Una buona parte delle attività di comunicazione digitale d'impresa richieste a manager e pubblicitari consiste nella produzione, pubblicazione e gestione di contenuti sulle piattaforme sociali.
Nel momento in cui il web è diventato un luogo in cui dialogare e confrontarsi con i consumatori, conoscere le strategie vincenti per aumentare il grado di coinvolgimento degli utenti è diventato un trend topic per aziende e agenzie. In altre parole occorre comprendere quando la maggior parte dell'audience è più attiva e ricettiva nei confronti dei messaggi.
Risponde agli interrogativi KissMetrics, che attraverso l'utilizzo di dati messi a disposizione da Dan Zarrella ha recentemente pubblicato la ricerca "The Science of Social Timing - Part 1: timing & social networks". Lo studio propone statistiche e analisi di timing concentrandosi su due social network molto diffusi, Facebook e Twitter.
Social timing e Twitter
Secondo lo studio l'ora migliore per pubblicare contenuti sul sito di microblogging sono le 17.00, momento dove si registra un'alta percentuale di retweets, intorno al 6%.
Considerando inoltre le metriche di performance pubblicitaria, i dati mostrano come per raggiungere un elevato click-through rate è consigliabile twittare da 1 a 4 volte ogni 60 minuti. Il picco del CTR (60% circa) si ottiene in particolare per i tweet pubblicati o durante l'ora di pranzo o verso le 18.00, a metà settimana o nei weekend.
Social timing e Facebook
Per quanto riguarda Facebook, lo studio mostra invece come il giorno ideale per pubblicare sia il sabato, poiché si registra un elevato sharing.
Inoltre, lo stesso sharing di contenuti su Facebook tende a fare registrare i picchi massimi verso le 12.00 e (in parte) alle 19.00.
Infine, la frequenza di pubblicazione più efficace per aumentare l'engagement degli utenti è circa di 0,5 post al giorno (1 ogni 2). Sulle ordinate del grafico è riportato il numero di 'mi piace'.
Conclusioni
La ricerca di KissMetrics fornisce statistiche e consigli interessanti per chi abitualmente ha ache fare con la creazione e la diffusione di contenuti online, in particolare su social network come Facebook e Twitter.
Lo studio riguarda la popolazione Americana ed i suoi ritmi: se riproposto in Italia, quali dati rimarrebbero identici? Quali cambierebbero?
Alcune conclusioni generali a cui l'analisi porta sembrano generalizzabili: per essere efficace, la comunicazione sui social media deve uscire dai rigidi schemi imposti dagli orari lavorativi e continuare 24/24 e 7/7. Anzi: proprio perché le statistiche mostrano che le attività degli utenti online sono maggiori nelle pause pranzo o nel weekend, diventano proprio questi momenti i più interessanti, quelli in cui le imprese devono trovarsi preparate a trasmettere informazioni e contenuti.
Questo vale ancora di più per realtà internazionali o globali, che si confrontano con un'utenza variegata e geograficamente distante, diversa nei fusi orari e che crea dunque un flusso di comunicazioni continuativo.