Sapevate che il 49% degli acquirenti su scala globale si lascia influenzare da Facebook per il proprio shopping di Natale? Calcolando il tempo che ogni giorno spendiamo a controllare la nostra sezione notizie la percentuale non ci sorprende di certo e non sorprende nemmeno Facebook che sfrutta il periodo pre natalizio per dare consigli utili agli inserzionisti che intendono migliorare le proprie vendite.
Chi gestisce una fanpage sa che stiamo parlando del link suggerito da Facebook dalla scorsa settimana per accedere a statistiche e consigli su come sfruttare al meglio le inserzioni per il Natale. Sappiamo bene che non essere attivi su Facebook per un'azienda equivale a non esistere e in un periodo in cui la competitività tra marketers sui social è alle stelle, è buona norma seguire alcune linee guida, perché no, stabilite proprio dal padrone di casa.
Il galateo del buon inserzionista natalizio si chiama Holiday Hub, la piattaforma di Facebook Business che organizza in modo semplice e intuitivo consigli indispensabili a chi promuove la propria azienda attraverso una fanpage.
Su Facebook il Natale inizia a Ottobre
La prima parte disponibile alla consultazione riguarda proprio gli shopping trend legati al periodo tra ottobre e gennaio. Secondo una statistica relativa al 2016, il tempo trascorso su Facebook alla ricerca di regali inizia ad aumentare all'inizio di ottobre, raggiungendo il picco all'incirca a Santo Stefano. Ammontano al 47% i consumatori che iniziano a pensare allo shopping di Natale prima di novembre, mese ormai famoso per il Single Day e il famigerato Black Friday.
Facebook consiglia agli inserzionisti di iniziare già da ottobre a raggiungere il proprio pubblico con idee regalo ma è che dicembre è il vero periodo clou: in media, il 62% degli utenti (su scala globale) dichiara di dedicarsi allo shopping natalizio solo nell'ultimo mese dell'anno e il 25% acquista i regali dall'11 al 20 dicembre. Non è un caso che sia lo stesso Facebook a consigliare di destinare la maggior parte del budget annuale per le inserzioni a dicembre: da una parte perché è il periodo in cui effettivamente una persona di norma si dedica allo shopping di Natale, dall'altra per sfruttare i ritardatari cronici e mettere loro fretta incentivando l'acquisto d'impulso.
Esiste però una grossa fetta di utenti (65%) che addirittura pianifica lo shopping natalizio a dopo il 25 dicembre, motivo per cui Facebook suggerisce di non spendere tutto il budget prima della festività ma di lasciare aperte le porte anche fino alla settimana successiva. E dopo dicembre viene gennaio, mese d'Epifania, di saldi, ma anche di resi visto che il 37% degli acquirenti mobile-first vuole rendere ciò che ha comprato d'impulso tramite cellulare.
Lo shopping di Natale diventa mobile: anche in Italia
Durante le festività del 2016, le conversioni su Facebook da mobile hanno per la prima volta superato quelle da desktop in tutto il mondo raggiungendo la soglia del 53%. Nello studio di Facebook IQ vengono analizzati, oltre ai dati globali, anche quelli di alcune nazioni tra cui l'Italia a partire da un periodo compreso tra il 1 novembre e il 31 dicembre (Facebook e Instagram).
Visti i numeri che ormai raggiunge il mobile oltre a ottimizzare le inserzioni per la visualizzazione da cellulare sarebbe indicato dare uno sguardo al dato temporale: circa il 30% dei cosiddetti consumatori mobile first infatti anticipa gli acquisti tra ottobre e metà novembre, il 10% in più rispetto a chi sceglie di recarsi direttamente in negozio.
Alcuni dati demografici utili: il 60% degli acquirenti mobile-first sono uomini mentre il 56% delle donne ancora non sa resistere al fascino delle vetrine natalizie, quelle reali dei negozi. Scontato ma pur sempre rilevante è invece l'analisi dell'età che vede i millennials padroni assoluti degli acquisti su mobile.
Prima di correre a ottimizzare le vostre inserzioni per il mobile prendete nota di alcuni consigli sempre validi, non solo a Natale: ricordate sempre di allineare il vostro obiettivo di business a quello pubblicitario e optate per una giusta targetizzazione del messaggio che permetta di raggiungere solo un'audience potenzialmente interessata. Un ultimo ingrediente? Ovviamente una massiccia dose di creatività.