La notizia è datata 20 marzo, un post con un incipit carico d'enfasi di un post pubblicato sul blog dell'azienda:
"Il team di Snapu è felice di annunciare oggi che abbiamo accettato di recente l'acquisizione da parte di Facebook (Originale in inglese: The Snaptu team is excited to announce today that we recently agreed to be acquired by Facebook)."
Proprio così: il social network più famoso del mondo acquisisce per 70 milioni di dollari una società israeliana, la Snaptu appunto, che produce apps in java per cellulari low cost: quelli per dire che si trovano nei grandi magazzini, periodicamente in offerta speciale. "Perché?" è la domanda da porsi.
La risposta è molto semplice, sta nel mercato dei cellulari "a basso costo" e nel loro numero decisamente più alto rispetto ad iPhone e Blackberry.
Una fetta che si stima essere corrispondente a circa l'80% dei cellulari con possibilità di connettersi alla Rete di tutto il pianeta.
Un segmento che il team di Mark Zuckemberg e il suo staff considera strategico, guardando le recenti acquisizioni (Rel8tion e Beluga) e le implementazioni della piattaforma, sempre più orientata a interagire anche con strumenti mobile di qualsiasi generazione.
Prima dell'acquisizione, Snaptu aveva già lavorato per Facebook, sviluppando nel 2009 l'applicazione per connettersi al Social Network di Palo Alto: contemporaneamente, però, quest'azienda aveva anche sviluppato apps per accedere, ad esempio, a Twitter e LinkedIn: continuerà ad essere così, con l'azienda di Mark Zuckemberg al comando?