"Cosa accade nel momento in cui milioni di persone nel mondo non sono più semplicemente pubblico di massa che gravita nell'orbita dei media ma possono creare connessioni 'di massa' tra loro, con e attraverso contenuti che imparano non solo a consumare ma a produrre e distribuire?"
Queste parole di presentazione riassumono bene il cambio di paradigma che è alla base di "Stati di Connessione", il nuovo libro di Giovanni Boccia Artieri edito da Franco Angeli nella nuovissima collana Media&Cultura.
Un libro interessante, che fornisce un quadro storico e concettuale completo della nuova rivoluzione portata da blog, social network e piattaforme 2.0 che sta a sua volta ridefinendo il rapporto produzione-distribuzione-consumo dei contenuti.
Dopo una prima definizione terminologica dei concetti fondamentali di Mediologia, Comunicazione e Social Network Society, nel manuale l'autore ripercorre nel tempo il rapporto tra identità, riflessività ed esperienza, definendo la realtà del social web come un momento di "riflessività connessa":
"Mentre i mass media nella loro evoluzione erano il luogo di sperimentazione ed orientamento dell'individuo ad una modalità riflessiva adatta al sociale moderno, la realtà connessa del web sociale orienta all'applicazione di criteri riflessivi "connessi", cioè relativi alle forme intersoggettive. [...] In questo senso blog e siti di social network portano la conversazione interiore dell'individuo, la sua riflessività interiore, entro un contesto in cui si riconoscono e diventano visibili ed esplicite nella connessione le relazioni sociali cui la riflessività si orienta."
E' proprio questo il paradigma che viene poi analizzato da più dimensioni:
"Oggi [...] ci troviamo di fronte allo sviluppo di tecnologie della comunicazione e pratiche correlate che modificano la nostra idea di 'amicizia' e di 'cerchia sociale', che mutano il nostro percepirci come oggetto passivo delle comunicazioni di massa e cambiano il nostro pensarci come cittadini, consumatori, pubblico."
"Il valore di un post su un blog, di un video su YouTube, ad esempio, dipende allora anche dai commenti che lo contornano, dalle citazioni che di questi vengono fatte in altri blog, da quanto viene condiviso e rilanciato ad esempio su Facebook e Twitter e, perché no, anche dai like che riceve attraverso l'applicazione Facebook."
Culture partecipative, nuove pratiche 2.0, narrazioni transmediali, produsers e perenni stati di connessione: sono queste alcune delle caratteristiche principali della nuova Social Network Society, impossibili da non decodificare e ritrovare nel nostro uso quotidiano dei social network.
" [...] il web 2.0 rappresenta lo sviluppo dei mezzi di prosumption 'facilitando l'implosione di produzione e consumo' o meglio, nei miei termini, de-differenziandone il senso, creando forme non solo di cortocircuitazione ma di fusione semantica."
"Stati di Connessione" è dunque un manuale molto importante per capire 'dove ci troviamo' e per saper leggere adeguatamente il nuovo contesto. Ah, quasi dimenticavamo: per approfondirne la conoscenza, rileggete la nostra anteprima... e non perdete l'intervista all'autore fatta da Vincos!