David Ogilvy, leggenda dell’advertising mondiale, una volta ha detto che "i migliori annunci nascono dalla verità, da esperienze personali". Eppure a volte la verità fa male.
Certamente può far male ai brand.
Ammettere, ad esempio, che una nota bibita energetica ha senso solo se mescolata alla vodka. Oppure realizzare che un panino del McDonald ci sembra delizioso soprattutto quando moriamo di fame, magari durante una lunghissima sosta in aeroporto. E insomma: ad ogni brand la sua dote di spiacevoli (e taciute) verità.
Su questo tema la copywriter Chelsea Fagan e l’art director Matt Stevenson hanno creato una campagna satirica dal titolo, appunto, “Ad Honest”: cosa direbbero per una volta gli annunci pubblicitari se potessero parlare in completa, brutale, franchezza? Il risultato è un divertente smascheramento delle piccole debolezze di alcuni celebri prodotti. Un’operazione provocatoria e intelligente, in un mondo in cui si preferisce piuttosto “gonfiare la realtà” a colpi di iperbole e overpromising. La rete, ovviamente, ha molto apprezzato:
"Pensavamo ad uno scherzo da far circolare in agenzia", ha spiegato Fagan a Business Insider "ma alla fine, online, la cosa ha assunto vita propria".