Siamo tutti d’accordo nel dire che l’Italia non è tra i paesi maggiormente startup-friendly per via dello scarso ecostistema a supporto delle nuove idee di business, cosa che rende difficile la vita a molte persone che per la prima volta si affacciano nel mondo dell’imprenditoria.
C’è però una buona notizia: gli avanzamenti tecnologici degli ultimi anni, la trasformazione del mercato del lavoro e la (seppur ancora contenuta) semplificazione normativa stanno creando i presupposti ideali per fare impresa, sfidando anche la peggiore delle recessioni. Proviamo a riassumere il tutto in 3 punti:
1) Tecnologia low cost
Una delle più importanti voci della struttura dei costi di un’impresa che si costituiva fino a qualche anno fa era rappresentata dal software e dai dispositivi informatici.
Un’impresa che si costituisce oggi e che abbia un buon orientamento alla tecnologia, dispone dell’indubbio vantaggio di poter contare su un numero molto ampio di risorse gratuite lato software e di hardware a prezzi molto più accessibili di quelli di un tempo, anche perché con il cloud l'elaborazione si è spostata dal client al server.
Tra gli strumenti ai quali oggi tutti possono permettersi di accedere ci sono le piattaforme di gestione collaborativa dei progetti e dei documenti, spazi di archiviazione gratuiti e sincronizzati, come ad esempio Dropbox, che in molte nuove imprese hanno sostituito la classica intranet e la tendenza è destinata ad aumentare in quanto le software house stanno traslando il focus dei loro modelli di business dal software verso i servizi ad esso collegati, rendendo l’esecuzione dell'applicazione una pura commodity molto spesso gratuita.
2) Rivoluzione del mercato del lavoro
Le imprese di vecchia generazione che avevano intenzione di dotarsi di tutte le skill necessarie per l’avvio erano quasi obbligate ad assumere a tempo pieno personale specializzato reclutandolo sul mercato.
Con la diffusione del lavoro freelance e delle piattaforme di crowdsourcing, le imprese di nuova generazione hanno il vantaggio di raggiungere professionisti con le più svariate esperienze a costi molto contenuti, facendogli svolgere parti specifiche del lavoro in tempi prestabiliti, potendo così rispettare i loro budget limitati. Il fondatore di Freelancer.com, Matt Barrie, ha affermato che oggi una sola persona potrebbe essere in grado di gestire un business da un miliardo di dollari.
3) Semplificazione normativa
La burocrazia snella non è mai stata il vanto di questo paese, ma quando viene fatto un sforzo, seppur piccolo, questo va apprezzato.
Uno dei frutti della recente fase “Cresci Italia” del governo Monti è la società semplificata a responsabilità limitata, che tuttavia non è stata ancora approvata in via definitiva.
Questa nuova forma giuridica, la cui sigla è s.s.l.r., da la possibilità di costituire una società di capitali con un conferimento di capitale pari a solo 1€ e con un atto costitutivo in forma di scrittura privata, evitando il passaggio dal notaio di turno e quindi permettendo anche in questo caso un bel risparmio per l’aspirante imprenditore.
Conclusioni
Ed è così che oggi con una buona idea, un po’ di coraggio e un piccolo investimento iniziale si può avviare un business a un costo notevolmente più basso rispetto al passato, contribuendo anche all’abbassamento del burn rate.
In tal senso è possibile interpretare positivamente anche le parole del presidente del consiglio Monti quando afferma che i giovani devono abituarsi a cambiare e a non fossilizzarsi sul posto fisso. Che sia un invito a startuppare? :)
Io sono fermamente convinto che l’intraprendenza dei giovani possa costituire un vero e proprio ingrediente per la ripresa economica del nostro paese, quindi perché non approfittare del momento favorevole?