Puntualissimo come tutti gli anni il rapporto Doing Business della World Bank ci ricorda quanto sia difficile avviare una startup in Italia. La ricerca, pubblicata ogni anno a partire dal 2003, ci fornisce attraverso l’analisi della legislazione in materia, alcune misure oggettive finalizzate alla pubblicazione di uno studio-classifica che quest’anno è riuscito ad analizzare ben 183 Stati. L’obiettivo del rapporto è quello di elaborare una base oggettiva di dati utili a migliorare l’ambiente normativo delle imprese in tutto il mondo. Nonostante tutti i suoi limiti metodologici la ricerca ci offre degli ottimi spunti di riflessione. Di seguito apriremo delle piccole finestre sui 5 stati more business friendly con un focus sulla situazione italiana e su alcune iniziative da tenere in degna considerazione. Una volta selezionato il parametro “Ease of Doing Business Rank” lo scenario delle top five si presenta così:
5. Danimarca
Starting a business: 31
Registering Property: 11
Getting Credit: 24
Protecting Investors: 29
Resolving Insolvency: 9
RIforme di rilievo: La Danimarca ha introdotto nuove norme in materia di riorganizzazione aziendale, che hanno portato alla sospensione del regime di pagamento tra giugno 2010 e maggio 2011.
4. United States
Starting a business: 13
Registering Property: 16
Getting Credit: 4
Protecting Investors: 5
Resolving Insolvency: 15
Riforme di rilievo: Nessuna riforma di rilievo è stata introdotta nel periodo di riferimento.
3. Nuova Zelanda
Starting a business: 1
Registering Property: 3
Getting Credit: 4
Protecting Investors: 1
Resolving Insolvency: 18
RIforme di rilievo: La Nuova Zelanda ha ridotto la sua aliquota dell'imposta sul reddito e tasso di beneficio marginale d'imposta.
2. Hong Kong
Starting a business: 5
Registering Property: 57
Getting Credit: 4
Protecting Investors: 3
Resolving Insolvency: 16
RIforme di rilievo: Sono state introdotte facilitazioni per l’avvio di un’attività introducendo servizi di registrazione online. E’ stata inoltre migliorata l’efficienza delle utility pubbliche.
1. Singapore
Starting a business: 4
Registering Property: 14
Getting Credit: 8
Protecting Investors: 2
Resolving Insolvency: 2
RIforme di rilievo: Non sono state introdotte riforme di rilievo
87. Italia
Starting a business: 77
Registering Property: 84
Getting Credit: 98
Protecting Investors: 65
Resolving Insolvency: 30
RIforme di rilievo: L’Italia ha introdotto politiche di ristrutturazione del debito e la riorganizzazione delle procedure sui procedimenti di bancarotta.
Ora è facile fare della facile ironia dicendo che prima dell’Italia si attestano nazioni come: le Isole Mauritius (23°), la Colombia (42°), il Botswana (54°) e la Mongolia (86°). Se invece consideriamo la classifica limitando il campione ai 32 paesi occidentali ad alto tasso di sviluppo, l’Italia si piazza al 31° posto, ultima la Grecia (ironia della sorte). Ma in realtà c’è davvero poco da scherzarci su. La situazione è drammatica e la necessità di riforme strutturali che favoriscano lo sviluppo di una forte cultura imprenditoriale sono indispensabili in un momento di crisi economica e di stallo dell’azione politica.
Cose Fare?
Vi segnaliamo l’iniziativa ideata da David Welton: SrlFacile.org. Si tratta di una petizione che ha l’obiettivo di indurre il legislatore a ridurre costi e burocrazia per la costituzione di una società a responsabilità limitata. Firmare non costa nulla e si impiega poco più di un minuto. Un’iniziativa lodevole da tenere in considerazione, da suggerire agli amici, da twettare e postare dovunque.
Cari lettori attivatevi perchè l’obiettivo è quello di raggiungere 50.000 firme al più presto possibile!