Siamo giunti ormai alla release 2.0 di pazienti.org, ed è il momento di guardare l'interno di questa straordinaria startup italiana, per farne un'analisi accurata e per capire cosa ha indotto il Working Capital ad investire in questa piattaforma tanto da considerarla la startup tricolore per eccellenza.
Come da pratica Ninja, ho voluto guardar dentro l'innovazione, ed ho cercato di tracciarne il DNA, cercando di capire se una startup di successo sia matematicamente definibile, e se esistano tratti distintivi del successo.
Durante questa ricerca della quintessenza nella startup simbolo degli innovatori italiani, ho indagato anche nei progetti di Il primo motivo di successo del portale è proprio costituito dal campo operativo dello stesso, la sanità 2.0 è stata uno dei settori di appartenenza dei 10 business models that rocked 2010, un mercato con un'espansione potenziale altissima, se consideriamo che anche Google riserva nel suo Lab un'applicazione che parte proprio dalla condivisione dello stato di salute degli utenti per poter generare previsioni sugli andamenti dei picchi influenzali.
L'omologo statunitense di Pazienti.org è Patientslikeme.com che con il 2010 sembra aver definitivamente infranto ogni record con un aumento di più di 70.000 utenti, che hanno deciso di uploadare e condividere dati e andamenti dei propri cicli di cura al fine di metterli a disposizione degli altri pazienti.
Il fenomeno su cui puntare l'attenzione è costituito proprio dalla condivisione di dati sensibili, impensabile sino a poco tempo prima, i pazienti americani hanno trovato un vantaggio indiscusso nella condivisione dei dati: il confronto genera il sapere.
I vantaggi per gli utenti
Nel marzo 2008 il New York Times Magazine pubblica un articolo in cui racconta di un paziente, affetto da Sclerosi Multipla, che confrontando il proprio piano di cura e l'andamento del piano terapeutico su Patientslikeme, con quelli degli altri pazienti, si rende conto di essere "sottocurato" e convince il suo medico a farsi prescrivere dosi più elevate del trattamento: la mobilità del paziente migliorò in modi che non aveva mai sperimentato in quattordici anni di malattia.
In questo contesto mi appare molto più chiaro ciò che mi ha raccontato Linnea Passaler durante l'intervista:
Internet ha prodotto uno scardinamento del rapporto sanità-paziente. L’approccio tradizionale è paternalistico del primo verso il secondo: oggi le cose sono diverse, i pazienti sono consci di avere nuovi strumenti e si pongono come consumatori nei confronti della salute. Se hanno una malattia sono i più interessati a trovare una soluzione a qualsiasi costo, a volte anche contro il parere del medico. I sanitari devono comprendere questo profondo cambiamento in atto e sapersi ricalibrare come consulenti di salute anziché come esclusivi depositari del sapere.
I numeri del nuovo pazienti.org
Scrutando il rinnovato portale si nota immediatamente una interfaccia grafica minimal ma con una semplicità di utilizzo unica su entrambi i fronti del target: Pazienti e Strutture Sanitarie.
Le potenziali strutture che gli utenti del portale potranno censire e consultare passano da 1700 a 90.000: non solamente più ospedali e cliniche ma anche studi medici e dentistici, centri diagnostici, case di riposo, centri benessere/beauty farm e persino centri termali, praticamente una fonte del sapere infinita per migliorare la capacità di scelta del paziente, Linnea infatti sostiene:
Il sistema sanitario italiano, pur con alcuni difetti strutturali gravi, ha un grande pregio: consente a ciascuno di scegliere liberamente dove farsi curare. I cittadini hanno un grande potere a disposizione e noi vogliamo aiutarli ad esercitarlo.
Potenzialmente quasi più efficiente di un TripAdvisor della sanità!
Andrea Romanazzi, che si occupa della parte commerciale, con estrema semplicità, mi spiega che la loro strategia prevede un approccio più improntato alla partnership ed alla collaborazione con le aziende clienti del portale, che ad un approccio clientelare, hanno così eliminato le clausole più severe che contraddistinguono i contratti di simile tipologia.
Nella pratica, le strutture sanitarie hanno la possibilità di concludere il contratto, che non prevede il tacito rinnovo, e pagare i servizi di cui usufruiscono tramite dilazioni di pagamento, inoltre Pazienti.org a breve metterà a disposizione di clienti e non, presso il suo portale, le condizioni generali di contratto che vengono applicate agli abbonamenti.
Il futuro della Sanità 2.0 italiana
Considerando l'andamento del settore nel mondo, e considerando che l'Harvard Business Review l'ha scelto come embrione, per descrivere l'intero ambito delle Community Relations 2.0, non possiamo che guardare al cambiamento in atto: d'ora in poi le aziende del settore dovranno necessariamente confrontarsi con il web con un confronto molto più stretto ed intenso di quanto possa accadere con altre aziende nell'era dei social media.
Se in questi giorni si è rasentato lo scandalo, con aziende che forniscono prodotti di consumo per l'utente, per la mancata capacità di gestire i rapporti con la community, immaginiamo cosa può avvenire con la sanità, in casi analoghi, e con la forza dirompente della rete.
Personalmente non posso che guardare a pazienti.org come l'opportunità, per le strutture del settore, di gestire in totale trasparenza le politiche di customer relationship, e di poter dialogare con l'utenza al fine di automigliorarsi e di percepirne i bisogni emergenti.
Per il futuro del portale, stando a quanto affermato dal CEO:
il nostro obiettivo non è quello di dare voti, ma di creare uno strumento realmente utile e innovativo per migliorare lo stile di vita e la salute degli utenti.
non posso che immaginare uno sviluppo ulteriore che apra verso la condivisione e l'interpretazione dei dati di cura condivisi dagli utenti, come avviene per il già citato patientslikeme o per curetogether, che genererebbe oltre ad una migliore user experience, un coinvolgimento totale dei pazienti, ed una fonte maggiore di introiti per la startup.