Sono queste le parole con cui Mark Zuckerberg ha definito il suo nuovo gioiellino durante la presentazione tenutasi poche ore fa alla Yerba Buena Terrace del St. Regis di San Francisco in occasione del Web 2.0 Summit.
Non si tratta di un'email. Almeno, non solo. La tanto attesa email @facebook.com c’è ma non è questa la vera novità.
Zuckerberg, tanto per cambiare, ha pensato di fare le cose in grande.
Il progetto infatti ha riunito il più grande team che Facebook abbia mai avuto – ben 15 ingegneri – con lo scopo di rivoluzionare il concetto della comunicazione one-to-one.
L’idea alla base è semplice: utilizzare un solo medium per comunicare con chiunque in diversi modi.
Dopotutto, si sa, c’è chi preferisce gli sms, chi le mail, chi la chat e altri (350 milioni di utenti) i messaggi su Facebook, che ogni giorno sono ben 4 miliardi.
Il punto, secondo Zuckerberg, è che la gente non si dovrebbe preoccupare di quale medium usare ma solo della persona con cui vuole comunicare.
Andiamo a vedere adesso quali sono le caratteristiche della Gigabox Killer.
Messaggi senza soluzione di continuità
Grazie all’evoluzione della messaggistica di Facebook sarà possibile poter scambiare messaggi con i nostri amici in qualunque forma (sms, chat, email, messaggi su Facebook) ma attraverso un unico medium: Facebook. Si tratterà soltanto di selezionare la persona interessata. A tale proposito, è previsto il lancio di un’app per iPhone.
E qui entra in gioco la fin troppo preannunciata email targata @facebook.com. Chiunque voglia un indirizzo facebook può richiederlo qui. Ma non sarà una mail vera e propria con cc e bcc. Bensì si potranno inviare i messaggi semplicemente cliccando su “Enter” per rendere il tutto il più immediato e semplice possibile, cosicché assomigli a una conversazione.
Cronologia completa delle conversazioni
In un unico thread sarà possibile vedere tutti i messaggi Facebook, sms, email e messaggi in chat che una persona ha condiviso con noi, senza dover prendere il cellulare, aprire la mail, aprire l’archivio delle conversazione in chat e Facebook.
Un singolo messaggio può non essere molto profondo, ma inserito in un contesto insieme a tutti gli altri messaggi inviati da quella persona può diventare davvero significativo, parafrasando Andrew Bosworth, Product Manager di Facebook
Pensate alla vostra storia d’amore, raccolta in un unico thread da “Ti va di andare a bere una cosa?” a “Butta la pasta!”.
Inbox sociale
Esistono messaggi che per noi sono più importanti di altri. La mail della nostra migliore amica non andrebbe mischiata con una promozione della nostra banca. Per questa ragione nell’inbox troveremo soltanto i messaggi degli amici e degli amici degli amici, tutti gli altri andranno in una cartella a parte chiamata “Other”. Se tra i nostri amici ce ne sono alcuni meno importanti potremmo inserirli in “Other”, così come qualcuno che non è tra i nostri amici di Facebook e con il quale ci scambiamo mail potrà essere inserito nei “Messaggi”. In modo tale che potremmo controllare di frequente i “Messaggi” e occasionalmente gli “Other”.
Finalmente ci saranno solo i messaggi che per noi contano davvero.
Finisce così l’incubo dello spam.
Del resto come ha affermato Andrew Bosworth, durante la conferenza: “L’unico modo per eliminare lo spam è creare delle liste bianche ma nessuno ha voglia di creare liste”. Con Facebook le liste, ce le abbiamo già.
Ecco il video esplicativo:
Chi si aspettava una super email piena di servizi integrati forse sarà rimasto deluso.
Facebook è andato oltre il concetto di email. La Gigabox Killer, come la chiama Zuckerberg, è alla base di una Next Generation Messaging. I ragazzi del liceo, la prossima generazione, infatti non usano le mail perché risultano troppo formali. Preferiscono le chat e gli sms. L'evoluzione dei Messaggi parte proprio da loro.
Se sarà davvero una Gigabox Killer è presto per dirlo. Quello che Facebook propone è un nuovo modo di pensare la comunicazione, mettendo al centro le persone e le loro conversazioni piuttosto che un medium o un servizio in particolare.
Facebook introdurrà Messages e gli indirizzi email gradualmente e al momento solo negli USA.
Grazie a Techcrunch con la sua cronaca “minuto per minuto”.
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