Alzi la mano chi non ha letto “1984” di George Orwell e non conosce il Grande Fratello (no, non parleremo di Cristiano Malgioglio).
Magari i più giovani hanno visto “Nosedive”, la prima puntata della 3° stagione di Black Mirror, serie diventata cult su Netflix. In questa puntata, ambientata in un futuro dove le classi sociali non sono più determinate dal reddito, ma dalla popolarità e dall’approvazione altrui, ogni cittadino è iscritto a un social network in cui è possibile attribuire un voto in stelline al profilo degli altri utenti, così da influenzarne la media virtuale con importanti risvolti sulla vita reale quotidiana.
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Cina 2020, il grande fratello diventa realtà
Nel caso non abbiate queste basi, non temete perché tutto quello che viene raccontato come fantascienza presto sarà realtà. Il Consiglio di Stato Cinese, infatti, nel 2014 ha pubblicato un documento intitolato "Planning Outline for the Construction of a Social Credit System" dove l’idea alla base è: Cosa accadrebbe se esistesse un Rating Personale Nazionale sulla base del quale poter giudicare un buon cittadino?
Non è difficile immaginare un mondo dove i nostri dati sono in possesso di entità “altre” da noi e dalla nostra ristretta cerchia personale. Facebook e Google sanno già chi siamo, cosa facciamo ogni giorno, chi sono i nostri amici o quali sono i nostri comportamenti. Quello che è più difficile e, oserei dire pauroso, immaginare è che tutti questi dati possano essere utilizzati e resi pubblici da un governo centrale per determinare il livello di affidabilità e di conseguenza la tua vita pubblica e privata come cittadino, permettendoti di accedere o meno a certi privilegi (la scelta di una scuola, un colloquio di lavoro, un appuntamento con una ragazza, ad esempio).
A Social Credit System partecipa solo chi vuole
Attualmente la partecipazione al programma è volontaria, ma dal 2020 il Social Credit System (SCS) sarà obbligatorio per tutti i cinesi (oltre 1.3 miliardi di persone) e al sistema saranno sottoposte anche tutte le aziende e le persone legali che siano d’accordo o meno.
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Come funziona il rating (e chi lo gestirà)
I due big player che più o meno indirettamente gestiranno il Social Credit System sono WeChat (app di instant messaging con oltre 895 milioni di utenti attivi in Cina) attraverso China Rapid Finance, uno dei partner e sviluppatore dell’app, e Alibaba, attraverso Sesame Credit di Ant Financial Service Group, azienda che gestisce Alipay, la Paypal cinese.
Due colossi presenti non solo in Cina, ma in tutti mercati internazionali.
Il sistema genererà un rating compreso tra 350 e 950 punti basandosi su cinque fattori (Alibaba non ha divulgato l’algoritmo preciso, ma solo dato le linee guida che verranno utilizzate per la valutazione personale):
- Storia Creditizia, che valuterà se il cittadino è in linea con i pagamenti delle tasse, delle bollette
- Capacità di Adempimento, che valuterà la reale capacità del cittadino di far fronte ai suoi adempimenti fiscali, contrattuali, ecc.
- Caratteristiche personali, ossia il controllo delle credenziali di ogni cittadino come indirizzo, numero di telefono, ecc.
- Comportamento, che andrà ad indagare, misurare e soprattutto giudicare, ogni abitudine dei cittadini, come l’acquisto di un vestito, di un videogioco, di pannolini. Ad esempio, una persona che gioca troppo ai videogames verrà giudicata come pigra, indolente, mentre un assiduo compratore di pannolini, come una persona responsabile, in quanto si suppone, genitore.
- Relazioni Interpersonali, quello che gli altri dicono di te è importante e lo sarà anche per il Governo Cinese, che oltre questo valuterà anche la qualità e la tipologia dei tuoi post sui social network: pubblichi articoli a favore del Governo o parli della forza dell’economia cinese? Sesame Credit ti premierà.
Così controlleranno tutti
Inutile dare un qualche tipo di giudizio: la deriva totalitaria di questo progetto è palese e si fatica a concepire come milioni di persone abbiano potuto accettare un Sistema di questo tipo.
Sicuramente nella gamification della vita privata imposta da SCS, un grande impatto positivo sul pubblico l’ha avuto il sistema di reward: nel caso di raggiungimento di punteggi alti verranno attivati privilegi speciali, come prestiti agevolati di 5000 Yuan per acquisti - guarda caso - online (600 punti) o il noleggio di una macchina senza deposito cauzionale (650 punti). Ed ancora: il prestito di liquidi fino a 50000 Yuan tramite Ant Finacial Services (666 punti, fa sorridere ma è così) e così via.
E il sistema di reward sta funzionando e sta diventando status symbol: oltre 100mila utenti si sono vantati del loro score su Weibo (la Twitter cinese).
Ovviamente chi avrà punteggi bassi avrà degli svantaggi: potrà riscontrare problemi nell’accesso ai crediti, una diminuzione della velocità di connessione, fino ad arrivare a casi più estremi come la rimozione dei diritti di viaggio e di espatrio.
Per tutti questi motivi, Sesame Credit viene definita come la big data gamified version dei metodi di sorveglianza utilizzati dal Partito Comunista Cinese. Al momento il progetto procede, con tutte le problematiche, oltre che culturali e sociali, anche legate alla nascita di un mercato nero dell’affidabilità che porterà verso nuove frontiere di illegalità.