Il valore di un brand dipende da quanto può essere escluso da esso senza compromettere la sua riconoscibilità e, anzi, accrescendo il suo valore estetico. Questo è il presupposto che ha spinto il designer Ewan Yap a progettare la serie "The Big Brand Theory: packaging design".
Non è il primo designer a cimentarsi nella semplificazione del packaging verso una direzione minimal: tempo fa, per esempio, avevamo parlato del caso dello studio Antrepo e delle sue prove tecniche di packaging essenziale.
Sulla stessa falsariga, Ewan Yap gioca a reinventare il packaging di quelle bibite ormai celebri e dal marchio riconoscibile sin dai colori o da un minimo elemento grafico. Partendo proprio da questa riconoscibilità, il designer spoglia la confezione da tutto ciò che è superfluo e amplifica i dettagli che sono ormai radicati nel nostro senso comune.
Stuzzicando la nostra memoria e capacità di associazione, valorizzando il packaging denudandolo da tutto il surplus grafico, Ewan Yap progetta confezioni che non hanno nulla da invidiare alle originali, dimostrandoci ancora una volta come, sempre più spesso, less is more*.
*meno è meglio