
Potete anche mettere le ali a un maiale, ma non ne farete mai un'aquila - recita una celebre massima associata a Bill Clinton. Oppure, potete far rubare uova di uccello a dei maiali, e vedere quanto sono capaci di incavolarsi gli uccelli. È sostanzialmente quello che hanno fatto gli sviluppatori della Rovio Mobile (ex Relude) di base in Finlandia, che hanno letteralmente sfondato il mercato dei mobile games grazie ad Angry Birds.
C’è chi afferma che il successo di questo casual game sarà presto (se non lo è già) case history nelle università. Ma come si fa a spiegare un tale successo?
Come si fa a spiegare che un’applicazione da 140.000 dollari ha già prodotto revenue per 70 milioni di dollari, tra pubblicità integrata e download? Un’app che conta 30 milioni di utenti in tutto il mondo, fatturando 2.000.000 di dollari in solo merchandising, di cui sarà presto pronto un gioco in scatola, fino ad arrivare nelle sale italiane in un film il prossimo aprile?
Il meme virale potrebbe essere nella sua estrema facilità di far staccare la spina dal momento stesso in cui l’app viene lanciata. Il gioco è poco impegnativo, fruibile in mobilità, riempie i tempi morti della giornata, è meno faticoso del sudoku e non ingombra quanto il cruciverba.
Inoltre, Angry birds è stato pensato inizialmente per un target di giocatori occasionali non esattamente in età “teen”. Poi si è significativamente esteso, raccogliendo consensi in modo trasversale senza problemi, altrimenti un tale successo in termini numerici non sarebbe giustificabile.
Come è ovvio che sia, l’applicazione ha stimolato fortemente l’interesse di molti importanti investitori, tanto da aver ricevuto finanziamenti per 42 milioni di dollari da parte di affermate società di capital venture come Accell Partners, l’Atomic Ventures e Felicis Ventures (vale a dire società con capitali sparsi tra Facebook, Macromedia, Skype e tanta altra roba). In termini di marketing, si può parlare di una politica di pricing molto azzeccata in quanto il costo è tutto sommato irrisorio (0,79€!!!), e inoltre il gioco si è subito prestato ad aggiornamenti, differenziazioni e declinazioni varie, come Angry Birds Seasons, in grado da tenere in vita il prodotto con una coda molto lunga. Come già scritto sul nostro blog, è C’è di mezzo perfino Mike Tyson, protagonista di uno spot per il lancio di Angry Birds per iPad2, in cui l’ex campione dei pesi massimi spiega come in una sola semplice mossa si possa smettere di giocare al lancio del piccione.
Come se non bastasse, la Rovio Mobile ha recentemente chiuso un accordo con la 20th Century Fox per la realizzazione di un film. Esce infatti nelle sale italiane il 15 aprile Rio, film d'animazione prodotto dalla 20th Century Fox. Protagonista è Blu, un raro pappapallo proveniente dalla Foresta Amazzonica che sarà affiancato da una pattuglia di Angry Birds in uno degli episodi del film.
Non poteva mancare quindi una versione dedicata al film, infatti la Rovio ha lanciato ufficialmente Angry Birds Rio in occasione dell’anteprima mondiale di RIO a Rio De Janeiro.
Tirando le somme è davvero un successo commerciale in grado di fare storia, e probabilmente come ogni grande item dal contenuto virale che si rispetti potremmo stare ore a parlarne arrivando sempre alla solita conclusione. Ovvero non importa quanto sia interessante, divertente, sexy, performante, catastrofica o non-convenzionale un’idea. L’importante è che funzioni.
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