20 righe non è solo la traduzione italiana di 20lines ma anche uno stile, uno stile di scrittura partecipativo che si fonde in una nuova piattaforma di social publishing, frutto dell'ingegno di alcuni ragazzi italiani.
Una start-up promettente a cui noi abbiamo rivolto alcune domande, approfittando di una lezione di Strategia e Linguaggi della Comunicazione Mediale presso l'Università Cattolica di Milano.
Sarà lo stesso CEO, Alessandro Biggi, insieme ad alcuni suoi collaboratori, a introdurci su questa nuova piattaforma rispondendo anche alle domande di alcuni studenti: un'intervista co-creata per un social media di scrittura co-creativa!
Cos'è 20lin.es?
20lin.es è una piattaforma di editoria digitale che combina scrittura e lettura in un'esperienza sociale e collaborativa.
Su 20lin.es gli autori creano collaborativamente meravigliose storie brevi composte da più sezioni di massimo 20 righe ciascuna. Ogni sezione può essere però riscritta, così che da un racconto si possano sviluppare infinite trame che possono essere votate, commentate e condivise dai lettori. Infine, la trama che avrà raccolto il maggior gradimento verrà pubblicata sotto forma di eBook.
@GiuliaMasucci: come avete iniziato? Quali i percorsi della vostra start-up?
Ci siamo riuniti intorno all'idea di 20lin.es all'inizio del 2012. La nostra fortuna è di comporre un team eterogeneo e completo che è in grado di portare avanti tutti gli aspetti dello sviluppo del progetto. Così, dopo soli 4 mesi, 20lin.es ha fatto il suo esordio durante il Salone Internazionale del Libro di Torino. E' stato un grande successo perché in pochi giorni abbiamo attratto l'interesse dei principali media nazionali e anche coinvolto una prima importante mole di utenti.
In seguito abbiamo continuato a migliorare la piattaforma e abbiamo preso parte ad alcuni importanti eventi per StartUp, vincendo ad esempio la Fiera delle StartUp del Sole24Ore, lo StartuParty e It's a Start. Il tutto è culminato nell'incubazione da parte di H-Farm, il più importante venture incubator italiano.
@CarlaLucignano: qual è il vostro business model?
Il nostro modello di business si fonda sui contenuti intrinsechi nelle storie. Essi contengono moltissimi elementi che hanno forte valenza commerciale e che quindi possono essere venduti attraverso le nostre storie. Ti faccio un esempio: se in un racconto viene menzionata una canzone o un film, questo elemento viene reso disponibile per la vendita attraverso un canale di affiliazione con i principali siti di eCommerce (come Amazon).
Questo modello verrà implementato solamente tra qualche mese, quando avremo raggiunto una massa critica importante di utenti. Nel frattempo possiamo fare affidamento sui primi finanziamenti ricevuti che ci permettono di sviluppare il progetto.
@LaErikuzza: su quali social siete presenti e quali strategie state seguendo?
I Social sono fondamentali per la diffusione di 20lin.es. Ancora prima che il sito fosse online abbiamo aperto la pagina Facebook e il profilo Twitter. Ogni giorno cerchiamo di coinvolgere la nostra community al fine di far sentire i nostri utenti parte integrante del progetto e stimolarli a darci consigli per migliorarci.
@XSon8ic: chi sono gli utenti più brillanti che scrivono?
E' bello riuscire a scovare dei talenti tra i nostri 20liners. Siamo molto soddisfatti della qualità delle storie che ogni giorno vengono scritte soprattutto perché aumenta col crescere dell'utenza. Ci sono anche un po' di autori semi-professionisti che sono molto legati a 20lin.es: basti pensare che in media un autore scrive almeno 6 volte. Tra i miei preferiti posso citare Piero Tallarico, Franco Revello e Grilletto Salterino (ma ce ne sarebbero tanti altri!!!).
@VitoDiMaso: come avviene il download dei libri, una volta che questi sono ultimati?
Fino ad ora abbiamo distribuito i nostri eBook esclusivamente all'interno della community di 20lin.es, attraverso le newsletter settimanali e pagine ad-hoc che vengono create temporaneamente sul sito. Attualmente stiamo lavorando ad un'Application per iOS che fungerà da "reader" per tutte le nostre storie chiuse. In futuro ci piacerebbe distribuire, sempre gratuitamente, i nostri racconti migliori anche su Amazon, iBooks e BookRepublic.
@Dario230189: quali sono le tipologie di racconto che hanno maggiore riscontro?
Per rispondere a questa domanda basta pensare a cosa si trova alla base delle nostre storie: emozioni e creatività. Molte storie, infatti, hanno come tema principale l'amore ma anche racconti di vita vissuta tra esperienze che si combinano tra loro di 20 righe in 20 righe. In occasione di Halloween, abbiamo invitato la nostra community a scrivere delle "Storie da Paura", ovvero dei gialli o degli horror e abbiamo avuto un ottimo riscontro!
@glitter_tramp: è mai capitato che un progetto narrativo venisse abbandonato subito o dopo 2-3 sequenze per mancanza d'interesse da parte della community verso la storia o il tema trattato?
Questo succede molto spesso, è normale ed è questo il bello di lasciare il potere interamente in mano alla community. Ogni giorno vengono proposte molte storie nuove ma solo quelle che la community ritiene siano le migliori vengono proseguite così che i lettori, alla fine del processo creativo, possano avere accesso solo alle storie di più alta qualità. Anche se questo ogni tanto mi dispiace perché vedo che ci sono incipit molto interessanti e creativi che vorrei vedere sviluppati.
@alessiamorichi: c'è possibilità di contattarsi tra gli utenti?
Nella versione attuale del sito non c'è possibilità per gli utenti di contattarsi ma solamente di seguire l'attività reciproca e lasciarsi commenti. Il sito nuovo cui stiamo lavorando e che verrà rilasciato a metà gennaio avrà questa funzionalità, insieme a tante altre nuove possibilità di interazione per gli utenti che siamo sicuri possano migliorare drasticamente l'esperienza su 20lin.es!
Conclusioni
In conclusione vorrei raccontarvi di 20lin.es Educational, ovvero il progetto che abbiamo recentemente lanciato per portare il nostro formato di scrittura creativa nelle scuole. L'obiettivo è infatti quello di offrire a docenti ed alunni un nuovo strumento che permetta un'esperienza di apprendimento partecipativa e collaborativa coinvolgendo gli studenti a 360 gradi nella creazione di materiale didattico.
Ad oggi abbiamo fatto un primo esperimento in partnership con il Festival Letterario Tropea in 4 scuole superiori della città calabrese, riscuotendo enorme successo tra le classi e i docenti.
Vi lasciamo con un video che spiega come funziona la piattaforma: