i flussi di dati risulteranno sempre più ingenti ma il loro stoccaggio si convertirà in un processo più trasparente, rispondendo alla necessità dei brand di favorire un’interazione diretta con il consumatore, grazie alla disintermediazione consentita dalla blockchain. Al tempo stesso, però, la tracciabilità dei dati potrà essere conciliata con la privacy degli utenti, protetti dal sistema crittografico garantito dalla blockchain.
Tra le aziende pioniere si colloca BitTeaser, network pubblicitario danese, che fa della tecnologia blockchain un vero e proprio asset per l’adv online, consentendo la visualizzazione di tutti i click-through in tempo reale visualizzabili sulla “catena-di-blocchi” che rende, quindi, il processo più trasparente, accessibile e sicuro anche per gli utenti.
Anche il video advertising scruta e sperimenta le potenzialità del sistema blockchain. Uno dei più recenti esperimenti è quello avviato da Comcast Corporation, uno dei più importanti operatori via cavo degli USA, che quest’estate ha annunciato la creazione di “Blockchain Insight Platform”: un progetto che coinvolge aziende da tutto il mondo (da Disney a Mediaset Italia) e che mira a migliorare il video advertising rendendolo più trasparente e sicuro in termini di targeting, misurazione dei risultati e un planning più efficiente.
Early adopters, a raccolta!
Tra primi esperimenti e potenzialità ancora da scoprire, la blockchain rivela, gradualmente, la propria natura eclettica suscitando entusiasmo e scetticismo. Quale sarà la reale portata innovativa di questo sistema? Sarà l’estro creativo e analitico degli early adopters a svelarci le reali applicazioni e l’utilità della tecnologia nata con la Bitcoin…
E tu, come immagini il futuro della blockchain nel marketing?