“A volte faccio fatica anch'io sugli autobus, qui a San Francisco, a riconoscere qual è la fermata presso la quale devo scendere. Con Ariadne, invece, programmo sin dal mattino il mio itinerario e vengo avvisato in anticipo quando sono arrivato alla mia fermata”.
E’ stata la prima cosa che mi ha detto Giovanni Luca Ciaffoni, sviluppatore di Ariadne, durante la nostra chiacchierata. In quanti, almeno una volta, non è successa la stessa cosa?
Ariadne commuove la platea del keynote Apple
Ariadne è una delle applicazioni presentate l'11 giugno al Moscone Center di San Francisco durante il keynote Apple per la WWDC 2012 e la cui presentazione ha commosso gli spettatori dell'evento.
Un'app tutta italiana che è arrivata ad esser presentata in uno degli eventi più importanti della Apple. Il motivo principale per cui abbiamo voluto conoscere Giovanni Luca Ciaffoni è il fatto che non si tratta dell'ennesima gaming app, ma di un'applicazione che offre un servizio importante per i non vedenti, funzionando come navigatore con VoiceOver.
Ecco il video che è andato in onda durante il keynote: ad apertura e chiusura vedete l'app Ariadne e potete ascoltare il suo sviluppatore.
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Può un'app migliorare la nostra vita?
"Thank you for giving my freedom back"
(trad. "grazie per avermi restituito la libertà")
Ariadne è il filo d’Arianna che da due anni a questa parte sta permettendo a molti non vedenti di orientarsi nelle diverse città. Senza dubbio il servizio civile presso l’Istituto Cavazza di Bologna, dove Giovanni lavora attualmente come sviluppatore di software e consulente per l'accessibilità di pagine web e testi digitali alle persone disabili, è servito come ispirazione per la sua applicazione.
E così da pochi giorni a questa parte Giovanni si trova a San Francisco per incontrare altri sviluppatori iOS e migliorare la sua piattaforma.
I suoi pazienti non vedenti sono stati i primi tester che hanno sperimentato e migliorato giorno per giorno Ariadne. Infondo, chi più di loro poteva dare dei consigli appropriati?
“Visto i buoni riscontri, ho iniziato a sviluppare Ariadne per iOS perché volevo rendere accessibile la mappa a tutti. Volevo che il non vedente toccando con un solo dito avesse un feedback vocale di quello che stava toccando: strada, paese, città” continua a svelarci Giovanni.
“Successivamente, mi sono detto, perché escludere gli altri rumori, come quello dell'acqua per i fiumi, ad esempio. Poi, si sa, dopo le prime prove sono venute fuori molte altre idee, come la possibilità di conoscere la propria posizione in qualunque momento, quella di memorizzare i propri luoghi d’interesse in modo da essere avvisati quando si è in prossimità degli stessi, e tanto altro ancora”.
Lo scenario internazionale e, orgogliosamente, anche quello italiano si stanno sensibilizzando sempre di più nei confronti dei cittadini che presentano handicap di questo tipo.
Mi riferisco, ad esempio, a applicazioni come “AroundMe” che segnala i diversi punti di interesse divisi in categorie. “Taxi Italia” che indica vocalmente la stazione più vicina dove poter prendere un taxi. O ancora, “SvegliaTreno” per avvisare chi viaggia in treno che la stazione desiderata verrà raggiunta da lì a poco. E l’elenco è ancora molto lungo!
L'esperienza di Giovanni con Apple e il successo di Ariadne aprono uno scenario di speranza e innovazione per gli sviluppatori e per i servizi che il Mobile può oggi offrire a tutti, anche in settore delicati come la medicina e il self help.
Ecco come Giovani ha risposto alle nostre domande.
Come pensi che la tecnologia possa integrarsi nella vita quotidiana dei non vedenti?
La tecnologia può favorire l'autonomia e l'integrazione dei disabili in generale in qualunque settore, principalmente nello studio e nell'informazione. E’ fondamentale, però, che nello sviluppo si tenga conto di queste categorie e si realizzino mezzi giusti, accessibili e fruibili da tutti per permettere a queste persone di essere autonome.
Altrimenti, ignorando questo aspetto, si rischia di lasciarle indietro e renderle ancor più dipendenti di quanto non fossero in precedenza.
Come hai differenziato Ariadne dalle applicazioni per non vedenti già esistenti?
Conoscere in tempo reale la propria posizione, poter salvare i propri punti di riferimento preferiti e avvisare di eventuali ostacoli sul cammino, sono caratteristiche già presenti in altre applicazioni. La grande novità di Ariadne è la mappa parlante, usufruibile sia su iPad che su iPhone.
Con il movimento del dito la cartina elenca le varie strade attorno all’utente, partendo, senza dubbio, dal centro dello schermo, che è la sua posizione. Grazie a pochi movimenti, si può disegnare mentalmente la propria collocazione.
Lo scorso 11 giugno il Moscone Center ti ha introdotto al mondo della Apple. Cosa è cambiato da allora? Quali prospettive senti che si stanno aprendo per gli sviluppatori come te?
Quando ho iniziato a sviluppare per iOs, vedevo Apple come il revisore d'oltreoceano, pronto a rigettare la tua applicazione se non rispettavi la checklist. Ora ho conosciuto i dipendenti di quest'azienda (miei colleghi ad oggi), e penso che sono delle persone straordinarie, con le quali collaboro e ho vissuto dei momenti unici.
Penso ci siano delle opportunità straordinarie in questo mondo… e io ne sto vivendo una. E ce ne sono tante altre per gli sviluppatori, e chi lavora in questo mondo lo sa benissimo. Se dovessi scegliere di realizzare un’altra applicazione punterei sempre al discorso accessibilità. Gli strumenti per creare applicazioni accessibili a tutti ci sono e un po' più di attenzione potrebbe essere la chiave del successo.
Ci sono sviluppi per Ariadne o stai già pensando ad una nuova applicazione?
È pronta la nuova versione di Ariadne, con una grafica rivoluzionata e un'interfaccia più standard. L’attuale è funzionale per i non vedenti, ma decisamente poco armonica. Avrei voluto fosse on line prima del keynote, ma non ce l'ho fatta.
Per il resto non mi sento di fare pronostici di nessun genere. Vedremo!
Ecco il download all'app su iTunes:
Come potete vedere, il sogno Apple di tutti i developers non è poi irraggiungibile. Se avete ancora qualche dubbio a riguardo, chiedetelo direttamente a Giovanni.