La provocazione lanciata da Frank Groeneveld, Boy Van Amstel e Barry Borsboom, ideatori del sito PleaseRobMe.com, è più che mai attuale.
I numerosi aggiornamenti di stato che gli utenti rilasciano su Social Network come Twitter, Facebook e FourSquare lascerebbero strada completamente libera nelle case ai ladri di nuova generazione, soprattutto grazie alla geolocalizzazione.
Propro così, mentre noi segnaliamo ai nostri amici dove siamo e cosa facciamo nello stesso tempo forniamo ai "ladri 2.0" importanti informazioni sulla nostra presenza o meno in casa.
Nella home del sito, sotto l'intestazione "Recent Empty Homes", c'è la lista aggiornata degli status inviati dal sito Foursquare, un servizio di location-sharing che consente agli utenti di condividere via Twitter la posizione fisica in cui si trovano. E ci si rende conto che è semplicissimo sapere dove sono le ultime case lasciate vuote dalle persone, vuoi per andare a lavoro, vuoi per studio o tempo libero.
Il nome del sito ("ti prego di derubarmi") è una sorta di provocazione per far capire davvero a quali rischi si va incontro e per educare ad un uso corretto di questi nuovi spazi aperti virtuali dove ogni giorno si "incontrano" milioni di persone, la maggior parte sconosciute.
Dopo le polemiche scatenate riguardo la privacy di Buzz ecco che il dibattito si riapre, visto il crescente utilizzo di strumenti di Social Networking e microblogging.